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Tesoro Kuven Devil 7.1 - review

L'elmo di Ade vi maledice in 7.1.

Dopo le incoraggianti recensioni della tastiera Durandal e del mouse Gungnir, torniamo a parlare di Tesoro, l'azienda americana che da un anno a questa parte ha messo piede nell'affollato mondo dell'hardware con prodotti piuttosto interessanti caratterizzati da una filosofia molto precisa: qualità costruttiva e prestazioni interessanti a prezzi piuttosto aggressivi. La prova di oggi si concentra sulle cuffie Kuven Devil 7.1: il nome deriva, come per tutta la linea di prodotti Tesoro, dalla mitologia greca e indica l'elmo di Ade. Dello stesso modello è disponibile anche la versione Angel, identiche per forma, caratteristiche tecniche e prestazioni, ma di colore bianco.

Appena tolte dalla confezione, le Kuven restituiscono un'ottima impressione: sono cuffie decisamente grosse nelle dimensioni ma anche generose nei materiali d'assemblaggio al punto che, una volta indossate, non sfigurano addosso agli utenti più capoccioni. L'abbondante utilizzo di materie plastiche per i padiglioni e il passante le rende assolutamente robuste anche a discapito di una certa flessibilità, ma un prodotto di questo genere non è sicuramente pensato per un utilizzo in movimento.

A rendere ancora più soddisfacente la sensazione di robustezza troviamo un dettaglio che spesso viene trascurato in cuffie di livello superiore, ovvero la presenza di un passante in alluminio per gestire meglio la flessibilità della struttura che nei modelli più economici, a lungo andare, porta spesso a rotture indesiderate.

Il look angolare è chiaramente nello stile di Tesoro e mantiene un approccio aggressivo sicuramente d'effetto.

Nella confezione si trovano due adattatori a Y, una prolunga da un metro e mezzo utile per chi ha il case in posizioni remote, e soprattutto la interfaccia USB che funge da scheda audio esterna. Le Kuven possono essere collegate a una normale uscita da 3.5 mm in stereo, mentre utilizzando l'interfaccia USB e installando l'apposito software, si crea una periferica audio supplementare che può essere configurata a piacimento nel menu audio di Windows e gestita tramite un'interfaccia grafica dedicata.

Una volta effettuata l'installazione del software e impostate come dispositivo audio primario ci siamo dedicati alla fase di test con la consueta selezione di musica, film e giochi. Il trittico Vivaldi, una raccolta di Madonna e l'ultimo Machine Head hanno svolto più che bene il loro lavoro in concomitanza con la visione di Transformers 3 e Batman Returns in Blu-ray. A queste si è aggiunto un playtest di Battlefield 4, immancabile per testare la spazialità del 7.1, insieme a Dead Space 3 e Metro Last Light.

"Al termine del test l'impressione che ne abbiamo ricavato delle Kuven è stata ottima in tutte le situazioni"

Al termine del test l'impressione che ne abbiamo ricavato delle Kuven è stata ottima in tutte le situazioni sia stereo sia 7.1, ma a colpirci è stato un aspetto ben preciso. Le cuffie di Tesoro sono caratterizzate da un sound molto particolare che le rende diverse da ogni altro prodotto recensito sinora: la pulizia del suono è ottima, così come l'assenza di qualsiasi distorsione ad alti volumi per merito dei generosi magneti in neodimio da 50 millimetri.

Quello che fa la differenza è il "tono" nel vero senso del termine: gli ingegneri hanno spinto in modo inequivocabile sui bassi, resi in modo spettacolare. Medi e alti sono ben gestiti ma tutto sommato nella norma per delle cuffie di questo genere: i bassi di queste Kuven sono invece quanto più vicino all'ascolto di un bombardamento a tappeto senza lasciarci le penne.

Pieni, potentissimi e avvolgenti, sono quel genere di bassi che ci si aspetta da cuffie di qualità superiore rendendo il suono incredibilmente caldo. Sicuramente si tratta di una scelta progettuale di equalizzazione insieme a una configurazione dei diffusori fatta per andare incontro agli amanti dei bassi che probabilmente non farà impazzire i puristi del suono neutro. Per quanto la musica, fosse ben resa, è con i film d'azione e i videogiochi che queste Kuven danno il meglio di sé con una riproduzione dei bassi così spinta e d'effetto.

Robustezza prima di tutto: l'anima in metallo del passante è un dettaglio sempre gradito.

Il secondo punto di forza delle Kuven riguarda la simulazione del surround 7.1 tramite l'ingresso USB esterno: utilizzando il programma di configurazione è possibile effettuare i test di spostamento del suono e la resa è veramente buona. Tutte e sette le direzioni sono rese ottimamente pur se in uno spazio ristretto, peraltro ben sigillato dall'abbondante spugna e dalla similpelle che ricopre i padiglioni e questo è stato confermato dalle prove svolto anche con film e giochi, Battlefield 4 e Dead Space 3 in particolare.

"La resa direzionale è resa possibile anche da un notevole isolamento acustico"

La resa direzionale è resa possibile anche da un notevole isolamento acustico grazie allo spessore delle cuffie stesse e alle dimensioni generose che permettono di sigillare molto bene il padiglione auricolare, rendendo difficile percepire una conversazione a pochi metri dall'utente. Come per tutte le cuffie surround, si tratta fondamentalmente di un'emulazione su scala ridotta, ma queste Kuven se la cavano molto bene nel rendere l'idea della direzione del suono rivaleggiando anche con prodotti di classe superiore.

Solidità costruttiva del telaio, tono eccellente e qualità dell'audio multidirezionale sono tutti di alto livello e farebbero pensare ad una valutazione massima. Purtroppo ci sono un paio di difetti banali, evidentemente dovuti all'inesperienza di Tesoro nella produzione di cuffie di un certo tipo, che tolgono un sicuro 9 in pagella. Il primo è la qualità del cavo ricoperto del classico tessuto antiattorcigliamento. Il cavo stesso è piuttosto lungo ma abbastanza sottile: noi non abbiamo riscontrato problemi di sorta nell'arco di due settimane di test, ma non vorremmo che a lungo andare questo possa deteriorarsi rendendo inutilizzabili un paio di cuffie molto promettenti sotto il profilo della longevità. In questo senso c'è sicuramente spazio per i miglioramenti e infatti, interpellato su questo problema, il Product Manager di Tesoro ci ha confermato che l'azienda americana continuerà ad evolvere il prodotto anche nei prossimi mesi.

L'interfaccia USB indispensabile per l'uso in 7.1. In pratica, una scheda audio esterna utilizzabile con qualsiasi altro paio di cuffie.

Il secondo difetto, più marginale, riguarda la registrazione audio tramite il microfono: occorre installare il software in dotazione e usare la chiavetta USB per gestire le conversazioni via Skype o Teamspeak. In questo caso la qualità è ottima, mentre la connessione diretta dentro la scheda audio del PC tramite il normale jack microfono fa perdere buona parte dell'amplificazione. Anche alzando il volume della registrazione al massimo si potrebbero avere alcune difficoltà che rendono le Kuven poco adatte per spostamenti al volo da una periferica all'altra, perlomeno se si vuole usarle per chattare.

"Per gestire le conversazioni via Skype o Teamspeak occorre installare il software in dotazione e usare la chiavetta USB"

A parte questo, non c'è molto altro da segnalare. Il software di configurazione è completo con profili di equalizzazione e personalizzazione del suono sufficienti ad andare incontro ad ogni esigenza. Personalmente ho trovato le impostazioni di default perfette per tutti i test di gioco e multimedia; oltre alla creazione di qualche profilo di prova non sono andato. Da rifinire è invece sicuramente l'interfaccia grafica, ancora un po' acerba esteticamente ma comunque funzionale. Nonostante le dimensioni e il peso di quasi quattrocento grammi, il comfort è ottimo grazie a una forma molto avvolgente. Durante gli inverni freddi apprezzerete la morbidezza e il calore garantito dai padiglioni mentre d'estate preparatevi alle consuete saune che le cuffie in similpelle garantiscono a costo zero.

Complessivamente, queste Kuven Devil 7.1 si sono rivelate un buon prodotto che riesce a coniugare qualità di alto livello con i difetti di gioventù tipici di un costruttore ancora alle prime armi. Nonostante questo, i pro superano abbondantemente i contro e restituiscono una soluzione audio molto intrigante anche in virtù del prezzo: difficilmente nella fascia degli 80 euro troverete un altro paio di cuffie con queste caratteristiche.

8 / 10
Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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