The Crew: le sportellate online sono meglio? - prova
Coast to coast con la closed beta del racing di Ivory Tower.
Il periodo autunnale si sa, è davvero un piccolo inferno per l'industria videoludica e tra le decine di uscite in programma, quest'anno figurano ben sei titoli di corse automobilistiche. Uno di questi è il pluri-rimandato The Crew, sviluppato da Ivory Tower e formato da ex sviluppatori che in passato hanno collaborato alla realizzazione delle serie di Need For Speed, V-Rally e Test Drive.
L'approccio scelto dallo studio francese per il suo titolo è puramente arcade, e permette di scorrazzare per le strade degli Stati Uniti d'America in un ambiente open world talmente vasto, che per passare da una costa all'altra della nazione si impiegano in media oltre novanta minuti.
Nonostante sia possibile giocare in single player, The Crew obbliga ad essere costantemente connessi alla rete: un rischio sotto un certo punto di vista, ma anche un'opportunità per creare un tipo di esperienza a tratti originale che permette in qualsiasi momento di decidere se affrontare missioni e sfide con i propri amici o altri giocatori presenti nei server.
La closed beta fornitaci da Ubisoft ci ha dato la possibilità di scoprire e provare diversi elementi del gioco e nonostante i numerosi crash e bug riscontrati a causa della natura incompleta del codice, abbiamo potuto farci un'idea del prodotto che troveremo sugli scaffali il mese prossimo.
La storia ruota intorno ad Alex, un pilota che un bel giorno finisce in galera incastrato da un gruppo di sbirri corrotti che lo accusano dell'uccisione di suo fratello, freddato durante un'imboscata. Dopo 5 anni di carcere, Alex esce di prigione e inizia a collaborare con un gruppo di federali che lo aiuteranno a scovare l'organizzazione che lo ha incastrato, a suon di corse illegali e testa a testa sulle strade statunitensi.
Il primo impatto con The Crew sfortunatamente non è dei migliori, visto che il comparto grafico non solo non rivaleggia con i suoi concorrenti diretti (Driveclub e Forza Horizon 2 in primis), ma addirittura sembra di trovarsi davanti un motore last-gen. Certo il numero di elementi e dettagli è nettamente superiore rispetto ad alcuni titoli simili usciti su Xbox 360 e PlayStation 3, ma l'impressione è che gli sviluppatori abbiano sacrificato molto questo aspetto per concentrarsi maggiormente su vastità e quantità di cose da fare.
Nonostante questa pecca ogni strada, marciapiede e vicolo di The Crew è più vivo e trafficato che mai, con tanto di persone che passeggiano, aerei che sorvolano il cielo e tante piccole altre aggiunte che insieme creano uno scenario piuttosto vivo. Fa quasi impressione vedere la quantità di punti di riferimento ricreati minuziosamente dai ragazzi di Ivory Tower.
Le missioni sono strutturate nel più classico dei modi: ricevi un incarico, seleziona la destinazione sulla mappa, arriva al punto indicato e gareggia, ma la presenza di mini sfide da affrontare durante il tragitto rende gli spostamenti da una parte all'altra delle città decisamente più piacevoli.
Tratti di strada da percorrere il più velocemente possibile, slalom da eseguire attraverso insegne luminose o salti con cui coprire la distanza maggiore possibile solo alcuni dei passatempi in cui ci si può cimentare per essere poi ricompensati, in caso di successo, con nuove parti da montare sulla nostra auto. Nel caso in cui il pezzo sia già nel nostro garage, potremo convertirlo in punti esperienza utili sia per il progresso del nostro personaggio che per quello dell'auto che stiamo guidando.
Al momento di iniziare le missioni è possibile scegliere se affrontarle da soli o con altri giocatori connessi ai server di Ubisoft, ed è qui che entra in azione uno dei punti focali di The Crew: costruire una squadra di compagni affidabili con i quali collaborare (e competere) durante lo svolgimento delle corse.
Queste sono di vario genere e spaziano dal gareggiare nella classica corsa, scappare dalla polizia, eliminare una vettura avversaria e così via. Anche qui a seconda della posizione ottenuta si viene premiati con ricambi e punti esperienza da spendere nel proprio garage, che funziona anche come hub dove elaborare ad esempio i propri bolidi, consultare i progressi della storia ed eseguire altre attività tra una scorribanda e l'altra.
Anche la varietà delle macchine, che al momento non paiono distruggersi o deformarsi se non con qualche graffio che non intacca le prestazioni, sembra essere abbastanza ampia per accontentare tutti i palati. Questi elementi godono in più delle licenze ufficiali di costruttori realmente esistenti. Ci sono poi cinque diversi kit da installare: Street, Dirt, Perf, Raid e Circuit, ognuno dei quali valorizza un determinato stile di guida e comportamento per adattarsi al meglio alle varie superfici del terreno.
Come detto in apertura, il modello di guida è decisamente improntato sull'arcade ma varia a seconda del kit montato; preparatevi quindi a guide spericolate attraverso lunghe praterie, derapate in curva all'ultimo secondo e alla solita, immancabile dose di NOs utile a guadagnare un po' di velocità.
La particolarità più interessante, però, è senza dubbio la possibilità di prendere il largo per le strade a stelle e strisce e avventurarsi in un viaggio senza meta per esplorare i chilometri di strade ricreati dagli sviluppatori, ed è solo così che ci si rende conto dell'enorme vastità di The Crew.
Durante una missione abbiamo guidato dal centro di Detroit fino alle campagne del Midwest e, a parte qualche spiacevole incidente e inseguimento con le forze dell'ordine che ci hanno rallentato la corsa, sono passati circa cinque minuti senza nemmeno rendercene conto.
Uno dei problemi più discussi in passato nei titoli di questo tipo è quello della durata dei caricamenti che separano l'inizio delle missioni alle scorribande free roaming. Nonostante gli sforzi fatti sino ad ora dal team francese, purtroppo siamo ancora distanti dal poter passare da una gara all'altra senza alcuna interruzione, ma non è detto che la cose non possano essere migliorate nelle settimane che dividono The Crew dall'uscita nei negozi.
Queste, dunque, le nostre impressioni sulla beta di un prodotto che oltre a doversela vedere con una nutrita schiera di avversari nel giro di pochi mesi, ha messo in luce alcuni punti deboli come il comparto grafico, gli sporadici rallentamenti e numerosi crash dell'applicazione che ci auguriamo possano sparire del tutto nel codice finale. Per il resto The Crew rimane un enorme punto interrogativo che potremo analizzare nel dettaglio soltanto in sede di recensione, che pubblicheremo a ridosso dell'arrivo su Xbox One, PlayStation 4, PC e Xbox 360 il prossimo 2 dicembre.
Le possibilità di ritrovarsi tra le mani un titolo discreto e con un potenziale inespresso al momento non sono poche, visto che sia Ubisoft che Ivory Tower non sembrano aver potuto tirare fuori gli obiettivi prefissati da un racing che, almeno ai tempi del suo annuncio, prometteva novità interessanti per rinvigorire un genere in stallo da ormai troppo tempo.