Tales of Xillia - review
Il miglior modo per festeggiare un anniversario.
Ci è voluto un po', un bel po', ma alla fine Tales of Xillia è arrivato anche in Europa, vecchio di due anni ma ancora in grado di occupare un posto di rilevo tra i giochi di ruolo di stampo giapponese.
Nato in occasione del quindicesimo anniversario di Tales Of dalla collaborazione dei due team storici che da anni si alternano nello sviluppo dei capitoli della serie, Xillia riesce a riassumere gli elementi distintivi dei due filoni facendoli convivere in uno dei più interessanti esponenti di questo affascinante franchise.
Per tanti mesi abbiamo sentito tessere le lodi di questo gioco e, finalmente, abbiamo la possibilità di dire la nostra dopo aver letteralmente spolpato il codice inviatoci da Namco Bandai. E, a quanto pare, anche noi siamo rimasti affascinati da questo gdr.
Per la prima volta nella storia della saga, in Xillia viene data al giocatore la possibilità di scegliere tra due protagonisti, il timido e pacato studente di medicina e praticante di arti marziali Jude Mathis, o la fredda e decisa divinità Milla Maxwell, capace di controllare gli spiriti elementali e di lanciare potenti incantesimi.
Salvo alcune brevi sequenze, tuttavia, la scelta del personaggio non influenza in modo eccessivo lo svolgimento della storia principale, ma stabilisce semplicemente il punto di vista da cui vengono vissute le vicende narrate.
"La scelta del personaggio non influenza in modo eccessivo lo svolgimento della storia"
L'intera avventura si svolge nel mondo di Rieze Maxia, dove spiriti e umani convivono in armonia. A mettere in moto Milla, manifestazione fisica di una vera e propria divinità capace di controllare i quattro Lord elementali, è lo strano comportamento delle entità spirituali legato alla creazione di una misteriosa arma chiamata spyrix.
Come accade a gran parte dei protagonisti dei GDR, il buon Jude viene suo malgrado coinvolto in qualcosa di ben più grande di lui, ritrovandosi sballottato in ogni angolo del mondo nel tentativo di aiutare e proteggere una Milla colpita dalla nota (e terribile) sindrome di Metroid, con relativa perdita dei poteri.
Nel corso del viaggio, ovviamente, altri personaggi affiancano i due eroi e, per la prima volta rispetto a quanto è sempre accaduto nella saga di Tales Of, pur mantenendo un'impostazione molto vicina ai canoni tradizionali degli anime nipponici questi compagni d'avventura si rivelano leggermente meno stereotipati e dotati di una caratterizzazione interessante.
Al di là dei dettagli legati a trama e personaggi, l'elemento più interessante di Xillia è il sistema di combattimento in tempo reale che, come da tradizione per la serie, si distacca dalla scansione a turni tipica del genere e lascia al giocatore il pieno controllo delle azioni dei personaggi su schermo.
"I compagni d'avventura si rivelano leggermente meno stereotipati del solito"
Utilizzando la levetta analogica sinistra in combinazione con uno dei dorsali si può correre liberamente sul campo di battaglia in modo da guadagnare una posizione vantaggiosa nei confronti dei bersagli. Gli attacchi alle spalle, infatti, hanno una maggior probabilità di causare danni critici.
Tenendo premuto il tasto Quadrato ci si difende dai colpi subiti e premendo una direzione al momento giusto si può effettuare una rapida schivata utile a evitare del tutto qualsiasi tipo di danno.
Il tasto X è associato ai colpi normali, mentre con il Cerchio si scatenano le Arti, tecniche speciali diverse per ogni personaggio. Nel caso di Jude le arti sono agili combinazioni di pugni e calci, mentre quando si vestono i panni di Milla si trasformano in letali incantesimi a base di fuoco, vento, terra e acqua.
La cosa interessante è che, ovviamente, in qualsiasi momento il giocatore può cambiare il personaggio da lui controllato, in modo da avere sempre sotto controllo la situazione impostando la strategia più adatta a ogni avversario.
"Il meccanismo del vincolo permette a due personaggi di utilizzare potenti arti combinate"
A questo si va a legare (è proprio il caso di dirlo) il meccanismo del vincolo, che in pratica permette a due personaggi del party di combattere in sincronia cercando di circondare il bersaglio di turno e di utilizzare potenti arti combinate.
I vincoli possono essere attivati o spezzati in qualsiasi momento tramite la semplice pressione della croce direzionale e, se gestiti a dovere, lasciano spazio a combo lunghissime e altamente spettacolari.
Usando in modo adeguato il vincolo, infatti, non solo aumenta la possibilità di mettere a segno dei colpi critici (attaccando il bersaglio alle spalle), ma si condividono danni ricevuti, eventuali cure mediche e, naturalmente, si attivano importanti abilità secondarie.
Avendo Jude come alleato, per esempio, questi approfitta di ogni momento utile per curare il personaggio controllato dal giocatore. Milla, dal canto suo, può temporaneamente immobilizzare i nemici di piccola taglia o quelli storditi, mentre Alvin si rivela prezioso contro gli avversari dotati di una difesa particolarmente solida.
"Il sistema di combattimento di Xillia è complesso e richiede pratica per essere assimilato a dovere"
Imparando a sfruttare i vincoli si possono gestire con maestria i punti ferita e i punti abilità (necessari per ricorrere alle arti), portare a segno le coreografiche arti vincolate e, con il giusto tempismo, ricorrere alle serie di arti vincolate, magari cambiando compagno proprio nel bel mezzo della combo.
Come avrete intuito, quindi, il sistema di combattimento di Xillia è decisamente complesso e, sebbene venga pazientemente (anche troppo!) spiegato attraverso gli immancabili tutorial, richiede un po' di pratica per essere assimilato a dovere.
Fortunatamente per qualsiasi dubbio è sempre possibile consultare l'apposita libreria interna del gioco, contenente una valanga di preziose informazioni.
Un'altra importante novità introdotta da Xillia nella saga di Tales Of è la telecamera libera, che permette finalmente di apprezzare nella loro totalità le belle ambientazioni create dagli sviluppatori. Nei precedenti capitoli della serie, infatti, la visuale era sempre imposta e ci si doveva accontentare di ciò che era immediatamente visibile.
"Il grinding è appena accennato grazie a un miglior bilanciamento nella gestione dei combattimenti"
In Xillia, invece, la possibilità di ruotare la telecamera a piacimento lascia spazio a un attento lavoro di esplorazione all'interno delle ambientazioni, dove non solo è possibile trovare tesori casuali pronti ad apparire di nuovo quando si torna nella medesima ambientazione dopo un po' di tempo, ma anche oggetti unici come gli scrigni di un antico pirata, contenenti ricompense piuttosto interessanti.
A differenza di quanto accadeva in altri capitoli di Tales Of, in Xillia il grinding è un elemento appena accennato, soprattutto a livello di difficoltà Normale, grazie a un miglior bilanciamento nella gestione dei combattimenti.
Spesso, infatti, basta affrontare le missioni secondarie (gli incarichi offerti ai mercenari) per accumulare la giusta dose di oro ed esperienza utili a proseguire senza problemi nell'avventura. Avventura che, pur apparendo a tratti sviluppata con una certa fretta, si rivela epica e appassionante al punto giusto.
Parte dell'equilibrio è garantita anche dal sistema di crescita pensato dagli sviluppatori per i personaggi di Xillia. Attraverso la Sfera Lilium, molto simile alla Sferigrafia di Final Fantasy X, è infatti possibile scegliere liberamente il percorso di crescita di ogni personaggio, stabilendo il bilanciamento tra parametri fisici, magici, di resistenza e di abilità nel combattimento.
"Sul fronte tecnico il gioco mostra gli anni che porta sulle spalle"
In questo modo ogni elemento del party può essere trasformato in un combattente bilanciato ma poco incisivo o, con i giusti interventi, in un vero specialista. Ci si può concentrare sulle Arti, sugli attacchi fisici, sulla rottura della guardia o sui colpi critici, il tutto nella più completa libertà.
A seconda delle scelte effettuate, poi, si sbloccano nuove abilità racchiuse all'interno dei blocchi delimitati dai nodi attivati. Sebbene la gestione della Sfera Lilium non si riveli fondamentale a livello di difficoltà Normale, selezionando un livello più arduo diventa importante scegliere con cura la distribuzione dei punti accumulati salendo di livello, in modo da non trovarsi in seria difficoltà, in particolar modo contro alcuni boss.
Se dal punto di vista del gameplay Xillia è promosso a pieni voti, lo stesso non si può dire del comparto tecnico. Artisticamente parlando Tales of Xillia è una piccola perla, principalmente grazie alla collaborazione di Kosuke Fujishima e Mutsumi Inomata, ma sul fronte tecnico il gioco mostra gli anni che porta sulle spalle.
Se paragonata alla magnificenza di Ni No Kuni la veste grafica del titolo di Hideo Baba è palesemente meno sfarzosa, pur mantenendo il proprio stile e una certa solidità generale, in particolar modo nella varietà di espressioni e animazioni dei personaggi principali.
Sul fronte audio segnaliamo il buon lavoro svolto dal solito Motoi Sakuraba, che al netto di qualche traccia sottotono e abbastanza noiosa (il tema del villaggio degli spiriti di Nia Khera, per fare un esempio specifico) si mantiene su livelli estremamente godibili. Il tema del filmato d'apertura, poi, non lascerà indifferenti gli appassionati di animazione giapponese.
Peccato per il doppiaggio (comunque valido) disponibile unicamente in inglese, visto che il doppio audio arriverà solo a partire da Tales of Symphonia Chronicles.
Se siete possessori di una PS3 appassionati di JRPG e dopo Ni No Kuni siete entrati in astinenza, finalmente è arrivata una nuova avventura in cui gettarsi a capofitto in attesa della localizzazione (già annunciata) di un Tales of Xillia 2 che, in Europa, arriverà in pieno passaggio alla nuova generazione di console.