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Tesla Effect: A Tex Murphy Adventure - review

Investigazioni private in un futuro passato.

Sono passati 16 anni dall'ultima volta in cui qualcuno lo aveva visto per l'ultima volta. Il suo nome è Tex Murphy ed è uno di quegli investigatori privati hard-boiled che non amano troppo le parole, preferiscono i fatti... specie quando si vive nei bassifondi di New San Francisco in un ventunesimo secolo che fa molto Blade Runner.

Forse il suo nome non vi dice nulla, così come quello di Chris Jones, suo creatore e volto ufficiale. Jones è stato il membro fondatore della Access Software, compagnia che tra la fine degli anni '80 e la metà del decennio successivo diventò famoso per la serie golfistica Links e per i cinque capitoli della serie Tex Murphy: Mean Streets (1989), Martian Memorandum (1991), Under a Killing Moon (1994), The Pandora Directive (1996) e Tex Murphy: Overseer (1998).

La compagnia venne poi venduta a Microsoft che a sua volta la vendette a Take-Two una decina di anni fa. La chiusura definitiva venne decretata nel 2006, ma nel frattempo Chris Jones era già altrove e aveva fondato la Big Finish Games, software house che per oltre due anni ha lavorato alla rinascita di Murphy.

Tale rinascita si materializza proprio in questi giorni sotto i nostri occhi con Tesla Effect, avventura grafica che ai più giovani di voi potrà sembrare strana. Il perché è presto detto, questo gioco fa uso di una tecnica molto in voga 20/25 anni fa, ma sparita dai radar da tanti anni, quella dei filmati live-action al posto delle classiche sequenze in computer grafica.

Poteva forse mancare una bionda misteriosa in una storia hard-boiled? Ovviamente no e Ariel sa più di quel che dice sul passato di Tex.

Il gioco ha come protagonisti attori reali "incollati" su fondali poligonali. Gran parte di questi non hanno volti particolarmente famosi (tranne per chi ha già giocato i precedenti Tex Murphy) e la loro recitazione è spesso e volentieri volutamente esagerata, per non dire caricaturale. Avete presente il Dick Tracy con Warren Beatty e Al Pacino? Stessa cosa, ma senza il casto hollywoodiano e con un budget decisamente più scarno.

"Tex Murphy è uno di quegli investigatori privati hard-boiled che alle parole preferiscono i fatti"

Il gioco è stato finanziato su Kickstarter (e lo stesso team di sviluppo ringrazia i "contributors" proprio all'inizio), ma ciò ha permesso allo stesso Jones di interpretare ancora una volta l'investigatore Murphy. Questa volta il suo personaggio, che si rifà chiaramente allo stile Humphrey Bogart e al Mike Hammer dei romanzi di Mickey Spillane, si risveglia dopo una bella botta per scoprire che gli ultimi 7 anni della sua vita sono stati praticamente spazzati via.

Che diavolo è successo in tutto questo tempo? Cosa è quello strano segno sul suo braccio? Che fine ha fatto la bella Chelsee? E perché la sua memoria sembra essere stata messa in un frullatore insieme ad un cocktail di sonniferi?

Ovviamente spetta al giocatore dare una risposta a queste e molte altre domande e deve farlo alla vecchia maniera, andando in giro esplorando ogni angolo alla ricerca di indizi, interrogando chiunque gli capiti a tiro e utilizzando al meglio gli oggetti che si presenteranno (più o meno celatamente) sotto i suoi occhi.

Oltre ad essere il proprietario del Brew & Stew, Louie LaMintz è anche un mutante dal cuore d'oro e il miglior amico di Tex.

Dopo aver iniziato la nuova avventura nel consueto Hotel Ritz (rimasto praticamente immutato rispetto al resto della città, cresciuta a dismisura soprattutto in altezza), il nostro malcapitato eroe si muoverà in location che risulteranno familiari ai fan della saga, ma verrà anche trasportato in luoghi totalmente nuovi, tra cui un laboratorio segreto nel quale vengono tenute le invenzioni del famigerato Nikola Tesla che dà il titolo al gioco.

"Murphy si risveglia dopo una bella botta per scoprire che gli ultimi 7 anni della sua vita sono stati spazzati via"

Tra un'ambientazione e l'altra il buon Tex avrà a che fare con una pletora di personaggi più o meno importanti ai fini della trama, molti dei quali rappresentano il classico cliché dei film a cui il gioco è chiaramente ispirato.

Tra donne fatali e improbabili informatori, Murphy vivrà un'avventura sospesa tra il paradossale e il grottesco, che mantiene però intatta la vena tipica delle pellicole noir anni 30. Proprio questa sua natura multiforme fa sì che la trama raramente diventi noiosa o banale nonostante la notevole mole di filmati e dialoghi a scelta multipla.

Tesla Effect: A Tex Murphy Adventure è stato sviluppato in modo da venire incontro sia ai giocatori più smaliziati che a quelli meno avvezzi a questo genere di titoli. È infatti possibile scegliere tra due diverse modalità di gioco che permettono di attivare o meno alcuni elementi di gameplay, come l'evidenziatura di elementi interattivi e oggetti utili per il completamento dell'avventura.

Tex Murphy torna a investigare con Tesla Effect.

Se fate parte della prima categoria di giocatori il consiglio è di disattivare totalmente questi aiuti, così come quelli che indicano chiaramente i luoghi da visitare per procedere.

"Tesla Effect è stato sviluppato per venire incontro sia ai giocatori più smaliziati che a quelli meno avvezzi al genere"

Un sistema di suggerimenti è presente all'interno del gioco e consente di spendere i punti accumulati con l'esplorazione e i dialoghi per sbloccare aiuti supplementari o risolvere puzzle più facilmente. Anche qui non possiamo che consigliarvi di utilizzare questo sistema solo se strettamente necessario in modo da vivere l'avventura e uno dei suoi molteplici finali (che cambiano in base ad alcune vostre scelte) nel modo più naturale possibile.

L'interfaccia di gioco è molto semplice e raggruppa in un unico elemento le schermate preposte all'utilizzo degli oggetti, alla loro combinazione per la risoluzione di puzzle, alla lettura dei documenti trovati in giro e ovviamente al salvataggio della partita. Spesso e volentieri sarà proprio da qui che dovrete passare per proseguire nell'avventura, ma occhio perché perdere per strada qualche oggetto o indizio è dannatamente facile.

A livello grafico il budget piuttosto limitato a disposizione di Jones e soci (poco più di 600.000 dollari, praticamente il costo delle noccioline consumate dai ragazzi Rockstar nel corso della lavorazione di GTA V) si vede, ma l'utilizzo del motore Unity 3D ha permesso a Big Finish Games di ottenere comunque un risultato valido.

L'interfaccia di gioco ha un nome, proprio come J.A.R.V.I.S. di Iron Man. Smart Alex vi accompagnerà fedelmente e non disdegnerà qualche battuta.

Le ambientazioni semi-statiche dei precedenti capitoli sono state sostituite da ambienti poligonali in alta risoluzione, con filmati che raggiungono addirittura la vetta della ultra-risoluzione 2K, che pur non potendo rivaleggiare con le produzioni più pompose fanno il loro dovere.

"Un'avventura tra donne fatali e improbabili informatori, tra paradossale e grottesco"

Di tanto in tanto l'integrazione dei personaggi reali sugli sfondi perde qualche colpo ed è possibile scorgere bordi non esattamente regolari o qualche glitch di troppo, ma si tratta comunque di difetti assolutamente trascurabili viste le pretese non altissime della produzione in questione.

Il gioco scorre piuttosto fluido anche su macchine con specifiche medie ed è possibile in qualsiasi momento modificare le impostazioni video per rendere l'esperienza più fluida possibile.

La colonna sonora che fa da sottofondo all'avventura è esattamente quella che vi aspettereste in un gioco del genere, tendenzialmente jazz e non particolarmente varia ma comunque perfetta per lo stile del gioco. Di tanto in tanto è possibile notare brevi salti o sovrapposizioni nel doppiaggio e qualche "gracidio" nell'audio, ma si tratta fortunatamente di fenomeni piuttosto sporadici.

Molti dei dialoghi prevedono risposte multiple. Alcune di queste portano a sviluppi leggermente diversi della trama.

La nuova avventura di Murphy è lontana dall'essere perfetta, ma il ritorno di questo personaggio è sicuramente un bene per il mondo dei videogiochi, ormai troppo spesso cristallizzato in generi asfittici e serie che ad ogni capitolo propongono novità prossime allo zero.

Il gameplay di Tesla Effect, così come il volto di Tex, mostra alcuni impietosi segni del tempo passato, ma ciò non significa che il gioco non meriti l'acquisto, anzi. Tenete però presente che la lingua italiana non fa per ora parte di questa produzione, il gioco infatti è doppiato unicamente in inglese e gli unici sottotitoli alternativi disponibili sono quelli in francese, tedesco e spagnolo.

Detto questo, stiamo vivendo in un periodo in cui i giochi indie rubano la scena ai titoli tripla A, un periodo in cui si torna a parlare di Doom e Broken Sword. In questo scenario da "ritorno al passato" trovare uno spazio per il grande Tex Murphy non solo è possibile, ma doveroso.

7 / 10