The Game Awards 2021 e le nomination che fanno discutere
Ecco chi ci sarà, non ci sarà e chi avrebbe dovuto esserci.
Mancano poco più di 20 giorni ai The Game Awards, l'ormai tradizionale evento di fine anno ideato e presentato da Geoff Keighley fin dalla prima edizione datata 2014.
Poche ore fa sono state rese note le candidature nelle varie categorie che mai come questa volta hanno sollevato un polverone per la mancanza di nomi illustri e la presenza di titoli che a detta di molti forse non lo avrebbero meritato.
A dominare i pronostici è stata la coppia Microsoft/Bethesda, con ben 11 nomination (9 solo per Deathloop), seguite da Sony (11 totali, 6 per Ratchet & Clank: Rift Apart), Square Enix ed Electronic Arts (10 di cui 5 per It Takes Two e 4 per i Guardiani della Galassia), Capcom e Nintendo (7), Annapurna/Riot/Devolver/Sega-Atlus e Ubisoft (5) e il trittico Bandai Namco/Ember Lab/Valve (3).
A farla da padrone nelle discussioni social è stata ovviamente la categoria regina, quella del Gioco dell'Anno. Ci arriveremo ma prima diamo un'occhiata alla lista delle nomination più attese:
Se nelle categorie dei singoli generi non si notano assenze di particolare rilievo, ma ci torneremo comunque a breve per toglierci qualche sassolino, è nei premi speciali che le nomination non convincono del tutto. Non mancano anche le sorprese positive, sia chiaro: siamo felicissimi ad esempio di vedere Loop Hero testa a testa con Death's Door nella categoria Indie, o di ammirare l'ispiratissimo The Artful Escape nel pokerissimo dei titoli di debutto indipendenti.
Al tempo stesso ci sarebbe piaciuto vedere in una di queste due categorie titoli emozionanti come il recente Lake (giocatelo!), Chicory: A Colorful Tale, il suggestivo Ender Lilies: Quietus of the Knights, il divertente Greak: Memories of Azur e il peculiare Unpacking, ma non si può avere tutto.
Siamo rimasti sorpresi anche di non vedere inclusi giochi del calibro di Dying Light 2 e S.T.A.L-K.E.R. 2 nella categoria dei titoli più attesi, nella quale è stato invece inserito uno Starfield che (tocchiamo ferro) è a nostro parere a forte rischio rinvio.
Torniamo per un attimo alle nomination per genere. Scorrendo la lunga lista dei titoli usciti quest'anno sorprende vedere l'inserimento con giusto un pelo di ritardo del contestatissimo Cyberpunk 2077. Che dire poi di Hitman 3? Va bene che si tratta di un gioco stealth, ma farlo sparire da una categoria che include Chivalry 2 e Back 4 Blood (i belli, per carità, però...) non ci è sembrata una grandissima scelta.
Discorso praticamente identico per Lost Judgment: secondo voi non avrebbe meritato un posticino tra i migliori Action-Adventure? Takayuki Yagami avrebbe qualcosa da dire a tal proposito. E Ghosts 'n Goblins Resurrection? Ci abbiamo sudato sopra per ore, imprecando come raramente ci era successo in passato... vederlo inserito almeno in una categoria minore si poteva, si doveva! Ma è pur vero che i posti in queste graduatorie sono sempre limitati...
E veniamo a lui, il premio per il Gioco dell'Anno. Da due giorni non si parla d'altro e i dibattiti tra appassionati superano di gran lunga la ferocia di quelli visti nel vecchio Processo del Lunedì. Saranno Deathloop, It Takes Two, Metroid Dread, Psychonauts 2, Ratchet & Clank: Rift Apart e Resident Evil Village a contenderselo... ma le liti su web non riguardano tanto i giochi inclusi nella categoria, quanto quelli che ne sono rimasti fuori.
Sono in molti a sperare nella vittoria di uno dei due "underdog" firmati Josef Fares e Tim Schafer, ma ancora di più sono quelli che si chiedono perché capolavori come Returnal e il recentissimo Forza Horizon 5 siano stati ignorati. L'adrenalinico shooter di Housemarquee è in lizza come miglior gioco d'azione, audio design e game direction, tre categorie importanti che in teoria sarebbero dovute bastare per additarlo tra i favoriti alla vittoria (tanto per dire, Metroid Dread è nominato "solo" come potenziale miglior Action/Adventure). Non vederlo neanche tra i finalisti è una dolorosissima stilettata al cuore.
Il mostruoso racing simcade di Playground Games, dal canto suo, è stato nominato nella sua categoria specifica, in quella per l'audio design e infine in quella per l'accessibilità... ma, cosa ancora più importante, è unanimemente riconosciuto come uno dei migliori giochi di corse di sempre. Su questo potremmo discutere fino alle nomination del 2022 ma una cosa è certa: è dannatamente divertente e tecnicamente è uno dei titoli che fanno realmente percepire come sarà la "nuova generazione di videogiochi" quando si smetterà di parlare di giochi cross-gen.
Nella categoria regina noi avremmo incluso un altro titolo considerato di nicchia ma che ha fatto slogare molte mascelle negli ultimi mesi: Microsoft Flight Simulator. Meritava perché è stato capace di sdoganare su scala più ampia il genere dei simulatori di volo, perché dietro di esso c'è un lavoro MOSTRUOSO del team di sviluppo e perché, fino a qualche anno, fa mai avremmo pensato di poter vivere un'esperienza di questo tipo anche su console. Altri titoli papabili potevano essere Age of Empires IV e sicuramente Monster Hunter Rise, ma entrambi si sono dovuti accontentare di nomination "secondarie".
Le discussioni sono destinate a protrarsi fino alla notte dei The Game Awards e probabilmente riprenderanno vigore subito dopo, quando finalmente si conosceranno i vincitori con gli inevitabili e ormai tradizionali strascichi polemici. Per far salire ancor di più l'hype il buon Geoff ha già confermato la presenza di 40/50 giochi nel corso dell'evento, dieci dei quali in anteprima assoluta e indirizzati alle console new-gen.
Ancora tutta da confermare invece la line-up di artisti e personalità che si alterneranno sul palco. Appuntamento quindi alla notte tra il 9 e il 10 dicembre, a partire dalle 2:00 italiane in diretta dal Microsoft Theater di Los Angeles, per un evento che promette di chiudere l'anno con i fuochi d'artificio.