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Tesoro Gungnir 5H - review

Dopo la tastiera, è il momento del mouse.

A qualche settimana di distanza dalla recensione della Durandal di Tesoro, è arrivato il momento di recensire anche il mouse che l'azienda americana ci ha inviato, il Gungnir 5H, una periferica che nel catalogo di Tesoro ha ereditato il nome nientemeno che dalla lancia di Odino. Facezie a parte sui nomi, si capisce subito che si tratta di un mouse pensato per il pubblico dei videogiocatori che vogliano portarsi a casa un certo tipo di funzionalità a un prezzo accessibile.

Il Gungnir appena tolto dalla confezione si presenta abbastanza bene: la forma è abbastanza spigolosa ma tutto sommato non dispiace alla vista, soprattutto se lo si accompagna ad altre periferiche di forma analoga presenti nel catalogo Tesoro. La colorazione violaceo-azzurrina è inusuale ma tutto sommato gradevole alla vista, soprattutto se la sobrietà non è il vostro punto forte. Si tratta di un mouse piuttosto semplice per quanto riguarda le caratteristiche tecniche del telaio e sono infatti disponibili, oltre al tasto sinistro e destro e alla rotella (che a sua volta si può premere) quattro tasti funzione. Due dietro la rotella stessa (di default abilitati a cambiare al volo la sensibilità del sensore) e due sul lato sinistro ad uso e consumo del pollice di tutti i destrimani. Peccato non ne siano presenti altri due sul lato destro, perchè la forma simmetrica rende il Gungnir utilizzabile anche da parte dei mancini ma sacrificando la funzionalità dei due tasti suddetti.

"La forma è abbastanza spigolosa ma tutto sommato non dispiace alla vista"

La parte superiore, oltre alla colorazione accesa della cover, spicca per il sistema d'illuminazione che riguarda la rotella del mouse e la parte interna del telaio, configurabili con qualsiasi gradazione tramite il menu software in dotazione. Sulla parte frontale e in quella posteriore si trovano poi due led che proiettano intorno al mouse stesso il colore prescelto, con un effetto molto intrigante quando si gioca al buio. Insieme al logo Tesoro presente sulla dorsale del mouse, l'effetto è sicuramente piacevole e adattabile, per gli amanti del gioco in notturna, ad eventuali colorazioni di tastiere o altre periferiche già presenti sulla vostra scrivania.

La retroilluminazione è alterabile a piacimento: acceso in piena notte fa effettivamente la sua figura.

Degna di nota è anche la parte inferiore: oltre all'ovvia apertura del sensore, sono interessanti le piedinature anteriori e posteriori caratterizzate da due superfici molto ampie in teflon, che garantiscono un ottimo scorrimento e un'eccellente stabilità anche in occasione di sollecitazioni particolarmente spinte. Come sta andando sempre più per la maggiore negli ultimi tempi, è apprezzabile anche il cavo ricoperto di tessuto intrecciato antitaglio lungo quasi due metri, più che sufficiente a raggiungere la parte posteriore dei PC nascosti nei più remoti anfratti delle scrivanie.

Al tatto il Gungnir pare essere un mouse più che discreto dal punto di vista costruttivo: la plastica è liscia ma tradisce una certa leggerezza che gli appassionati di mouse da competizione probabilmente non gradiranno molto. Dimenticatevi quindi raffinatezze come pesi da posizionare o una certa consistenza alla presa tipica dei prodotti di punta di Logitech: il Gungnir è leggerissimo e va quindi trattato con una certa cura per evitare spiacevoli rotture da caduta. Gli accorgimenti relativi alla qualità della gomma della rotella, del cavo in tessuto con presa USB placcata oro e della piedinatura teflonata, compensano queste lacune.

"Sono interessanti le piedinature anteriori e posteriori in teflon"

Quello che conta è ovviamente l'utilizzo e non appena terminata l'installazione del software ed effettuata la calibrazione veloce del sensore con mappatura dei pulsanti, siamo subito entrati in Battlefield 3 e Quake III Arena per sperimentarne le doti di puntamento. Il feeling è stato ottimo fin dalle prime battute e, nonostante la leggerezza di cui sopra, siamo stati fin da subito in grado di adattarlo alle esigenze di ogni giocatore usando valori di DPI tra i 1500 e 2500. Eravamo molto vicini al limite nominale di 3500, ma bisogna dire che con questa configurazione il Gungnir si è sempre dimostrato molto preciso e reattivo, senza far rimpiangere capacità di DPI superiori.

La parte inferirore del Gungnir: notate la piedinatura unica della parte frontale.

Come abbiamo avuto modo di dire anche recensendo mouse di fascia più alta, difficilmente valori superiori ai 4000 possono dare un'effettiva utilità pratica. Anche la pressione dei tasti ha confermato un'ottima reattività di base, con un clic molto ben definito che fa pensare a un microswitch vecchio stile. L'uso del Gungnir 5H è quindi immediato e solo la mancanza di qualche tasto funzione in più sul lato sinistro può essere fonte di perplessità per chi da tempo abbia già fatto l'abitudine a mouse capaci di un numero di funzioni più elevato.

Anche la questione ergonomia è degna di nota: il Gungnir 5H è abbastanza voluminoso e anche se la forma nel suo complesso è piuttosto standard, le dimensioni importanti, in particolare della parte posteriore, possono creare qualche problema di adattamento agli utenti con le mani piccole. La leggerezza e l'abitudine compensano questo difetto abbastanza rapidamente ma si tratta di una peculiarità da tenere in considerazione, soprattutto se venite da mouse di piccole dimensioni o siete abituati ad una presa che avvolge tutto il telaio con il palmo della mano.

"Il software a corredo è abbastanza completo: è possibile mappare tutti i pulsanti, compresi quelli deputati alla gestione della sensibilità"

Il software a corredo è abbastanza completo: è possibile mappare tutti i pulsanti, compresi i due sulla parte superiore deputati alla gestione della sensibilità in DPI, la quale può essere modificata a piacimento nei valori predefiniti di 450/900/1350/1800 e 3500 DPI. Volendo, è anche possibile anche modificare la latenza dei pulsanti principali, il pooling del sensore fino a 1000 Hz, impostare fino a 35 diverse macro, gestire la retroilluminazione tra un pool di colori completo e salvare tutte queste configurazioni in cinque profili separati, facilmente richiamabili tramite una combinazione di tasti prima di entrare in partita.

Anche la rotella del Gungnir è retroilluminata: la gomma è di buona qualità, e il grip non è niente male.

Complessivamente questo Tesoro Gungnir può essere considerato un mouse di buon livello tenendo in considerazione pregi, difetti e il prezzo a cui viene proposto. Tra i primi dobbiamo citare la notevole precisione, l'estetica (per quanto piuttosto particolare) e il software abbastanza completo, che le rendono adatto a tutti i tipi di giochi, in particolare sparatutto e action game. Le caratteristiche tecniche sono al minimo sindacale per un mouse dedicato al gaming ma se siete destrimani c'è veramente tutto quello che serve per un uso a tutto tondo di chi non senta l'esigenza di una sensibilità da microscopio elettronico o tasti funzione degni di uno smartphone di ultima generazione.

Gli unici dubbi si limitano quindi a ergonomia e affidabilità. Come detto, gli utenti con mani piccole potrebbero trovarsi in difficoltà a causa delle dimensioni leggermente superiori alla media, mentre costruttivamente il Gungnir 5H pare essere allineato ad altri prodotti simili di fascia medio/bassa. Ma è l'elettronica a rappresentare il vero punto di domanda: durante il nostro mese di test non abbiamo riscontrato problemi di alcun genere in ogni condizione di funzionamento ma è anche vero che Tesoro è arrivata da troppo poco tempo sul mercato per farci mettere la mano sul fuoco parlando di affidabilità a lungo termine.

"Gli utenti con mani piccole potrebbero trovarsi in difficoltà a causa delle dimensioni leggermente superiori alla media"

L'attitudine dell'azienda americana a realizzare prodotti di una certa qualità (come abbiamo potuto sperimentare recensendo la tastiera Durandal) depone a suo favore, ma, allo stato attuale delle cose, l'eventuale acquisto è da considerarsi un po' un salto nel buio. A bilanciare questo aspetto pensa comunque il prezzo particolarmente invitante cui il Gungnir 5H viene proposto: 39 euro sono sicuramente adeguati alle caratteristiche tecniche dell'offerta e fanno rientrare i dubbi di cui sopra nella giusta dimensione del confronto con prodotti di fascia più alta.

Il software di gestione del Gungnir: semplice e intuitivo. Ha tutto quello che serve per personalizzare al meglio il mouse.

Se siete destrimani e cercate un mouse in grado di garantire buone prestazioni a un prezzo assolutamente accessibile, prendetelo quindi tranquillamente in considerazione. Se invece preferite la sicurezza dei marchi affermati, rivolgete pure la vostra attenzione altrove ma preparatevi a spendere anche qualche soldino in più.

7 / 10