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The King of Fighters XII

C'era una volta il rivale di Street Fighter...

Quando ho saputo che SNK Playmore avrebbe realizzato un nuovo capitolo do The King of Fighters, completamente ridisegnato e finalmente in alta risoluzione, ammetto di essermi emozionato come poche altre volte. Per mesi ho immaginato come la serie sarebbe potuta crescere, ma ora che sono riuscito finalmente a mettere le mani su una versione completa del gioco per PlayStation 3, tutto il mio entusiasmo si è spento.

Dopo un'attenta analisi The King of Fighters XII si è rivelato una delusione sotto quasi ogni punto di vista, un terribile passo indietro per una serie che per anni ha lottato ad armi pari con Street Fighter nelle sale giochi di tutto il mondo. Appena inserito il disco nella console e superata la breve introduzione si rimane spiazzati di fronte al menu delle modalità, che non solo appare spoglio e poco curato, ma non contiene l'immancabile Story Mode.

Scordatevi di scegliere questo o quel team per seguirne la storia. Tutto ciò che vi è permesso di fare in questa nuova incarnazione della saga è affrontare il più velocemente possibile una serie di incontri, in una piatta modalità Time Attack. Certo, si potrebbe pensare che i programmatori abbiano deciso appositamente di tralasciare le rifiniture per concentrarsi sul gameplay e sul sistema di combattimento, ma sfortunatamente anche da questo punto di vista la situazione non è delle migliori.

Dimenticate l'orgia visiva di BlazBlue. In KoFXII la risoluzione dei personaggi è inferiore a quella delle arene, creando un effetto visivo poco gradevole.

Con le prime partite ci si avvicina timidamente alle novità introdotte dai programmatori, cercando di integrarle alle vecchie dinamiche di gioco. Il Guard Attack, una versione più snella del Focus System di Street Fighter IV, si rivela subito un'aggiunta interessante, anche se tende a punire i giocatori più offensivi andando a intaccare un sistema di combattimento raffinato e bilanciato in anni di modifiche e accorgimenti.

Basta premere il tasto con il giusto tempismo per parare un attacco avversario e contrattaccare automaticamente, creando non poca frustrazione nei confronti di chi vede i propri sforzi annullati con troppa semplicità. L'altra nuova tecnica da sfruttare durante gli scontri è chiamata Critical Counter, ma bastano davvero pochi match per rendersi conto di quanto questa possa nuocere al gameplay.

In sostanza dopo aver caricato l'apposita barra (subendo e portando a segno attacchi di vario genere) è possibile rilasciare una devastante combo personalizzata che, se sfruttata a dovere, può macinare più di metà dell'energia dell'avversario. Visto che la Critical Counter deve necessariamente essere usata entro pochi secondi dal riempimento della barra, i ritmi di ogni round vengono profondamente segnati dalla disponibilità di questa tecnica.

Consideriamo The King of Fighters XII un nuovo inizio per la serie. Se con i prossimi capitoli i programmatori correggeranno i difetti che abbiamo evidenziato, ci troveremo fra le mani qualcosa di eccezionale.

Per evitare di subire una marea di danni in un batter d'occhio, infatti, ogni volta che la Critical Couter è disponibile l'avversario assume automaticamente un atteggiamento più cauto, rallentando tremendamente i ritmi dei duelli. Come se i problemi di gameplay non bastassero, a rovinare The King of Fighters XII intervengono una pessima modalità online e una fastidiosa incompletezza di fondo. Se da una parte i numerosi problemi delle partite online (disconnessioni, lag, errori di sincronizzazione e impossibilità di vedere immediatamente la qualità della connessione dell'avversario) potrebbero essere risolti a breve con una patch su cui i programmi stanno attualmente lavorando, il fatto che la SNK Playmore ci stia praticamente vendendo una beta a prezzo pieno è un oltraggio che non può essere perdonato.

I personaggi non sono stati bilanciati a dovere e in alcuni casi hanno pochissime mosse speciali e una sola super (a differenza di altri chiaramente più completi). Lo stesso accade con le animazioni, curate all'inverosimile per alcuni lottatori e palesemente tirate via per altri. In tutto ciò sono presenti appena sei arene e mancano perfino il boss finale e le provocazioni!

Con una simile mole di difetti e problemi, The King of Fighters XII merita di essere lasciato sugli scaffali dei negozi, a maggior ragione se siete da sempre appassionati della serie. L'unica speranza è che tra patch e contenuti scaricabili (nuove arene e personaggi, possibilmente) il pacchetto migliori, raggiungendo almeno la sufficienza.

5 / 10