The Game Awards 2019: tutti gli annunci e i vincitori!
La next-gen di Microsoft esordisce fra tantissimi annunci e trailer.
L'avvento del Natale, come da tradizione, significa anche The Game Awards. La manifestazione ideata dal patron Geoff Keighley è cambiata profondamente nel corso degli anni: nata come il "Premio Oscar" dei videogiochi, si è evoluta fino a diventare uno dei palchi più importanti per le novità del medium. Dopo anni di perfezionamento il noto giornalista canadese è riuscito a far convivere due anime all'interno della sua kermesse, trasformandola in una vetrina fondamentale e nella culla del riconoscimento più alto fra quelli assegnati nel corso dell'anno videoludico.
L'edizione 2019 non è stata da meno, anzi, ha praticamente annichilito le passate iterazioni, rendendo omaggio a grandi nomi dell'industria e puntando i riflettori non solo sui titoli più impattanti delle ultime stagioni, ma anche e soprattutto sugli attesissimi hardware next-gen. Proprio per questo motivo, non potevamo esimerci dal presentarvi anche quest'anno un riassunto dell'intera manifestazione, fra novità inaspettate e vincitori capaci di alimentare la discussione fra gli appassionati.
Inutile girarci intorno: a segnare irrimediabilmente la nottata di premiazioni è stato senza ombra di dubbio il reveal ufficiale di Xbox Series X, la console next-gen di Microsoft fino ad oggi nota come Project Scarlett. Il nuovo hardware si è presentato in un teaser trailer che ha lasciato il pubblico letteralmente a bocca aperta, colto alla sorpresa dal design reminiscente del classico PC tower.
Nessuno si aspettava una bomba del genere, eppure Phil Spencer non ha esitato a prendersi il palcoscenico per mostrare al mondo il futuro del brand nordamericano. Le sorprese, tuttavia, non erano ancora finite: prima ancora che ci riprendessimo dallo scossone, il patron della compagnia ha alzato il sipario su un trailer di Senua's Saga: Hellblade II, sequel del gioiello di Ninja Theory pronto a girare su Xbox Series X.
Spencer ha garantito che tutte le immagini mostrate sono renderizzate in game dal nuovo hardware, che si sta preparando al delicato esordio sul mercato in occasione delle vacanze natalizie 2020. Un inizio col botto, non credete?
A far felici tutti gli appassionati della casa di Redmond è intervenuto anche un Ori and the Will of the Wisps che, tuttavia, è stato rimandato al prossimo 11 marzo. La notizia del rinvio farà storcere il naso ad alcuni utenti, ma i segmenti di giocato mostrati durante la manifestazione sembrano lasciare veramente poco spazio a dubbi e critiche.
A dire il vero la kermesse aveva già scaldato i motori. In apertura, infatti, Marvel Ultimate Alliance 3 è tornato a mostrarsi in attesa della sua release per Nintendo Switch, poco prima di cedere una fetta di palcoscenico a No More Heroes 3, protagonista di un trailer colorato e a dir poco folle.
Dal fronte della Grande N ha fatto capolino anche il primo teaser dedicato a Bravely Default 2, che si prospetta come un nuovo piccolo gioiello fiorito fra le sapienti mani del Team Asano, squadra reduce dal recente Octopath Traveler. Per chi ancora avesse dubbi riguardo Final Fantasy VII Remake, invece, Square-Enix ha fatto sentire la sua presenza attraverso un trailer piuttosto eloquente dedicato al personaggio di Cloud Strife, ponendo l'accento su numerose sequenze che non risulteranno certo aliene agli occhi più esperti.
Se a campeggiare sullo sfondo del filmato targato Square-Enix era la celebre sigla di PS4, non si può dire lo stesso della world premiere dedicata a Godfall, titolo sviluppato da Gearbox che, nell'incredulità generale, è stato etichettato senza troppi complimenti come nuova esclusiva per Playstation 5.
Già, praticamente in una singola serata all'insegna di celebrazioni e premiazioni ci siamo trovati al cospetto di annunci degni di una qualsiasi edizione dell'E3. In ogni caso, Godfall è un looter-action cooperativo interamente ricamato attorno al combattimento corpo a corpo, praticamente un Destiny che ha messo da parte astronavi e armi da fuoco per indossare armature e brandire spadoni.
I botti di Playtation, tuttavia, non erano ancora finiti. A seguire, infatti, è andata finalmente in onda la versione integrale del trailer di Ghost of Tsushima, l'attesissimo titolo di Sucker Punch ambientato in un Giappone feudale estremamente convincente. Manca ancora una data di uscita ma caspita, c'è da dire che lo studio ha fatto tantissima strada dai tempi di Sly Cooper.
In ogni caso, a differenza del sopracitato Godfall, nello splendido filmato cucito attorno al personaggio del Ghost Sony ha pensato bene di precisare che si tratta di un titolo per PS4, scoraggiando una volta e per sempre le voci di corridoio che suggerivano con insistenza una release prevista unicamente per next-gen, allontanando lo spettro del rinvio per un altro software first party.
Control di Remedy si è messo particolarmente in mostra: prima ha conquistato il premio per la migliore direzione artistica, poi ha svelato un curioso scatolone di contenuti: la nuova modalità Expeditions, pensata per aumentare la rigiocabilità, è disponibile fin da subito per tutti gli utenti, ma è solo un antipasto del primo DLC The Foundation, finalmente datato per il prossimo 26 marzo.
Raphael Colantonio, già fondatore di Arkane Studios e ora volto di Wolfeye, ha dato un piccolo assaggio di Weird West, titolo quantomeno particolare che sarà pubblicato nientemeno che da Devolver Digital. Fra i volti noti è spuntato anche quello del celebre designer Playerunknowm, la mente dietro il noto Battle Royale, che ci ha fatto sbirciare dalla serratura del nuovo Prologue, titolo che sembra tutto fuorché un'esperienza multigiocatore.
Torna a sorpresa anche Telltale, che tuttavia non riesce ad andare oltre alla semplice conferma dell'esistenza di Wolf Among Us 2, brevemente apparso in un minuscolo teaser. A presentarsi con i botti è stata invece Riot Games, pronta a lanciare le sue A League of Legends Story, avventure single-player stand alone pensate per costruire una solida lore dietro ai campioni di LoL, seguendo l'esempio di Blizzard Entertainment.
A Ruined King segnerà ufficialmente l'ingresso di Riot nel mondo dello sviluppo di opere narrative, e sarà presto seguita da Convergence, segno che la compagnia non si è assolutamente adagiata sugli allori degli Esports. D'altra parte, è impossibile ignorare il monopolio dimostrato dallo sviluppatore in quei confini.
Non solo LoL ha conquistato il premio per il migliore Esport: i Worlds si sono meritati il titolo di miglior evento Esports, mentre quello per la migliore organizzazione è caduto nelle mani dei G2, ironicamente in forze nella suddetta competizione.
Fra gli annunci più interessanti spicca senza dubbio quello di Magic: Legends, nuovo e fiammante MMORPG ambientato nello splendido universo di Magic: The Gathering. Probabilmente, il successo raggiunto dal recente Magic: Arena ha convinto Wizards of the Coast a raddoppiare l'impegno nel mondo dei videogiochi per il celebre card game.
Sul fronte MMO è riemerso anche New World, il primo titolo realizzato dagli Amazon Game Studios, un progetto che ha ancora molto da dimostrare nonostante le premsse incoraggianti. Si confermano più che mai solidi, invece, sia Warframe che The Elder Scrolls Online, entrambi sostenuti dalla spinta dei nuovi add-on gratuiti, fra pirati spaziali e avventure nelle grotte più oscure di Skyrim.
Il sottobosco delle produzioni minori, invece, ha offerto un primo spaccato su Sons of the Forest di End Night, titolo del quale vi invitiamo a sbirciare il disturbante trailer ma che sembra ancora piuttosto indietro nella fase di sviluppo, proprio come accadde al suo predecessore The Forest. Insomma, non vorremmo che facesse la stessa fine di Witchfire.
Contro ogni pronostico, siamo invece rimasti colpiti dalla produzione cinese che ha dato vita a Naraka Bladepoint, quello che a prima vista potrebbe sembrare un bieco rip-off di Sekiro: Shadows Die Twice, ma che in realtà nasconde un'anima PvP molto particolare.
Finalmente, è giunto il momento di passare ai vincitori dei The Game Awards, inevitabilmente passati in sordina a causa della straordinaria mole di annunci. Partiamo con una carrellata di riconoscimenti minori: Destiny 2 si è accaparrato il premio per il Community Support, Fortnite si è imposto per quanto riguarda il Best Ongoing Game, il celebre streamer Shroud potrà fregiarsi di essere il Miglior Content Creator, mentre il premio dedicato alla Migliore Esperienza Mobile non poteva che finire nelle mani di Call of Duty Mobile.
Per quanto riguarda i discussi premi di genere, la categoria del Miglior Picchiaduro è stata dominata da Super Smash Bros. Ultimate, che ha addirittura portato a casa una pesantissima nomination per il GOTY. Nonostante la fitta concorrenza per il Miglior Strategico, Fire Emblem: Three Houses è riuscito a primeggiare con relativa tranquillità. Negli strambi confini del Miglior Family Game, Nintendo ha giocato in casa e dunque stravinto: il gradino più alto del podio se l'è meritato Luigi's Mansion 3.
Inaspettatamente, Crash Team Racing: Nitro Fueled ha spodestato gli storici pretendenti al trono di Miglior Sportivo o Racing. La categoria Best Multiplayer, invece, ha dato modo di festeggiare anche ai ragazzi di Respawn Entertainment, assenti con Star Wars Jedi: Fallen Order ma portati in vetta da Apex Legends. Scontro fra titani nel blasonato premio per il Miglior Action, ma nella Royal Rumble fra top-seller ad aver la meglio è stato Devil May Cry 5 di Capcom, che chiude un'annata da ricordare. Dominio assoluto come Miglior Titolo VR per Beat Saber, mentre il Game for Impact, pensato per premiare opere dal grande impatto benefico e sociale, è stato meritatamente assegnato a Gris.
Serata da incorniciare per ZA/UM grazie al successo di Disco Elysium, che porta a casa sia la statuetta come Miglior Titolo Indie sia quella per la Migliore Narrativa. Se il riconoscimento per l'Audio Design sottolinea la rinascita di Call of Duty: Modern Warfare, quello per la Migliore Colonna Sonora non poteva che finire sulle spiagge di Death Stranding.
Il gioiello di Kojima Productions ha fatto incetta di premi: la straordinaria interpretazione di Mads Mikkelsen è emersa come Migliore Performance, mentre Hideo Kojima ha portato a casa il trofeo per il Miglior Game Design. Infine, anche la Nike alata per il Game of the Year è tornata finalmente in Giappone, ma lo ha fatto nelle mani di Hidetaka Miyazaki, che con il trionfo di Sekiro: Shadows Die Twice può festeggiare la chiusura di una generazione a dir poco indimenticabile.