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The Incredible Adventures of Van Helsing III - recensione

La saga volge al termine: è la volta buona per un picco qualitativo?

Non tutti I videogiochi che arrivano sul mercato hanno l'ambizione, più o meno legittima, di scalare le classifiche dei generi di appartenenza; alcuni si accontentano di rappresentare valide alternative ai blockbuster, magari innovando in aree viste come secondarie dai giocatori di quel particolare genere.

Pare essere proprio questa la strategia di base degli sviluppatori della serie The Incredible Adventures of Van Helsing, i Neocore Games. Con un occhio alla narrativa dal sapore folkloristico e un altro a un gameplay che rispetti i paletti degli RPG Dungeon Crawler classici, il team di sviluppo ungherese ha creato una serie che, seppur mai sopra un livello qualitativo medio, ha saputo distinguersi come alternativa a prezzo limitato rispetto ad altri rappresentanti più blasonati (le serie Diablo e Torchlight su tutti).

Questo terzo (e presumibilmente ultimo) episodio della serie riprende il filo narrativo dei titoli precedenti e ripropone un gameplay solo in parte ritoccato e confezionato nel consueto tema steampunk gotico. Ritorna, ovviamente, il protagonista ma anche la misteriosa sidekick fantasmatica Katarina; e riprende anche il viaggio per salvare Borgovia, questa volta dai piani di Prisoner Seven che, da alleato delle precedenti puntate, diventa ora l'ultima, tremenda nemesi di Van Helsing... roba che il Professor Fulmigati, il cattivo del titolo originale, era acqua fresca al confronto...

Il level design e i mostri sono i protagonisti indiscussi dell'esperienza offerta da The Incredible Adventures of Van Helsing III.

Il gameplay di The Incredible Adventures of Van Helsing 3 è quello classico dei dungeon crawler ma questa volta sono presenti sei classi di personaggi tra cui scegliere, cosa che annacqua un po' la personalità del protagonista ma che offre anche nuove modalità di gioco. Se il Bounty Hunter è il classico personaggio ranged dotato di (molto soddisfacenti) armi da fuoco, sono state aggiunte altre classi decisamente più spettacolari.

Il Phlogistoneer, ad esempio, è una sorta di mech steampunk armato di missili e lanciafiamme, mentre l'Umbralist è un assassino in grado di teletrasportarsi e utilizzare magie devastanti; c'è anche spazio per classi più tradizionali come il Constructor (l'ingegnere che costruisce torrette) e il Protector (ottimo nel melee e nel crowd control).

Purtroppo, al di là del gameplay variegato garantito da queste classi, segnaliamo due problemi non da poco. Innanzitutto il level cap è ora posizionato a trenta (al contrario del sessanta precedente) e l'interfaccia di gestione degli upgrade di skill e abilità risulta confusa e mal realizzata dal punto di vista della user experience. Di più, questo difetto riguarda un po' tutti i pannelli di controllo del gioco che, lo capirete dopo qualche ora di gioco, è molto più semplice da gestire di quanto non faccia credere la pessima UI.

La base privata di Van Helsing nasconde diverse attività e segreti tutti da scoprire.

Anche il tutorial risulta inadatto a convogliare la complessità dell'interfaccia, limitandosi a indicare i pulsanti da premere senza spiegare il funzionamento delle varie meccaniche. Così le prime ore di gioco saranno inevitabilmente compromesse da un progredire delle vostre stat (molto veloce, perfino troppo) a cui non corrisponderà una comprensione di quello che è possibile fare nei vari menu interni.

Il level design del gioco è invece ottimo. Gli scenari sono sufficientemente variegati, i nemici spettacolari e dotati di capacità diverse e i livelli nascondono spesso sorprese e altri elementi interessanti (evitiamo gli spoiler) che rendono l'esplorazione dell'universo di gioco un piacere. Spesso poi la realizzazione grafica degli scenari fa fare un balzo in avanti all'intera esperienza, offrendo panorami mozzafiato e in generale un fantastico mix tra realizzazione tecnica e personalità.

I valori di produzioni sono quindi alti ma non solo nella realizzazione grafica, anche nella musica -perfetta nel suo carattere folk - e soprattutto nel parlato realizzato da doppiatori professionisti dotati di accenti variegati e mai forzati. Rimane infine il consueto tocco umoristico della serie, sempre molto attenta a non prendersi troppo sul serio.

Sei nuove classi tutte da provare: il Phlogistoneer è decisamente il personaggio più interessante e spettacolare

Oltre ai livelli di gioco veri e propri, come nella puntata precedente, potete accedere a una sorta di quartier generale di Van Helsing in cui è possibile accedere ai consueti servizi accessori di acquisto equipaggiamento, progressioni di livello, sblocco di abilità varie ma anche gestire missioni Tower Defense da remoto e altri mini giochi assortiti.

Purtroppo non è invece presente la modalità Endless Story della puntata precedente, cosa che limita di molto l'appetibilità di una seconda campagna. Inoltre, rispetto alla puntata precedente, il contenuto di questa parte del gioco risulta stranamente involuto: meno cose da fare e meno varie... e anche mal illustrate dalla già accennata pessima interfaccia.

Ma i difetti principali del titolo risiedono nella limitata profondità della progressione dei personaggi; il cap level basso e gli skill tree curiosamente limitati e poco soddisfacenti impediscono a TIAVH3 di raggiungere l'eccellenza e rappresentare il climax della serie. Tuttavia il gameplay rimane divertente; solo, nel momento in cui si vorrebbe qualcosa di nuovo, la progressione dei personaggi non riesce a garantirla. C'è il caso che quando questo problema si presenta ci si trovi comunque ormai molto prossimi alla fine dell'avventura (che non dovrebbe prendervi più di dieci ore in totale).

Quando il gameplay è molto più semplice rispetto all'interfaccia di progressione del proprio personaggio è chiaro che si sono fatti degli errori in fase di progettazione della user experience.

Il multiplayer può essere una valida ragione (probabilmente l'unica) per una seconda sessione, visto che è disponibile un'ottima modalità cooperativa nella quale il gioco ottiene un ulteriore livello di profondità nel combinarsi delle caratteristiche dei vari personaggi utilizzati. Nei menù abbiamo notato anche una modalità PVP che però non era disponibile nel momento in cui è stata realizzata questa recensione.

In definitiva The Incredible Adventures of Van Helsing III è un buon titolo in generale e un RPG dungeon crawler competente e ricco di valori; purtroppo alcune decisioni discutibili e, probabilmente, un budget ridotto, hanno spinto il team di sviluppo in una direzione limitativa per alcune caratteristiche chiave. La saga si chiude quindi sullo stesso livello qualitativo con cui era iniziata, buono ma senza far gridare al miracolo.

7 / 10