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Tetris Party Deluxe

Venticinque anni e non sentirli.

Oltre un quarto di secolo fa, un simpatico omino sovietico di nome Alexey Pajitnov inventò un gioco chiamato Tetris, apparentemente anonimo e innocuo ma destinato a rivoluzionare (se non addirittura creare) un genere. Lo scopo era quello di allineare dei pezzi di varie forme in modo da comporre delle linee... elementare Watson, direbbe il buon Sherlock Holmes!

Ora, a 5 lustri dalla sua prima uscita, quello stupido giochino può vantare più tentativi d'imitazione della famosa "Settimana Enigmistica", è stato esportato in oltre 80 paesi del mondo, tradotto in 15 lingue ed è conosciuto almeno quanto Topolino, Super Mario e la Coca Cola.

Ricordo ancora quando mi venne regalato in bundle con il primo Game Boy: diventò il mio compagno inseparabile per due anni in qualsiasi viaggio, trasloco e... "sosta breve". Le diverse incarnazioni che Tetris ha assunto nel corso degli ultimi due decenni non sempre hanno reso giustizia all'originale, ma le console Nintendo da questo punto di vista sono sempre state fortunate.

In ordine di tempo mi viene in mente Tetris DS, indubbiamente uno dei migliori capitoli di questa "serie", che si espande ulteriormente in questi giorni con Party Deluxe, disponibile sia per il portatile che per la console casalinga Nintendo.

La versione per cellulare di Tetris è stata scaricata da oltre 100 milioni di utenti.
Si può anche divertirsi in modalità Maratona e Sprint per principianti, in cui difficoltà e velocità sono ridotte.

Ed è proprio quest'ultima che mi ha tenuto compagnia negli ultimi 3 giorni, permettendomi di analizzarne tutte le novità. In effetti riuscire a rinnovare Tetris non deve essere un'impresa facile ma in questo caso l'obiettivo è stato centrato in pieno.

Non penso ci sia bisogno di spiegarvi che tipo di gioco sia Tetris, quindi passerò direttamente alla descrizione delle varie modalità, unico elemento su cui ormai i programmatori possono agire per movimentare le acque di un gameplay ormai storico.

Naturalmente sono presenti anche le opzioni classiche, quelle che hanno fatto la fortuna di Tetris quindi il mio consiglio è di iniziare a sgranchirvi ossa, pollici e cervello con una partita standard e poi magari divertirvi con le novità che i fantasiosi game designer hanno messo insieme per voi.

Per quanto mi riguarda, ho apprezzato in particolare la modalità Scalatore, anche se all'inizio l'avevo subito bollata come "interessante ma da rivedere". In realtà bisogna entrare nella mentalità della sfida che propone, che è poi quella di riuscire a far raggiungere un traguardo predefinito (o infinito nel caso si attivi la modalità Everest) a un piccolo omino, creandogli una scala tramite i Tetramini che scendono dall'alto.

Facile, direte voi. All'apparenza sì, ma oltre al fatto che il protagonista può salire di un solo blocco per volta, vi ricordo che formando delle linee queste scompariranno e con loro anche gli appoggi del nostro minuscolo eroe, che può anche rimanere intrappolato tra i pezzi nel caso non facciate attenzione.

Provate a giocarci e a non scoraggiarvi per il primo quarto d'ora, passato questo minimo tempo, utile per entrare in contatto con questo nuovo tipo di gameplay, vi sarà davvero difficile uscirne.