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The Falcon and the Winter Soldier (primo episodio) - recensione

Come si sopravvive alla gloria?

Dopo la digressione di Wandavision, Disney ci propone una serie tv centrata su due altri Avengers, Falcon/Sam Wilson e Winter Soldier/Bucky Barnes.

All'interno del progetto dietro il quale c'è il "solito" Kevin Feige, i singoli personaggi avrebbero affrontato nuove avventure per farli procedere verso futuri sviluppi, il tutto nella continuità della saga, a partire da Endgame, capitolo conclusivo in cui un Captain America che aveva scelto un'altra linea temporale, affidava lo scudo a Falcon e un lascito morale a Winter Soldier.

Come si elabora un lutto insopportabile, come si riempie un vuoto incolmabile? Andando avanti a vivere, cercando qualcosa che in qualche modo sostituisca almeno in parte quello che si è perduto. Avengers Endgame si era chiuso con il ritorno di milioni di abitanti della Terra che era però costato la perdita di Tony Stark e di Steve Rogers, Iron Man e Captain America. In particolare di questo seconda assenza soffrono Sam Wilson e Bucky Barnes, orfani di un mentore, di un amico più che fraterno. Ma ciascuno deve inventarsi un futuro: Falcon compie missioni estreme per conto dell'Esercito, rischiando ogni volta la vita, mentre Winter Soldier, da cane sciolto quale in fondo è sempre stato, continua di nascosto la sua vendetta contro gli appartenenti all'Hydra, organizzazione mai sconfitta.

Falcon alle prese con un'eredità impegnativa.

Nella vita quotidiana però, Sam deve affrontare banali problemi da uomo della strada, che sono problemi economici, perché gli eroi non godono di una paga speciale come la loro attività, tanto che si vede rifiutato un prestito chiesto alla banca per aiutare la sorella in gravi difficoltà finanziarie. Bucky deve fare attenzione a non tradirsi, per non perdere i diritti a quel perdono ricevuto dal Governo. Ma conduce una vita solitaria e amara, 106 anni di età in un corpo e un viso giovani e per questo, come l'amico Steve, alienato rispetto al mondo di oggi.

Come i due si incontreranno per dare vita alla coppia stile Buddy Movie che si vede nei trailer, lo sapremo in seguito, nei prossimi episodi, andando in una direzione dichiarata dalla regista Kari Skogland (una carriera fra le serie tv più prestigiose), guardando a film come Prima di mezzanotte, 48 ore, Rush Hour, Arma Letale, addirittura Un uomo da marciapiede, impensierendo un po' per un riferimento a storie di ben altro registro, alcune pure giocate sul tema black and white. Ma speriamo bene. Questo episodio getta le basi per una narrazione che se non sarà sorprendente come Wandavision, promette però bene, anche sul versante spettacolare (vedi la sequenza di apertura, degna di un grande schermo). E l'episodio si chiude su un interrogativo oggi più che mai intrigante: può un uomo di colore calarsi nei panni dell'eroe bianco Steve Rogers?

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Come nel caso di Wandavision, si tratta di un prodotto pensato per essere apprezzato non solo da un'audience di fanatici conoscitori della serie ma anche da spettatori più occasionali. Personalmente pensiamo che una conoscenza della saga sia però indispensabile. The Falcon anche the Winter Soldier è composta da 6 episodi sui 50 minuti ciascuno, girati con budget da 25 milioni di dollari, ideata da Malcolm Spellman (la serie Empire), senza dimenticare l'apporto di Derek Kolstad, autore dei 3 John Wick e della serie Die Hart. Ovviamente nei panni dei protagonisti ritroviamo Anthony Mackie e Sebastian Stan. Danny Ramirez riveste i panni del coraggioso e un po' incosciente soldato Joaquin Torres, grande ammiratore di Falcon.

Nel corso degli episodi, nel cast incontreremo attori come Daniel Brühl (Helmut Zemo, il sokoviano in cerca di vendetta); Emily VanCamp riprende i panni di Sharon Carter/Agente 13; Wyatt Russell (figlio di Kurt e Goldie Hawn, notato nella serie Lodge 49) sarà John Walker, personaggio che avrà grossi sviluppi. Si rivede anche Don Cheadle (War Machine). Una sorpresa si nasconde sotto la maschera del nuovo "cattivo", il leader dei nostalgici del Blip detti Flag-Smashers.

Riguardo al personaggio di Zemo, si dice che siano state girate delle riprese aggiuntive, per modificare una trama che lo vedeva spargere un virus letale. Trovandoci in periodo Covid, si è temuto forse di scatenare un'ondata di "indinniazione" nei confronti del personaggio o peggio, per traslazione, dell'attore, con conseguenti minacce di morte e altre carinerie, come è già successo, visto il grado di elevata intelligenza di certi frequentatori dei social, che spesso confondono fantasia e realtà.