The Crew 2 - prova
Quando il racing incontra Fast and Furious (e gli open world).
Col primo The Crew presentato agli esordi di questi generazione, Ubisoft aveva un obiettivo chiaro: proporre un racing il cui punto di forza fosse l'immensità della mappa di gioco, che si proponeva di riprodurre gli stati Uniti d'America coast to coast, naturalmente in scala. Come ben sappiamo le cose non andarono come previsto e il lancio non fu dei migliori. A quattro anni di distanza, però, Ubisoft crede ancora in questo progetto e con The Crew 2, prova ad alzare ulteriormente il tiro.
A meno di un mese dal lancio, la Closed beta attualmente in corso è il momento perfetto per fare il punto della situazione. E una volta iniziata la sessione e dopo aver scelto il nostro personaggio tra una serie di modelli predefiniti, veniamo catapultati in una breve presentazione in cui dobbiamo gareggiare in tre tracciati diversi, in rapida successione e con mezzi ben distinti quali un'automobile, una barca e un aeroplano. Un'introduzione che punta a mettere subito in chiaro quello che è uno dei punti di forza di questo secondo capitolo: la varietà.
Questa volta infatti non girerà tutto attorno alle quattro ruote e le classiche macchine dovranno dividersi la scena con moto, barche e aerei, al fine di offrire esperienze nettamente differenti tra di loro. Il tono a cui assistiamo sin dall'inizio è paragonabile a quello che ci si aspetterebbe di vedere da un programma di MTV in tarda serata, dove è lo spettacolo a farla da padrone, e la vittoria passa quasi in secondo piano. Similmente a come funziona in Forza Horizon 3 sarà presente un sistema di popolarità, qui nella forma di Follower, e qualsiasi azione faremo, dal vincere una sfida al compiere acrobazie in volo con un aereo, ci farà guadagnare seguaci utili per salire di reputazione sbloccare nuove sfide.
Completata questa prima fase di riscaldamento di The Crew 2, sulla mappa globale sbloccheremo quattro icone che rappresenteranno quattro sfide introduttive, paragonabili a tutorial, che ci presenteranno le quattro discipline che impareremo a conoscere nel corso della nostra avventura: Off-road, Street Racing, Power Boat e Freestyle. Off Road ci porterà in distese quasi desertiche lontano dalle città, dove le sfide ci vedranno battere percorsi sterrati in mezzo alla natura e con un certo grado di libertà.
Street racing, molto intuitivamente, rappresenterà le classiche gare urbane nelle aree metropolitane. Power Boat ci farà gareggiare sull'acqua e infine freestyle ci mostrerà quali acrobazie possiamo compiere coi velivoli. Queste sfide basilari ci ricompenseranno con dei mezzi, mentre gli altri potremo acquistarli spendendo i crediti accumulati completando sfide e gare. Inoltre, al completamento di esse, sbloccheremo tutta una serie di nuove gare a cui poter prendere parte.
Le quattro macro-categorie prima citate si suddivideranno poi in un totale di 15 specialità, quali ad esempio il drift per lo Street Racing o il moto cross per l'offroad, e si sbloccheranno salendo di grado con la reputazione fino a raggiungere il massimo della notorietà al grado "Star"Particolarmente encomiabile è la gestione dei mezzi, che risulta comoda e immediata per il giocatore. In un qualsiasi momento, naturalmente al di fuori dalle gare in corso, si potrà decidere di cambiare mezzo e passare quasi istantaneamente, tramite il menu start, da un auto a un aeroplano, ad esempio.
Discorso simile anche per le modifiche da apportare ai nostri mezzi: per modificare alcune parti con pezzi comprati, vinti o trovati casualmente ci basterà aprire il menu start e modificare il mezzo desiderato, senza doverci necessariamente recare in luoghi specifici come solitamente bisogna fare. La mappa di gioco è davvero immensa, con una distanza che separa la costa ovest da quella est di circa 100 km, e tempi di percorrenza in media di una mezz'ora. Ma non preoccupatevi, perché per prendere parte a sfide o missioni potremo sfruttare la classica funzionalità di viaggio rapido. Ottima anche la caratterizzazione delle diverse aree, dalle radure dalle sconfinate colline del Centro America alla frenesia metropolitana del cuore di Los Angeles.
È inoltre presente un sistema di acquisizione di istantanee e di montaggio video interno al gioco, dove poter collezionare i propri scatti e le proprie giocate. Purtroppo però il sistema risulta alquanto macchinoso e complesso da gestire, motivo per cui difficilmente verrà sfruttato, se non dai giocatori più entusiasti.
Qualche sbavatura la si riscontra anche nella manovrabilità dei diversi mezzi. Oltre a presentare un certo squilibrio in termini di difficoltà, le barche ad esempio sono fin troppo facili da manovrare, mentre i mezzi pensati per gli sterrati perdono troppo facilmente il controllo, rendendo la loro gestione spesso frustrante. O comunque più di quanto dovrebbe esserlo, considerando la natura del terreno già particolare.
Tirando le somme, The Crew 2 mira ad offrire un'esperienza spensierata, ben lontana dalla simulazione, che punta sulla spettacolarità e soprattutto sulla varietà, in grado di offrire almeno una decina di tipologie di mezzi o stili differenti. Al netto di qualche sbavatura, il prodotto convince, e non ci resta che rimandare il nostro giudizio alla recensione.