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Terraria 3DS - recensione

Due schermi sono meglio di uno?

Terraria, disponibile da venerdì scorso in versione scatolata per 3DS, dà forma e consistenza al piacere della scoperta, rende tangibile ed esperibile il brivido che attraversò la schiena dei nostri antenati di fronte a fenomeni apparentemente inspiegabili, attualizza in un videogioco il desiderio di Ulisse di spingersi al di là delle colonne d'Ercole.

Ispirandosi senza troppa vergogna a Minecraft, il titolo sviluppato da Re-Logic con ancor più efficacia dell'opera di Markus Persson giustifica e catalizza il crafting, principale motore dell'esperienza, coinvolgendo l'utente in un'avventura virtualmente infinita che si alimenta di sfide, dungeon e boss progressivamente più difficili, coinvolgenti, esigenti in termini di strategie da adottare ed equipaggiamento da sfoderare.

Inutile riassumerne nel dettaglio le meccaniche ludiche: parliamo pur sempre di un platform-RPG bidimensionale originariamente pubblicato su PC nel 2011, che ha progressivamente raggiunto ogni piattaforma esistente compresi smartphone, tablet e la bistrattata PS Vita (che, per assurdo, vanta una delle migliori edizioni).

La versione su cui si basa questo adattamento per 3DS è fondamentalmente la 1.2, a cui sono state aggiunte feature prese in prestito dalla 1.3.

Su 3DS, in attesa della versione Wii U, il canovaccio non cambia di una virgola. Nei panni di un'improbabile eroe, verrete catapultati all'interno di un mondo composto da blocchi dei materiali più disparati che potrete tagliare, scavare e raccogliere al fine di raggiungere location e dungeon che si sviluppano sottoterra o per costruire case, villaggi, pozioni curative, armi, scudi e quant'altro vi possa servire per sopravvivere e sconfiggere le tante mostruosità che tenteranno di farvi fuori.

Tutto funzionerebbe come sempre, non fosse per una serie di limitazioni che rendono questo porting per 3DS altamente sconsigliato se si ha la possibilità di giocare a Terraria altrove. Sia ben chiaro: a livello puramente ideale non cambia nulla. Il breve ma utilissimo tutorial, con cui si viene introdotti alle basi dell'avventura, è sufficiente per rassicurarci che i pilastri della produzione 505 Games sono al loro posto. Il circolo virtuoso (e assuefacente) secondo cui per costruire un nuovo oggetto è necessario spingersi un po' più a fondo nella grotta di turno, con tutto ciò che ne consegue, è tutt'ora in grado di costringere il videogiocatore a prolungatissime e piacevolissime sessioni di gioco.

Proprio per come si sviluppa il gameplay, inoltre, Terraria può adattarsi a qualsiasi esigenza. Gli amanti del crafting possono dedicarsi esclusivamente a quello. Chi non riesce a fare a meno di un po' d'azione può focalizzarsi sull'eliminazione dei boss che appaiono in specifici luoghi, rispettando alcuni requisiti. Non si tratta di un prodotto story-driven, non ci sono dialoghi né tanto meno scene d'intermezzo, eppure tra nuovi NPC che possono stabilirsi in una delle case costruite e una lotta tra bene e male, per quanto ben nascosta e poco dichiarata, s'intravede una certa progressione, un eventuale termine a cui può (o non può) tendere l'intera epopea.

I boss da battere in tutto 15, un numero relativamente esorbitante dal momento che prima di poterli affrontare dovrete esplorare in lungo e largo la mappa.

Inevitabile, tuttavia, non rimanere scottati non appena si scopre il contrappasso a cui è stata condannata quest'edizione per la console portatile di Nintendo, evidentemente e drammaticamente castrata. Poco importa se si è deciso di sacrificare l'effetto 3D, orpello estetico che, anzi, avrebbe potuto rendere ulteriormente faticoso l'orientamento dell'utente. A tarpare le ali a questo porting, più di ogni altra cosa, è l'ampiezza massima della mappa settata sui 1750 x 900 blocchi, che impallidisce rispetto alla più piccola disponibile su PC, che vanta di contro un 'esorbitante' 4200 x 1200. È pur vero che contando su scenari di tale portata si possono affrontare avventure più concentrate e meno dispersive, ma innegabilmente ne soffrono longevità e profondità.

L'altro grosso limite riguarda l'assenza del multiplayer online. Sebbene sia ancora possibile modellare un mondo in compagnia di altri tre amici in locale, a patto che ognuno di loro possegga una copia del gioco, e senza dunque il supporto degli utenti pescati nella rete, viene meno una delle caratteristiche più interessanti e utili per fare esperienza che da sempre ha contraddistinto Terraria.

Nemmeno il sistema di controllo è esente da critiche. La divisione dell'azione su due schermi ha portato indiscutibili benefici. Mentre su quello superiore si tiene sotto controllo personaggio e mondo di gioco, nel display inferiore si può interagire in qualsiasi momento con l'inventario. Costruire una qualsiasi struttura, per poi dedicarsi alla raccolta di legna imbracciando l'ascia, senza per questo passare attraverso menù che spezzano il ritmo di gioco, è un vero piacere.

Sul New 3DS il gioco raggiunge un frame rate di 60fps, contro i 30 registrati sulla vecchia versione del portatile.

Peccato che le dimensioni degli schermi del 3DS, e la loro bassa definizione, rendano spesso e volentieri complicata sia l'esplorazione sia il combattimento con i nemici. Volendolo, fortunatamente, è possibile zoomare sul touch-screen la porzione di scenario attorno all'avatar. Pur non eliminando del tutto le difficoltà del barcamenarsi tra tante icone e scenari pullulanti di dettagli, la feature semplifica senza dubbio la selezione dei blocchi e personaggi con cui si vuole interagire, sebbene venga sacrificata, e non di poco, la fluidità con cui si naviga tra una schermata e l'altra.

Terraria è un bellissimo gioco ma è innegabile che questa sua incarnazione su 3DS sia la più deludente tra quelle finora partorite. La console di Nintendo, del resto, ha ormai una certa età ed evidentemente alcuni limiti tecnici non si riescono più ad aggirare. Va da sé che in assenza di altri dispositivi, l'acquisto di questo platform-RPG resta altamente consigliato anche sul portatile della Grande N, ma pensateci due volte prima di farlo: altrove, PC, smartphone e PS Vita in primis, lo potete trovare in forma smagliante e persino a un prezzo più vantaggioso.

7 / 10
Avatar di Lorenzo Fazio
Lorenzo Fazio non ha mai smesso di giocare sin dai tempi del Master System. Ha così cercato di unire l’utile al dilettevole, inventandosi giornalista videoludico. Qualcuno ci è cascato: scrive per importanti testate del settore da quasi una decina di anni.

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Terraria

Android, iOS, PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, PlayStation Vita, Nintendo Wii U, PC, Nintendo 3DS

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