The Elder Scrolls Online: Thieves Guild - recensione
Il terzo DLC dell'MMO di Bethesda ci tramuta in ladri.
Bethesda si sta muovendo piuttosto bene con il suo esperimento, in buona parte riuscito, che risponde al nome di The Elder Scrolls Online. L'MMO nato da una saga che sul piano prettamente teorico non avrebbe mai potuto aprirsi in questa direzione, nonostante evidenti problematiche e difetti, accoglie e intrattiene ogni giorno una folta community che sta dando ragione al publisher statunitense. ZeniMax Online Studios, nel corso dei mesi che si sono succeduti alla pubblicazione del gioco anche su console, ha risposto a questo (inaspettato) entusiasmo dandosi da fare per ampliare l'offerta con un paio di DLC contenutisticamente adeguati e qualitativamente all'altezza delle aspettative.
Imperial City e Orsinium hanno permesso i tanti eroi di Tamriel di esplorare nuove terre e di rendersi utili alla causa, grazie a decine di quest e una quantità imbarazzante di NPC con cui dialogare e farsi arruolare per qualche missione. Thieves Guild, da questo punto di vista, si accoda ai predecessori sebbene si riveli il primo contenuto aggiuntivo che introduce sensibili innovazioni anche sul fronte del gameplay.
Acquistato il pacchetto tramite lo store in game, sarete invitati a raggiungere l'esotica città di Abah's Landing dal solito messaggero desideroso di assoldare nuovi temerari per una non meglio specificata avventura. Che qualcosa di insolito bolla in pentola, lo si intuisce non appena si posa lo sguardo sull'arabesco e ammaliante panorama che offre l'inedito scenario. Nel bel mezzo del deserto, una distesa di sabbia opportunamente intramezzata da piccole oasi verdeggianti, sorge una città degna di un racconto di Le Mille e Una Notte. Tra strade maestre ricche di mercanti, il centro abitato si sviluppa in verticale, permettendo l'esplorazione dei tetti dei palazzi, grazie ad un intricata trama di pontili e passerelle.
Durante il sopralluogo, noterete certamente la struttura che ospita la Gilda dei Ladri, così come la presenza di diverse aree in cui vi sarà teoricamente vietata la circolazione. L'incontro con la conturbante Quen, renderà immediatamente chiara la situazione. Il nuovo personaggio si rivelerà presto un'adepta della Gilda e vi chiederà, senza troppi giri di parole, di aiutarla a recuperare (cioè rubare) un manufatto protetto e contenuto in una villa. Sarà il primo di una lunga serie di furti, missioni fondamentalmente inedite che impongono all'utente di agire nell'ombra, stando ben attenti a non farsi individuare da eventuali civili e guardie armate.
Se sulla carta il tutto sembrerebbe funzionare, portando tra l'altro una ventata di aria fresca al gameplay della produzione, all'atto pratico ci si scontra con qualche difetto di troppo. Non che ci aspettassimo meccaniche tanto raffinate da gareggiare ad armi pari con quelle di un qualsiasi episodio di Splinter Cell, ma in certi frangenti è davvero arduo scendere a compromessi con un sistema di controllo evidentemente non concepito per dare il meglio in situazioni stealth.
La precisione richiesta per sgattaiolare alle spalle delle guardie o per nascondersi rapidamente dentro un barile manca completamente. Inoltre, ciò che è peggio, non si ha mai la completa certezza che un riparo possa effettivamente nasconderci alla vista delle sentinelle. L'I.A. di quest'ultime è infatti altalenante, per non dire arbitraria: a volte, passandogli a pochi metri di distanza, non si accorgeranno minimamente della vostra presenza, altre vi individueranno da distanza siderale, anche se nascosti nella vegetazione.
Ciò non toglie che qualche missione si riveli divertente e appagante, nonostante tutto, né che gli altri contenuti aggiunti da Thieves Guild siano validissimi. Tra diversi dungeon da esplorare, boss da sconfiggere in compagnia di altri utenti, il solito carico di nuove armi e abilità, c'è anche spazio per qualche scorribanda più canonica, legata al semplice sterminio di chiunque osi muoversi.
L'ultimo DLC di The Elder Scrolls Online vive di alti e bassi. Fintantoché si limita a introdurre contenuti inediti, nel pieno rispetto della formula, esattamente come fecero ai loro tempi Imperial City e Orsinium, accontenta tutti, regalando diverse ore d'intrattenimento agli eroi erranti di Tamriel. Nel battere nuovi sentieri, invece, pur donando ulteriori sfaccettature all'MMO di Bethesda, propone meccaniche ludiche non proprio riuscitissime, né affinate e curate a dovere. Possibile che basti una futura patch per risolvere le problematiche riscontrate ma allo stato attuale dei fatti Thieves Guild è il contenuto aggiuntivo meno riuscito tra quelli finora proposti.