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The Evil Within - preview

Nuovo contatto con l'orrore firmato Mikami.

Colonia - Che Shinji Mikami abbia una predilezione per l'horror è cosa ormai nota a tutti, che ami le atmosfere tetre e i salti sulla sedia anche, ma che volesse sfidare la sua ex-compagnia cercando addirittura di battere il suo pargolo prediletto, Resident Evil, davvero in pochi potevano immaginarlo.

In occasione della Gamescom abbiamo avuto l'occasione di vivere in prima persona una demo estesa del gioco in sviluppo presso Tango Gameworks. Se nel passato il male concepito da Mikami era "residente", nel prossimo futuro diventerà qualcosa in grado di penetrare dentro di noi (within, appunto) per tentare di riportarci alle vere radici del survival horror, che negli ultimi capitoli della serie Capcom si erano decisamente perse.

La demo mostrata a porte chiuse era composta da due sezioni distinte, una che fungeva da prologo all'intera storia ed un'altra ambientata in una location nota come Perth House. Nella prima parte, praticamente identica a quella vista all'ultimo E3, il detective Sebastian Castellanos si reca in un ospedale psichiatrico in cui è stato commesso un pluri-omicidio particolarmente efferato, diventa testimone di avvenimenti che ben poco hanno a che fare con la realtà.

L'entrata dell'ospedale psichiatrico nella prima parte della demo era dannatamente simile a quella della famigerata “mansion” di Resident Evil... auto-citazione?

Dopo aver dato un'occhiata alle decine di cadaveri sparsi nella hall dell'ospedale, Castellanos si dirige nella zona di controllo delle telecamere di sicurezza per assistere ad una scena raccapricciante. Degli agenti sparano a "qualcosa", che improvvisamente si materializza sotto forma di un uomo dal volto insanguinato, vestito con una lurida giacca con cappuccio.

"Se nel passato il male concepito da Mikami era 'residente', nel futuro diventerà qualcosa in grado di penetrare dentro di noi"

In pochi secondi il misterioso figuro fa fuori tutti gli agenti trucidandoli in maniera estremamente violenta per poi guardare dritto nella telecamera, quasi a voler sfidare il suo involontario testimone. Uno sbuffo di fumo e la figura sparisce dal monitor per riapparire dietro Castellanos, che viene attaccato e cade svenuto.

Castellanos si risveglia a testa in giù, appeso come un quarto di bue in una stanza lurida, scarsamente illuminata e con le pareti coperte da schizzi di sangue. Attorno a lui altri cadaveri, alcuni interi, altri slabbrati o fatti a pezzi. In lontananza si sentono dei grugniti e colpi di un corpo contundente, come una mannaia intenta a tagliare violentemente qualcosa.

L'interfaccia di gioco è estremamente pulita ed essenziale. Armi ed oggetti utilizzabili si potranno selezionare tramite un menù a scomparsa.

Per potersi liberare il detective deve oscillare, ad un paio di metri da lui un coltello piantato in un cadavere sembra essere l'unico modo per liberarsi e capire cosa stia succedendo. Con lo stick analogico destro si controlla l'oscillazione e una volta a portata di mano, il tasto X permette di raccogliere la lama.

"L'atmosfera del gioco vira spesso pesantemente sullo splatter/gore"

Qualche secondo di stordimento per la caduta e il sangue perso durante l'incoscienza e il nostro malcapitato eroe scorge in lontananza una figura gigantesca, una sorta di macellaio deforme, con braccia grandi e possenti come quelle di un gorilla. Proprio come avevamo intuito, il "mostro" è intento a tagliare uno dei cadaveri appesi in questo sotterraneo, per farci cosa è piuttosto chiaro.

L'atmosfera del gioco in questo momento vira pesantemente sullo splatter/gore, con uno stile simile a quello dei film horror del miglior Eli Roth (Hostel, Cabin Fever). Il detective è costretto ad aggirare il mostro per evitare di fare la stessa fine, accucciandosi dietro muri e altri cadaveri ne seguen i movimenti cercando di fare meno rumore possibile. Riesce a recuperare un mazzo di chiavi che gli permettono di raggiungere la stanza successiva, ma un segnale di allarme lo rivela al suo carceriere e da quel momento inizia una serrata caccia all'uomo.

Il gioco in Giappone si chiamerà Psychobreak. Le versioni PC, current e next-gen usciranno in contemporanea.

Trappole mortali, motoseghe a pochi millimetri dal viso, un improvvisato nascondiglio in un armadietto e un provvidenziale ascensore si susseguono prima della fine della prima demo, che mette il giocatore e il protagonista di fronte ad uno scenario da Confini della Realtà. Tutta la città intorno all'ospedale è collassata, uno scenario apocalittico che fa torcere le viscere.

"Castellanos si risveglia a testa in giù, appeso come un quarto di bue"

Dopo un salto temporale non quantificabile, ha inizio la seconda parte della demo. Castellanos si ritrova nei pressi di un villaggio che ricorda un po' quello in cui Leon Kennedy si veniva a trovare all'inizio di RE4... altra probabile citazione, stavolta dell'ultimo Resident Evil diretto da Mikami.

Con in mano una lanterna, il protagonista si avventura in una casa apparentemente abbandonata, con mobili semi-distrutti e polvere ovunque, ma la sensazione che si ha una volta dentro è che qualcosa sia nascosto da qualche parte. Troppo silenzio intorno e i fan dell'horror sanno benissimo cosa significa: qualcosa sta per accadere.

Detto, fatto... un urlo squarcia la notte e Castellanos scende nei sotterranei (cosa decisamente poco consigliata anche se inevitabile. Una porta viene sfondata improvvisamente e degli esseri simili a zombie, ma con occhi luminescenti e pezzi di ferro conficcati in testa, iniziano a dirigersi verso Castellanos.

"L'interfaccia di gioco durante gli scontri a fuoco è anch'essa identica a quella di Resident Evil 4"

Una pistola servirebbe proprio in questi momenti, ed infatti il protagonista è lesto nell'impugnarla, rivelando anche l'interfaccia di gioco che avremo durante gli scontri a fuoco... anch'essa identica a quella di Resident Evil 4.

I nemici sembrano avere aree di impatto più sensibili ai colpi, e ovviamente la testa è una di queste. Una mezza dozzina di proiettili ne fa fuori due, ma a giudicare dall'azione successiva, sembra che questo non basti per eliminarli del tutto. Avvicinandosi ai cadaveri, infatti, è possibile dargli fuoco... presumibilmente per toglierli di mezzo una volta per tutte. I più attenti di voi avranno riconosciuto anche qui una citazione del remake di RE uscito su GameCube.

Il gioco non sarà fatto solo di fughe, combattimenti e brividi. Ci sarà spazio anche per l'esplorazione. Gli indizi e gli oggetti ispezionabili verranno evidenziati nel contesto.

Nel corso dello scontro è anche possibile piazzare delle mine a tempo per rallentare l'assedio dei mostri, ma la tensione sale velocemente e l'aria sembra farsi pesante come il piombo. Nuovo cambio di scenario, Castellanos in fuga viene frenato da inquietanti illusioni ottiche, tra cui stanze senza uscita e un fiume di sangue che lo travolge e che non può non ricordare lo Shining di Kubrick.

Ultimo sussulto prima della fine: un essere mostruoso con una miriade di gambe e braccia e capelli lunghissimi (che ricorda la Samara di The Ring) esce dal pavimento e si dirige con passo svelto verso il protagonista. Fade to black e luci in sala... per poter vivere l'incubo completo di The Evil Within su PC, PS3, PlayStation 4, Xbox 360 e Xbox One dovremo per forza attendere l'anno prossimo.