The Elder Scrolls Online - prova
Quattro passi in giro per Tamriel.
Il grande problema dei giochi di ruolo? Finiscono.
Non importa quanti mostri avete sconfitto, quante missioni avete valorosamente portato a termine o quanti villaggi avete salvato: prima o poi la fine arriva, anche in titoli vastissimi come Skyrim o Final Fantasy.
Per questo motivo sono nati gli MMO, per questo motivo nasce il gioco di cui stiamo per parlare, per rispondere a domande tipo: "ma come potrebbe essere una versione di Skyrim senza fine?".
Sì, perché potrà sembrare semplicistico, ma se dovessimo descrivere TESO in due parole non potremmo dire altro che "è il classico Elder Scroll, solo che è online". La definizione potrà sembrarvi banale ma racchiude esattamente pregi e difetti della beta che abbiamo provato in questi giorni di The Elder Scrolls Online. Ovviamente è presto per giudicare ma alcune tendenze di gameplay appaiono già evidenti.
Tutto in questo gioco è un omaggio agli Elder Scrolls provati finora, a partire dalle origini del nostro personaggio, che come vuole la tradizione si trova in una prigione in attesa di incontrare il boia. Ed è ovvio che sia così perché parliamo di una serie che ha venduto 20 milioni di copie solo dell'ultimo capitolo.
Cominciamo allora con gli aspetti positivi: senza dubbio il primo che viene in mente è l'ambiente di The Elder Scrolls Online, il cosiddetto "lore". Dalle fredde isole del nord (anche se il gioco si svolge circa 1000 anni prima del titolo che porta il nome della regione) alle dolci pianure del sud, tutta Tamriel passerà sotto i vostri piedi e davanti ai vostri occhi, regalandovi scorci veramente suggestivi, accompagnati da musiche incredibili, delle varie zone che abbiamo imparato a conoscere in questi anni. L'unica pecca è che non ci troveremo a calpestare un unico ed enorme continente, come in WoW, ma tante regioni abbastanza raggiungibili attraverso dei portali.
"Tutta Tamriel passerà davanti ai vostri occhi, regalandovi scorci veramente suggestivi, accompagnati da musiche incredibili"
L'esplorazione in TESO non è tutto, ma è molto. Guardarsi in giro sarà fondamentale per scoprire determinate quest o luoghi d'interesse inizialmente non segnalati sulla mappa. Questo perché, anche se la maggior parte delle quest si trovano in città, si è voluta rispettare la vocazione esplorativa della serie, riempiendo la mappa di forzieri da scassinare, dungeon da esplorare, portali demoniaci da chiudere e incarichi aggiuntivi da completare.
Forse un giorno le guide più estese banalizzeranno questo concetto, fornendovi una mappa con tutti i luoghi d'interesse, ma al momento è decisamente piacevole iniziare una quest senza sapere come e quando un evento inaspettato potrebbe farci deviare dal nostro cammino.
Per quanto riguarda i dungeon, Elder Scrolls Online è disseminato di piccoli sotterranei, magari abitati da un mostro particolarmente ostico, ma anche di instance classiche. Tuttavia non abbiamo avuto occasione di testarne nessuno. C'è anche un group finder che permette di filtrare la ricerca attraverso la classe preferita, la zona di riferimento o la difficoltà dell'instance ma, forse a causa dello scarso numero di giocatori, questa funzione non sembra ancora attivata.
" Elder Scrolls Online è disseminato di piccoli sotterranei, magari abitati da un mostro particolarmente ostico, ma anche di instance classiche"
Relativamente al crafting, esistono cinque professioni: il cuoco, l'alchimista, l'armaiolo, l'incantatore e il creatore di corazze. Qui il meccanismo è abbastanza standard: ci sono degli elementi da mescolare e altri componenti aggiuntivi che potete inserire nel procedimento per creare oggetti speciali. Ovviamente tutti gli ingredienti possono essere trovati in giro o comprati dai vendor, e la qualità delle vostre produzioni aumenterà col salire del vostro livello di crafting.
Dal punto di vista economico, non sono previste aste nel mondo di Elder Scrolls ma negozi interni alle gilde e vendor che le gilde stesse (e i singoli) potranno creare per vendere oggetti direttamente nelle aree PVP. Attenzione però, questa è una parte totalmente in divenire, che non affronteremo oggi.
La struttura delle quest è decisamente interessante, molto più concentrata su incarichi ben precisi che sull'eliminazione di un determinato numero di mob. Ovviamente vi potrà capitare di dover raccogliere dieci pelli di animale, da determinate meccaniche non si scappa, ma più spesso sarete coinvolti in viaggi indietro nel tempo, furti ingegnosi, o nella difesa di una città. Certo, il respiro della vostra avventura forse non sarà epico come quello di Skyrim ed è presto per capire dove ci porteranno gli sceneggiatori, ma le storie e l'ambientazione meritano di essere vissute a pieno, senza saltare i dialoghi.
"La struttura delle quest è decisamente interessante, molto più concentrata su incarichi precisi che sull'eliminazione dei mob"
Al momento l'unico risolvibilissimo problema delle quest è il bilanciamento. Fino a un certo livello si è in grado di uccidere praticamente ogni mostro da soli, poi improvvisamente tutto diventa difficilissimo e diventa quasi impossibile completare la maggior parte delle missioni. Questo è dovuto in parte a un altro aspetto che dev'essere bilanciato: le classi.
Sempre nel rispetto della tradizione, le classi di Elder Scrolls Online non limitano il tipo di arma che potete usare o l'armatura da indossare, ma servono semplicemente a influenzare in maniera generica il vostro sviluppo, con determinate abilità attive e passive. Al momento le classi sono quattro: Templar, Nightblade, Sorcerer e Dragon Knight. Niente dunque vi vieta di creare un mago stealth che pugnala alle spalle o un guerriero con abilità di cura, solo che vi ci vorrà più tempo per raggiungere un buon livello in tutte le abilità.
Si tratta di una variazione assolutamente gradita rispetto alla maggior parte degli MMO, che rende ogni personaggio potenzialmente diverso da tutti gli altri. Tuttavia è giusto notare come al momento ci siano classi dotate di abilità decisamente utili e altre che non sembrano essere particolarmente potenti.
"Al momento alcune classi paiono dotate di abilità decisamente utili mentre altre non sembrano particolarmente potenti"
Per la nostra prova abbiamo deciso di creare un Nightblade, ovvero quando v'è di più simile al rogue. Una classe in grado di sfruttare al meglio la possibilità di colpire in maniera furtiva e che può andare in stealth per brevi periodi. Potenzialmente è un personaggio molto divertente da giocare ma pur essendo votato al DPS, non ci è sembrato di fare poi così tanto male; anzi, in molti combattimenti teoricamente abbordabili ci siamo trovati in difficoltà, anche perché la possibilità di rimanere invisibile per circa 2 secondi è abbastanza inutile. Altri giocatori ci hanno riferito di non aver incontrato alcun problema con la classe Templar, una macchina da guerra in grado di curarsi e combattere senza problemi.
Si tratta di problemi totalmente risolvibili, ricordiamoci che stiamo parlando di una beta, e magari abbiamo avuto a che fare con quest differenti, ma Zenimax farà bene a intervenire immediatamente se non vuole incappare in rischiosi errori di gioventù.
Per quanto riguarda il combattimento, le meccaniche sono mutuate quasi interamente da Skyrim, quindi è molto più attivo della maggior parte degli MMO in circolazione e molto in linea con le tendenze attuali del genere. Potrete parare il colpo, schivare, stordire il nemico con un contrattacco o usare una delle sei abilità a disposizione nella vostra barra inferiore, che sono quasi sempre instant e non richiedono di stare fermi per essere lanciate (almeno per ora).
"l fulcro del combattimento è la stamina che permette, soprattutto con le classi melee, di parare i colpi, schivare o contrattaccare"
Il fulcro del combattimento è la stamina, perché vi permetterà, soprattutto con le classi melee, di parare i colpi, schivare o contrattaccare gli attacchi più potenti e stordire l'avversario per un breve periodo, premendo il tasto giusto al momento giusto. Rimanere senza stamina vuol dire rimanere fermi sul posto a farsi picchiare come sacchi da boxe. Sarà molto divertente capire come questa meccanica si evolverà nel PVP, perché potrebbe portare a scontri 1 vs 1 veramente interessanti. Attenti però: anche voi potrete essere storditi, persino dai mob.
Il limite di poter utilizzare solo sei abilità, cinque normali e una speciale, e di non poterle cambiare durante il combattimento (perché ovviamente non esiste pausa negli MMO), ha perfettamente senso in chiave console ma limita di molto gli utenti PC. E francamente non si capisce perché dobbiamo essere soggetti allo stesso trattamento: abbiamo a disposizione un'intera tastiera, fatecela usare! L'unico motivo sensato sarebbe per garantire le stesse potenzialità in PVP, ma giocatori PC e console non saranno uniti, quindi perché?
Anche la progressione del personaggio sarà senza dubbio familiare per chi conosce la serie. Al superamento di ogni livello potremo scegliere se aumentare di un punto la Stamina, la Magicka o la Salute, e dove assegnare e se assegnare un punto a un'abilità attiva o passiva. Una volta sbloccata un'abilità attiva, questa salirà di livello via via che la utilizziamo, fino ad arrivare al punto in cui potremmo ulteriormente potenziarla, scegliendo fra due diramazioni.
"Alcune abilità aggiuntive possono essere sbloccate legandosi a una determinata gilda, proprio come in Skyrim"
Alcune abilità aggiuntive possono essere sbloccate legandosi a una determinata gilda, proprio come in Skyrim. Le gilde disponibili attualmente sono Maghi e Guerrieri, in seguito verranno aggiunte Fratellanza Oscura, Ladri e, in futuro più lontano, anche Vampiri e Licantropi.
Concludendo, è evidente come in The Elder Scrolls Online ci siano tantissime potenzialità, soprattutto in una parte che tratteremo settimana prossima, ovvero il PVP, ma è anche evidente come il gioco abbia bisogno di offrire qualcosa di più se non vuole correre il rischio di sembrare il classico bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto.
Al netto dei bug, infatti, ciò che abbiamo giocato è un titolo che si discosta poco da un qualsiasi The Elder Scrolls, risultandogli anzi in alcuni frangenti leggermente inferiore. È un titolo che offre tantissimo ed è decisamente più divertente da giocare rispetto alla media degli MMO ma, almeno per quanto riguarda il PvE, al momento non offre nulla di nuovo rispetto a quanto visto in Skyrim.
Potremmo dunque definirlo un nuovo capitolo di Elder Scrolls dotato di always online, con la differenza però che ci verrà richiesto un abbonamento mensile di €12,99. Il che è un rischio, perché sono molti gli MMO che hanno tentato di sostenersi con questo modello di business e che sono caduti, pur avendo alle spalle grandi investimenti in sviluppo e in marketing.
Al tempo stesso, come dicevamo in apertura, The Elder Scrolls Online può essere il capitolo perfetto per un appassionato della serie. Tecnicamente non finisce mai, anzi si rinnova patch dopo patch, espansione dopo espansione, permettendo di misurarsi contro altri giocatori online o di affrontare con essi dungeon e zone ricche di avventure impegnative.
Appuntamento allora a settimana prossima, quando vi daremo maggiori dettagli sul PVP!