The Dark Pictures: House of Ashes - prova
Un orrore sepolto da millenni.
Il primo episodio dell'antologia The Dark Pictures, intitolato Man of Medan, raccontava la storia di un gruppo di amici partiti per un intenso fine settimana in barca a base di birra, romanticismo e avventura. I poveri stolti non sapevano che la loro apparentemente innocua immersione subacquea alla ricerca di un relitto della Seconda Guerra Mondiale era destinata a trasformarsi in una sinistra lotta per la sopravvivenza.
Il secondo capitolo, Little Hope, seguiva invece una piccola comitiva scolastica in quella che in teoria avrebbe dovuto essere una piacevole gita, trasformatasi improvvisamente in una caccia alle streghe che dal passato si è trascinata fino al presente.
Verso la fine di quest'anno la terza uscita della serie firmata Supermassive Games arriverà sulle console di vecchia e nuova generazione, per raccontare un'altra storia dell'orrore nella quale saremo noi giocatori con le nostre scelte a decidere il destino dei protagonisti. Di House of Ashes finora avevamo visto solo un trailer nascosto tra i bonus di Little Hope, ma recentemente Bandai Namco ci ha dato l'opportunità di dare una prima occhiata al gameplay di questo nuovo capitolo che, a fronte di una trama e di un cast totalmente diversi, manterrà intatte gran parte delle caratteristiche di gameplay già apprezzate nei precedenti e nel mai troppo lodato Until Dawn.
Ancora una volta saremo chiamati a prendere decisioni cruciali, spesso in finestre temporali piuttosto ridotte, per scoprire poi quali conseguenze queste hanno avuto. Come sempre sarà possibile portare vivi ai titoli di coda tutti o solo alcuni dei protagonisti... o in alternativa vederli morire uno dopo l'altro in modi decisamente cruenti.
Troveremo nuovamente le modalità Storia Condivisa, una classica coop online per due giocatori, e Serata al Cinema, nella quale fino a 5 amici potranno giocare insieme offline passandosi il pad in base alle situazioni. Potremo inoltre scegliere se vivere l'avventura nella sua forma originale o con le modifiche della Curator's Cut, che sarà disponibile fin dal primo giorno per coloro che prenoteranno il gioco. Quest'ultima versione aggiungerà la prospettiva di altri personaggi e alcune scene inedite.
Nel corso della presentazione il Game Director di Supermassive Games, Will Doyle, ha avuto il ruolo di anfitrione e ci ha introdotto alla storia di House of Ashes e alle caratteristiche del gioco. Essendo tutti i capitoli dell'Antologia autoconclusivi, Doyle ha tenuto a precisare che anche chi non ha giocato i titoli precedenti può tranquillamente iniziare da questo per poi eventualmente recuperare gli altri. Ancora una volta la storia sarà liberamente tratta da storie e miti del mondo reale.
Man of Medan si ispirava alla leggenda della nave mercantile olandese Ourang Medan, naufragata nell'estate del 1947 a largo della costa indonesiana, il cui intero equipaggio morì in circostanze non troppo chiare. Little Hope si basava invece sulla caccia alle streghe portata avanti verso la fine del 17° Secolo nel New England, tematica a cui cinema e letteratura si sono già ispirati abbondantemente.
House of Ashes affonderà i suoi artigli scheletrici in una storia ancora più antica. L'incipit ci porterà in Medio Oriente nel 2003, verso la fine della guerra in Iraq. Una squadra composta da membri di Esercito, Marine e CIA viene incaricata di esplorare un deposito sotterraneo che, stando alle scansioni satellitari, dovrebbe nascondere armi chimiche. Al loro arrivo vengono accolti dalla retroguardia irachena che li costringe ad un intenso scontro a fuoco. Nel bel mezzo del confronto un improvviso terremoto fa sprofondare entrambe le fazioni nel sottosuolo, in un enorme santuario risalente all'antico regno di Akkad, epoca mesopotamica.
Il tempio in cui è ambientato il gioco venne eretto da una figura storica realmente esistita, Nar'm-Sîn, sovrano dell'Impero di Akkad che regnò intorno al 2250 A.C., impegnato a placare l'ira degli dei che avevano maledetto il suo popolo con guerre, carestie ed epidemie senza fine. Secondo la leggenda Nar'm-Sîn aveva osato saccheggiare il tempio di Enlil, Dio del vento, dell'aria, della terra e delle tempeste. Il tentativo fallì, il suo popolo scomparve e il tempio venne sepolto da secoli di storia e polvere.
I protagonisti della sciagurata scoperta scopriranno che le gigantesche statue di pietra ormai collassate e le enormi scalinate che sprofondano nel buio nascondono orrori peggiori di qualche arma di distruzione di massa. Un esercito di mostri affamati di carne parte alla caccia delle sue nuove prede, e l'unica opzione per sopravvivere consiste nell'allearsi con coloro che poco prima erano i loro nemici di superficie. Will Doyle ha definito il gioco come "una storia di lealtà, dovere e fiducia" nella quale i protagonisti dovranno scegliere se lottare da soli o mettere da parte rivalità e pregiudizi per avere maggiori possibilità di sopravvivenza. Un messaggio molto più profondo di quelli inviati con i giochi precedenti.
Come da tradizione i protagonisti di House of Ashes saranno cinque e la morte di uno qualsiasi di loro non porterà al game over. La storia andrà comunque avanti, con sviluppi e finali diversi. Nei precedenti capitoli i volti delle star di punta erano quelli di Shawn Ashmore (X-Men, Quantum Break) e Will Poulter (Maze Runner, Black Mirror - Bandersnatch). In questa terza uscita invece troveremo una faccia meno nota al pubblico europeo ma abbastanza famosa negli Stati Uniti, Ashley Tisdale, ennesimo parto del Disney Channel americano che nel cinema si è ritagliata una piccola carriera in film non certo memorabili.
Il personaggio interpretato dalla Tisdale è l'agente CIA Rachel King, che verrà affiancato dal marito, il colonnello Eric King, dai due giovani Marines Jason Kolchek e Nick Kay, e da un ufficiale iracheno di nome Salim Othman. Li controlleremo in alternanza seguendo la storia che li porterà a scoprire i misteri nascosti nel dedalo sotterraneo in cui sono precipitati. Indizi nascosti, antiche iscrizioni cuneiformi da decifrare e suggerimenti visivi saranno i fari che ci permetteranno di uscire (forse) vivi da questa brutta situazione.
Luoghi angusti e claustrofobici si alterneranno ad altri più ampi e scenografici, ma non per questo meno pericolosi. Le creature del gioco sono state create con un mix di animazioni tradizionali e motion capture e saranno, a detta di Doyle, "le più feroci e minacciose che abbiate mai visto in questa saga". Saranno inoltre molto più numerose perché non dimentichiamo che il luogo in cui si svolge la maggior parte del gioco è in sostanza la loro tana. L'intenzione degli sviluppatori è di far sentire il giocatore più esposto e vulnerabile che mai in questo nuovo capitolo.
Ancora una volta non ci saranno combattimenti attivi e ogni azione verrà compiuta con i classici Quick Time Events. Il team di sviluppo ha tuttavia ascoltato la numerosa community che ormai da tempo segue i suoi giochi e ha apportato alcune migliorie ai comandi di gioco, che manterranno però lo stile di interattività dei titoli precedenti. Il sistema di telecamere è stato invece completamente stravolto: niente più inquadrature fisse, stavolta avremo la possibilità di ruotare la visuale a 360 gradi. È stato anche aggiunto un comando specifico per la torcia. Data l'estrema oscurità di alcune ambientazioni il poter illuminarne ogni angolo alla ricerca di indizi, segreti o pericoli è gradita, teniamo però presente che il suo utilizzo rallenterà i movimenti del personaggio che la usa.
Troveremo inoltre nuovi livelli di difficoltà e un'opzione per personalizzare la velocità dei QTE in base ai nostri riflessi, che gli sviluppatori hanno aggiunto per permettere ad un pubblico più vasto di gustarsi la storia al ritmo e con il grado di sfida che preferiscono. Siamo certi che queste nuove scelte di game design siano destinate a dividere il pubblico ma staremo a vedere se risulteranno più efficaci sotto il profilo del coinvolgimento.
Al di là di un generico "netto incremento delle prestazioni grafiche" non è ancora stato svelato quali feature esclusive porteranno con sé le edizioni new-gen di House of Ashes, ma siamo certi che i ragazzi di Supermassive sono stati ingolositi in particolare dal feedback aptico e dai trigger adattivi di PS5. Rimaniamo in attesa di conoscere maggiori dettagli e, soprattutto, la data d'uscita.