The Escapists 2 - recensione
Evadere ovunque, in qualunque momento.
Bastano pochi minuti con i Joy-Con tra le mani per averne l'assoluta certezza: The Escapists 2 non poteva affatto esimersi dall'esordire, presto o tardi, anche su Nintendo Switch, sistema che più di altri mette in risalto tutte le qualità dell'ottimo sequel amalgamato dal Team 17, titolo che, esattamente come il predecessore, si configura come un simulatore di prigionia, un'esperienza a metà strada tra The Sims e GTA, il cui unico scopo è la fuga da un carcere, la libertà, eludendo guardie e sistemi di sicurezza.
Ogni caratteristica del gioco si sposa meravigliosamente con le feature della nuova console della Grande N. Il connubio che unisce software e hardware è tale che possiamo affermare senza alcun indugio di trovarci fronte alla miglior versione del titolo, nonché all'ennesimo prodotto che impreziosisce ulteriormente la softeca di Nintendo Switch.
Sia sul televisore, che sul display della console, tanto per cominciare, il comparto grafico in stile 16-bit brilla di luce propria, sfoderando animazioni ben disegnate, ambientazioni ricche di dettagli, sprite caratterizzati al punto giusto. Già mesi addietro, nella recensione della versione per Xbox One, ci eravamo spesi in lodi per le varie migliorie grafiche apportate rispetto al prequel. Sul piccolo schermo di Nintendo Switch, il tutto si lascia apprezzare ancora meglio, grazie soprattutto alla pulizia dell'immagine e all'assoluta assenza di rallentamenti. Anche il sonoro, tra musiche chiptune ed effetti appena abbozzati, composti da rumori squillanti, ci mette del suo nel ricreare quel feeling retrò che ultimamente va tanto di moda.
Se la grafica in pixel-art ben si sposa con il lontanissimo parente del Game Boy, non è da meno il gameplay, in forma smagliante, soprattutto quando si decide di rimuovere il dispositivo dal dock, per concedersi una partita lontano dalle mura di casa. Se non fosse ancora chiaro, The Escapists 2 è un gestionale in cui è fondamentale sfruttare le peculiarità dell'avatar e gli oggetti reperiti nello scenario per architettare la propria fuga. L'azione, che pur c'è in qualche modo, è attutita, ammorbidita, secondaria rispetto al livellamento del personaggio, al completamento degli incarichi ottenuti dagli altri detenuti, dal crafting, arte imprescindibile per creare utili strumenti con cui perfezionare, passo dopo passo, il proprio piano.
Inventiva, pazienza, tempismo e furbizia sono qualità che non devono mancare all'aspirante fuggiasco di turno. È fondamentale studiare la planimetria del carcere, conoscere la routine che scandisce le giornate di carcerati e guardie, adocchiare le possibili vie di fuga. In questo senso, il level design strappa applausi a profusione, visto che lo stesso livello può essere superato affidandosi a diverse tattiche, sfruttando una diversa breccia del sistema.
Durante le prime partite, tuttavia, si fatica a gestire tutto. Regole e divieti rendono l'esplorazione, la raccolta di oggetti, i rapporti con gli altri detenuti, attività difficili da svolgere nei tempi e nei modi desiderati. Proprio da questo punto di vista, la doppia anima di Nintendo Switch riesce a rendere più facilmente digeribile e piacevole l'esperienza per uno spettro più ampio di pubblico. Ogni partita tende a prolungarsi più di quanto immaginato, ma l'alternanza tra modalità tv e portatile della console, con il conseguente cambio di approccio e tipologia di fruizione, dona quel pizzico di ì varietà al gameplay, tale da ravvivare di continuo ogni partita, che difficilmente si arenerà dopo l'ennesimo giorno in carcere apparentemente sprecato, consumato nel tentativo di potenziare l'avatar e ottenere i materiali richiesti per la costruzione di un particolare oggetto.
Nessun tentativo, lo imparerete presto, è fine a sé stesso. The Escapists 2 è un gioco generoso, desideroso di premiare il coraggio e la tenacia. A piccoli passi, il crafting svela tutte le sue potenzialità, l'avatar si dimostrerà capace di dire la sua in qualsiasi rissa, il level design sfoggerà progressivamente tutte le strade alternative percorribili ed esplorabili. La libertà concessa al videogiocatore, insomma, si svelerà in tutta la sua esemplare efficacia, permettendo azioni rocambolesche, evasioni silenziose, ulteriori tattiche per creare diversivi in gran quantità.
Trattandosi di un porting, tornano i piccoli difetti già segnalati mesi orsono. Le attività secondarie, per esempio, utili per accumulare denaro da spendere in equipaggiamento, tendono a ripetersi. Inoltre, purtroppo, non sono supportati i controlli tramite touch-screen, a tutto svantaggio dell'immediatezza in modalità portatile.
The Escapists 2 migliora ogni singolo aspetto del predecessore, potenziandone ed approfondendone ogni meccanica del gameplay. Simile all'originale, si dimostra tuttavia un gestionale molto più divertente, imprevedibile, coinvolgente. Non è un gioco adatto a tutti i palati, nonostante le feature di Nintendo Switch, tra modalità portatile e non, rendano l'esperienza sicuramente più snella.
Chi cerca l'azione pura, comunque sia, si annoierà già dopo qualche minuto. Al contrario, gli amanti della strategia si sentiranno immediatamente a casa, esaltati all'idea di dover imbastire un geniale piano per riacquistare la libertà perduta.
Ad ogni modo, quella per Nintendo Switch è senza alcuna ombra di dubbio la miglior versione della creatura del Team 17. Ulteriore tassello di una line-up, quella della nuova console della Grande N, sempre più convincente.