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Tekken 6

Iscrizioni aperte all'Iron Fist Tournament.

Eccomi di fronte a Tekken 6. Navigo nel menù di selezione dei personaggi con la stessa spensieratezza e la familiarità di un incontro con amici di vecchia data. Qualcuno tra gli storici protagonisti della serie porta sulla pelle gli inevitabili segni del tempo, ma tutti appaiono comunque in gran forma e pronti a menare cazzotti nel torneo più sconlusionato e irriverente mai concepito per un picchiaduro. Harada, una delle menti a capo del progetto, aveva già annunciato che non ci sarebbero stati particolari stravolgimenti, e così è stato. L'impatto con il gioco è pertanto all'insegna della prevedibilità, ma non senza un pizzico di quell'atavica soddisfazione che ogni singolo capitolo della serie ha saputo offrirmi.

Togliamoci il dente e diciamolo apertamente: alla prova dei fatti, siamo dinnanzi all'ennesimo, classico Tekken di sempre. Il tutto è stato chiaramente ampliato con nuovi personaggi, nuove (e vecchie) modalità ritornano per la gioia dei fan e l'interattività con le location è stata elevata giusto di una tacca, quanto meno per non sfigurare in presenza dei nuovi hardware di riferimento. D'altronde, Tekken ha sempre voluto mantenere intatta la propria personalità: o lo si ama o lo si odia. Perennemente in bilico tra la voglia di un maggiore tecnicismo e una fruibilità spudoratamente arcade, la serie continua, nonostante tutto, ad estendere i propri orizzonti in cerca di una formula quanto più attuale possibile.

Devil Jin, Paul, Kazuya, Hwoarang, King e tutti gli altri membri dell'allegra combriccola si preparano a tornare su ring improvvisati con le loro amate tecniche di lotta. Il feeling è immediato, e le dita ritrovano con estrema facilità quelle deliziose combinazioni di mosse quasi fossero dotate di propria memoria. Lo scopo è evidente: Namco vuole innanzitutto metterci a nostro agio. Un vero e proprio ritorno "a casa", dopo tanto tempo di assenza. Ecco perché Eddie sfoggerà ancora una volta la sua particolarissima versione della capoeira (basta l'ormai nota alternanza di tasti relativi ai calci per esibire le devastanti giravolte), mentre Paul continuerà a darci dentro con spazzata bassa e gomitata allo stomaco. Particolare nota di merito per Yoshimitsu, le cui fattezze sono ancor più futuristiche che in passato.

Le new entries non sono da meno: Alisa Bosconovitch, Dragunov, Bob, Zefina e Lars, tra gli altri, rivelano altrettanta forza di carattere, nonostante il parco mosse di ciascuno di essi non riesca ad essere particolarmente brillante o inedito. La novità, se così possiamo definirla, risiede nella possibilità di utilizzare svariate armi per colpire gli avversari. Alisa, ad esempio, potrà sfoggiare due seghe rotanti collocate agli avambracci, mentre il buon Kuma farà affidamento ad un grosso pesce ghiacciato. Nina, da supersexy agente qual'è, si limiterà ad un "semplice" bazooka...

L'arrivo di Tekken 6 su Xbox 360 è stato salutato come un momento di svolta per la serie.

L'intero roster di combattenti sarà comunque accomunato dal selvaggio "effetto rimbalzo", quasi un marchio del brand in questione. Tekken 6 ripropone e amplifica quel gameplay veloce e frenetico tanto caro ai fan, in cui al giocatore è data la possibilità di manipolare a piacere l'avversario, scaraventandolo a terra per poi vederlo ritornare sospeso a mezz'aria e proseguire in scioltezza nuove e micidiali combo. Sottolineiamo adesso l'introduzione del Rage, ovvero la possibilità di incrementare i colpi del nostro alter ego qualora sia deficitario in termini di salute. Gli sviluppatori promettono veri ribaltamenti di fronte grazie a tale opzione, ma onestamente non ci è parsa una feature tanto incisiva come ci saremmo aspettati.

Le arene, come già annunciato in precedenza ed evidenziato nei trailer diffusi in rete, saranno costituite da più livelli. Sarà quindi possibile distruggere pavimenti, muri ed altri elementi delle location per ritrovarsi d'improvviso in scenari differenti. Nulla che possa essere definito una novità, quanto meno nel genere dei picchiaduro ad incontri, ma certo è che tale stratagemma riesce almeno a dare un pizzico di vitalità ad ambienti che generalmente ci hanno deluso. Ai classici scenari urbani si alternano terrazze stravaganti e vetrate dal gusto smaccatamente gotico. A parte i pochi (e in alcuni casi improbabili) elementi ambientali con i quali interagire, abbiamo trovato il tutto parecchio spoglio e decisamente poco ispirato.

Tornano a grande richiesta (da parte di chi?) le modalità Tekken Ball e il Tekken Force Mode. La prima, ricorderete, ci vedrà impagnati a sconfiggere l'avversario colpendolo con un enorme pallone da spiaggia (sigh...) mentre la seconda, qui denominata Campagna Scenario, ci consentirà di giocare nella modalità a scorrimento in cui dovremo eliminare orde di nemici tutti uguali in compagnia di un altro personaggio della serie, a sua volta guidato dall'IA o da un nostro amico. Alla fine di ogni corridoio ci attenderà uno dei protagonisti storici in veste di Boss.

Concludiamo con un accenno sul versante tecnico, che ad onta di animazioni pregevoli e di una fluidità sicuramente apprezzabile, mette in mostra una curiosa defaillance in termini di dettaglio. Dei flitri anti-aliasing annunciati a suo tempo nemmeno l'ombra, e l'effetto seghettatura rimane visibile tanto negli effetti visivi quanto nei contorni delle arene. Speriamo che la necessaria ripulitura del codice ad opera del team riesca ad eliminare tali fastidi in vista della release, fissata per il prossimo Ottobre. Per il resto, non ci attendiamo null'altro che un onesto capitolo della serie.