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The Conduit

Alieni e cospirazioni, a portata di Wiimote.

Ad esclusione del puntamento ad infrarossi, le feature caratteristiche del Wiimote sono state complessivamente (e saggiamente) usate con parsimonia: niente motion control inserito a forza in ogni situazione, gli input gestuali saranno limitati ai combattimenti corpo a corpo (menando fendenti col telecomando) e al sempre gustoso lancio delle granate (mimando il caratteristico gesto col Nunchuck). Una scelta insomma sobria ma in definitiva apprezzabile, perché non servono movimenti ossessivi ed esagerati per rendere davvero coinvolgente un videogame.

The Conduit non sarà solo e soltanto contraddistinto da abbondanti carneficine extraterrestri: ogni tot troverete infatti qualche semplice puzzle da risolvere, giusto per spezzare il ritmo ed attivare qualche neurone. Essenziale durante queste fasi il cosiddetto All-Seeing Eye, un'enigmatico oggetto dalla forma sferica utile per rivelare indizi testuali nascosti, elementi invisibili ad occhio nudo e trappole varie ed eventuali.

A prescindere dall'avventura in solitaria, Sega e High Voltage Games puntano moltissimo anche sulla componente multiplayer di The Conduit: dodici i giocatori supportati e ben tredici le modalità di gioco online, con addirittura una versione ad hoc dell'Oddball visto in Halo (con l'appena citato All-Seeing Eye in luogo del teschio). Il design delle mappe (mutuate direttamente dal single player) e la natura "casinara" delle armi contribuiscono comunque a rendere gli scontri frenetici e furiosi, facendo preferire un approccio a testa bassa rispetto a qualcosa di più strategico e ragionato. Da sottolineare ottica puramente multigiocatore il confermato supporto a Wii Speak, periferica vocale venduta in bundle con Animal Crossing Let's Go To The City.

Basteranno il bump-mapping, qualche scopiazzata da 24 e la cronica carenza di FPS su Wii a rendere The Conduit un successo?

E' comunque la straordinaria dedizione al concetto di customizzazione a caratterizzare The Conduit: non soltanto tutti i controlli potranno essere interamente riconfigurati da zero (modificando anche in parte i set già presenti), ma addirittura potrete sbizzarrirvi a pasticciare con l'HUD trascinando le icone e cambiando la loro opacità in stile Minority Report. Senza contare le opzioni di taratura del reticolo del mirino, in modo da aggiustare a piacimento la sensibilità della mira e della visuale.

Non possiamo ovviamente non spendere qualche riga sulla componente grafica tanto cara a noi tutti. Più che un vero e proprio miracolo tecnico il Quantum3 engine alla base del gioco appare come un furbo (e tutto sommato convincente) lavoro di artigianato: effetti sparsi e animazioni azzeccate contribuiscono a distogliere l'attenzione dalla relativa semplicità poligonale dell'insieme, stupendo con soluzioni comunque raramente apprezzate su Wii.

In conclusione, presto sapremo se i roboanti proclami del team statunitense si tradurranno in realtà: di certo The Conduit appare ad oggi come un progetto promettente e soprattutto ben accetto. Forse non sarà un'apocalisse ludica, ma in un panorama di compilation di minigiochi deprimenti e titoli dalla qualità infima rappresenterà comunque una sana boccata di aria fresca.

The Conduit è un'esclusiva per Wii e sarà disponibile dal 26 giugno.