The Last of Us: Part II - tutto quello che sappiamo
Il punto della situazione sulle nuove avventure di Joel ed Ellie.
Se si guarda ai prossimi anni dell'industria videoludica i progetti che al di là dei gusti attirano il grosso dell'attenzione del grande pubblico sono piuttosto evidenti. Il gioco di cui vi parliamo in questa sorta di speciale, merita un posto di rilievo in questo ambito gruppo per svariati motivi: è un'esclusiva PS4 (la console che a livello di numeri sta dominando il mercato), è il sequel di uno dei progetti più acclamati della storia dei videogiochi ed è la nuova opera di una software house che risiede nell'olimpo dei migliori team al mondo da ormai diversi anni.
The Last of Us: Part II è tutto questo e molto altro. Un gioco che ha attirato e continua ad attirare discussioni, teorie e curiosità e che ogni singola volta in cui torna a mostrarsi raccoglie l'attenzione di milioni di appassionati. Un titolo da cui ci si aspetta molto e che viene tenuto d'occhio da una schiera di fan che sono in attesa di poter rispondere a una domanda inevitabile: Naughty Dog saprà ancora una volta alzare l'asticella della qualità confezionando un capolavoro degno, se non addirittura migliore, della prima avventura di Joel ed Ellie?
Scopriamo insieme tutti i dettagli ufficiali e le indiscrezioni che ruotano intorno a The Last of Us: Part II.
E3 2018: le ultime novità da Los Angeles
L'E3 2018 è stata l'occasione giusta per dare un'occhiata da vicino a un nuovo fantastico trailer gameplay di The Last of Us: Part II e per scoprire qualche nuovo dettaglio del gameplay e del mondo di gioco. Ecco le ultimissime novità riguardanti il titolo Naughty Dog.
Data di uscita
A livello di data di uscita si continua a brancolare nel buio per quanto riguarda informazioni ufficiali. Secondo gli sviluppatori di Days Gone, titolo che è spesso stato accostato al secondo capitolo di The Last of Us, hanno affermato che le nuove avventure di Ellie e Joel verranno pubblicate dopo il loro gioco e quindi dopo il 22 febbraio 2019. Questo nonostante alcuni retailer australiani, e l'analista Michael Pachter che invece credono in un'uscita a sorpresa già nel 2018.
Per ora non sappiamo nulla di certo ma fine 2019 o prima metà del 2020 sembrano le ipotesi più credibili.
Trailer
Uno dei momenti salienti dell'intera conferenza PlayStation, se non proprio il più importante, è stato quello del trailer gameplay di The Last of Us: Part II, un video che unisce scene brutali di gameplay e scene narrative davvero molto interessanti.
Si tratta di un trailer che ha anche fatto discutere parecchio. David Anfossi, head di Eidos Montreal, ha infatti espresso degli evidenti dubbi sulla veridicità delle scene mostrate con un a dir poco esplicito "fake", salvo poi fare dietrofront chiedendo scusa e giustificandosi sottolineando di non essere di madre lingua inglese. Non proprio una figura da incorniciare, diciamo così.
Il trailer è stato analizzato in dettaglio da Dan Lowe, Senior Tech Animator di Motive Studios che ha cercato di fare luce sulle tecniche utilizzate da Naughty Dog, soprattutto a livello di animazioni. Ma in questo dibattito cosa ha affermato il director del progetto, Neil Druckmann? La figura chiave della software house californiana ha sottolineato che, per quanto la demo sia stata coreografata, tutti i sistemi mostrati erano assolutamente veri e presenti nel gioco. Nulla di fake quindi.
Storia
Le informazioni sulla trama sono ancora decisamente poche e frammentate. Il trailer mostra una Ellie che ormai vive in una comunità che si lascia andare anche a momenti di pura convivialità e festa e a quanto pare ha anche un interesse amoroso. Joel è ancora vivo (almeno nella scena "calma" del trailer) e tiene particolarmente alla giovane ragazza comportandosi sostanzialmente come un padre in apprensione. Poi come sappiamo il trailer si sposta a una situazione decisamente molto diversa.
Non sappiamo se sia successo qualcosa di particolarmente grave ma Ellie pare davvero infuriata. Forse tutto verrà spiegato dalla struttura narrativa, una struttura che potrebbe snodarsi attraverso dei salti temporali. In questo caso a fare le spese della brutalità della giovane è uno sparuto gruppo di Seraphites. Si tratta di una fazione di fanatici, un culto religioso formato da persone che concentrano la propria vita attorno alla fede e alla spiritualità. Sono inoltre caratterizzati da una certa avversione verso gli estranei ed è interessante il fatto che chiamino Ellie con l'appellativo di "wolf", lupo.
Gameplay
Cosa dire del gameplay mostrato in occasione dell'evento losangelino? Innanzitutto una domanda sorge spontanea: dove sono gli infetti? Dove sono i clicker? Che siano in qualche modo stati contenuti o che si siano evoluti in qualcosa di completamente diverso? Su questo punto ci aspettiamo delle sorprese da Naughty Dog ovviamente, magari con mostruosità dai comportamenti inediti.
Per quello che abbiamo visto il gameplay di questo sequel non è di certo cambiato radicalmente e non ci troviamo di fronte a una rivoluzione ma a un miglioramento evidente decisamente sì. Ciò che salta immediatamente all'occhio è un notevole miglioramento della complessità nelle interazioni con il mondo di gioco, con Ellie (che sarà l'unico personaggio giocabile) in grado di nascondersi sotto alle auto e di stringersi all'interno di passaggi molto stretti per cercare di cogliere di sorpresa i nemici. Nemici che a quanto pare potranno contare su una IA molto più complessa e che interagiranno tra loro in modi per certi versi innovativi. Per esempio si chiameranno tra di loro per nome e l'allerta si diffonderà progressivamente da un personaggio all'altro, non saranno immediatamente tutti allertati.
L'arco e il crafting fanno il loro ritorno mentre a livello di comandi c'è spazio per una piccola grande rivoluzione: un pulsante per la schivata che sarà fondamentale per gli scontri a distanza ravvicinata e un pulsante per abbassarsi, cruciale per i momenti più stealth. Fasi stealth che si caratterizzeranno anche per la presenza di un indicatore, una sorta di cerchio che si allarga o stringe in base al nostro livello di visibilità. Ciò che è interessante è il fatto che non saremo mai completamente nascosti ma più il cerchio dell'indicatore sarà piccolo più i nemici dovranno essere vicini per scovarci. Un sistema molto più complesso che, in attesa di ulteriori informazioni, dimostra come i cagnacci non si siano di certo adagiati sugli allori di un primo capitolo lodato e amato da critica e pubblico.
Quando esce The Last of Us: Part II?
Già in questa prima sezione si tocca un argomento piuttosto "scottante". Qual è la data d'uscita di The Last of Us: Part II? Per il momento la risposta a questa domanda è un autentico mistero e non ci sono indicazioni ufficiali da parte di Sony o Naughty Dog.
Pare chiaro come l'attesa sarà ancora piuttosto lunga, soprattutto considerando che il lancio di Uncharted: L'Eredità Perduta è avvenuto solo a fine agosto 2017 e che quindi Naughty Dog si concentra esclusivamente su The Last of Us: Part II da circa 4-5 mesi. Viste le importanti dimensioni della software house, lo sviluppo è indubbiamente iniziato molto prima ma come sottolineato da un interessante rumor e dalle parole del creative director, Neil Druckmann, l'uscita nel 2018 dovrebbe essere assolutamente fuori discussione.
Druckmann ha dichiarato nel corso di un podcast: "Abbiamo ottenuto questa parte di cinque minuti (il secondo trailer), ora come la trasformi in decine di ore di esperienza che abbia un aspetto simile e dia una sensazione viscerale e di quella intensità? Le persone non vedono che il resto del gioco, a diversi stadi, è una confusione incompleta". Con il 2018 apparentemente fuori discussione possiamo sperare nel 2019?
Gustavo Santaolalla, compositore che si era già occupato delle musiche del primo The Last of Us, aveva indicato il 2019 come obiettivo per la fine dei lavori della software house, sottolineando come fosse al lavoro sul gioco da circa un anno e che, per progetti di questo tipo, dovrebbero essere necessari quanto meno due anni.
Insomma, l'impressione è piuttosto chiara: questo gioco potrebbe costituire una sorta di canto del cigno di PS4 esattamente come il primo The Last of Us lo fu per PS3. Un lancio nel 2018 pare decisamente improbabile se non impossibile e la fine del 2019 o la prima metà del 2020, magari a giugno come successo per il gioco originale, sembrano le ipotesi più plausibili e credibili.
I trailer di The Last of Us: Part II
Un aspetto che sta facendo storcere il naso a parecchi utenti è l'assoluta mancanza di un video gameplay che ci permetta di vedere in movimento Joel o Ellie. In circa un anno dall'annuncio ufficiale avvenuto alla PlayStation Experience 2016, The Last of Us: Part II si è mostrato in due sole occasioni: l'annuncio stesso e un secondo trailer durante la Paris Games Week di fine ottobre 2017.
In entrambi i casi si è trattato "solamente" di due trailer senza scene di gameplay. Il trailer di annuncio della PlayStation Experience del 2016 ha per protagonisti Ellie e Joel:
Il secondo, quello della Paris Games Week 2017, ci mostra dei personaggi inediti e forse anche un momento precedente alla storia dei due protagonisti:
Tra i tanti interrogativi, ciò che sappiamo con certezza è il fatto che entrambi i filmati hanno suscitato parecchio scalpore e curiosità dando vita a discussioni sulla trama e a diverse teorie interessanti puntando anche la luce dei riflettori su un tono definito da alcuni come troppo crudo e violento. Sony rispose alla controversia con un misto di fermezza e serenità attraverso le parole di Jim Ryan. In breve? La classica e incredibilmente inutile polemica contro i videogiochi e la loro presunta violenza eccessiva.
Quale sarà la trama di The Last of Us: Part II?
È questo l'ambito dove le indiscrezioni e le teorie si sprecano. Un aspetto su cui possiamo essere sostanzialmente certi, con tanto di conferme in più di un'occasione, è il tono generale che caratterizzerà il gioco, con una Ellie che pare decisamente arrabbiata e in cerca di vendetta a causa di un evento non meglio precisato.
Un gioco cupo e violento che ha spinto lo stesso Druckmann a difendere il proprio lavoro dalle critiche (piuttosto ridicole) che hanno colpito soprattutto il secondo trailer. Il ritorno in questo particolare mondo di gioco non sarà, com'era facilmente prevedibile, una passeggiata di piacere ma conterrà delle sezioni molto tristi che potrebbero sfociare in diverse situazioni non apprezzate da tutti i fan. Il creative director ha affermato che il team sta facendo qualcosa di "innovativo" nel modo in cui sta raccontando la storia, un'innovazione di cui però non sarà in grado di parlare prima del lancio del gioco. Druckmann ha aggiunto che ci saranno fan del primo capitolo a cui non piacerà il secondo, un fatto con cui dovrà inevitabilmente scendere a patti. Tutto ciò che gli sviluppatori possono fare (secondo il creative director) è essere fedeli a se stessi e continuare a fare ciò in cui credono ponendo l'odio come tema principale del gioco. Queste le parole di Druckmann:
"Abbiamo pensato davvero molto a questo progetto. So che molte persone non vedono l'ora di rivisitare questi personaggi e di rivivere ciò che quel finale ha significato. Dovete capire che nessuno ama questi personaggi più di noi e che non svilupperemmo questo gioco se non sentissimo di possedere l'idea giusta.
"Crediamo davvero molto in questo progetto. Ho pensato a moltissime idee che proponessero personaggi diversi ma non mi sono mai sembrate giuste. The Last of Us riguarda questi protagonisti in particolare. Questa Parte 2 è una storia complementare al primo gioco e insieme racconteranno una vicenda molto più ampia. Tutto ciò che chiedo ai fan del primo titolo è di riporre un po' di fiducia in noi, state certi che renderemo giustizia a Joel ed Ellie.
"Se il primo gioco era incentrato sull'amore tra questi due personaggi, questa storia è l'opposto. È incentrata sull'odio, questa volta visto attraverso gli occhi di Ellie. Il primo gioco ti permetteva di controllare Joel, questo Ellie. È tutto ciò che ho intenzione di dire al momento".
Le possibilità che la storia di questa parte 2 non abbia un lieto fine sono decisamente concrete anche perché nessun personaggio è al sicuro, neanche i protagonisti. Nonostante l'assenza del game director del primo The Last of Us, Bruce Straley, non ci saranno quindi particolari cambi di registro e i toni maturi e spesso crudi saranno ancora dei cardini irrinunciabili dell'esperienza di gioco. A sostituire Straley come spalla di Druckmann ci sarà comunque un nome di indubbio talento: Halley Gross. Si tratta di una sceneggiatrice che tra gli ultimi lavori si è occupata della sceneggiatura di alcuni episodi di Westworld come "L'antagonista" e "L'inganno" e ha ricoperto il ruolo di story editor per "Il labirinto" e "Il randagio". Una professionista associata a una delle migliori serie TV degli ultimi anni, sicuramente una new entry importante per Naughty Dog.
Tornando al gioco, la presenza della fazione delle Luci sembra scontata ed è stata confermata dal primo trailer con un simbolo evidentemente disegnato su un cartello stradale. Considerando il finale del primo The Last of Us, la possibilità che questa fazione stia dando la caccia a Joel ed Ellie pare decisamente concreta ma dato che il gioco è ambientato diversi anni dopo l'originale, la situazione potrebbe essere cambiata radicalmente.
Discorso simile anche per il rapporto tra i due protagonisti e in questo caso le domande si moltiplicano: Joel ed Ellie continuano ad avere una sorta di rapporto padre/figlia? I due si sono confrontati discutendo di ciò che è successo nel finale di The Last of Us? Il loro rapporto è degenerato o degenererà nel corso di The Last of Us Part: II? Joel è vivo?
Joel è vivo? Si avete capito bene. Tra le tante teorie che affollano la rete, una di queste considera Joel come una sorta di voce della coscienza di Ellie, una Ellie che potrebbe essere in cerca di vendetta proprio per l'uccisione dell'uomo, magari da parte delle Luci. L'ipotesi è che Joel muoia ad inizio gioco o comunque poco dopo e che questo fatto sconvolgerà Ellie spingendola a compiere azioni estremamente crude e violente nei confronti dei responsabili. La teoria è indubbiamente interessante e potrebbe effettivamente essere presente in qualche modo all'interno della sceneggiatura realizzata da Neil Druckmann e Halley Gross. Il fatto che si basi sul primo trailer e che le scene di quest'ultimo non facciano parte del gioco finale, potrebbe negare le ipotesi di molti fan ma uno sviluppo di questo tipo non rimane da escludere.
Tra le altre teorie più interessanti ne troviamo una che rivelerebbe Seattle come possibile setting principale e un'altra che si basa interamente su quanto mostrato nel secondo trailer, un filmato che mostra dei personaggi completamente inediti e che potrebbe essere ambientato nel passato rispetto alla storia di Ellie e Joel. Yara, Lev, Emily e una donna misteriosa interpretata da Laura Bailey. Chi sono e qual è il loro ruolo nella trama preparata dagli sviluppatori? La donna misteriosa potrebbe essere nientepopodimeno che la madre di Ellie, una semplice ipotesi che è stata alimentata dai fan e che potrebbe delineare un gioco che si sviluppa almeno in parte su due piani temporali, narrando anche la storia dietro alla nascita, o perché no al concepimento, di Ellie.
Tanta carne al fuoco ma, come spesso accade per produzioni così ambiziose e attese, le spiegazioni latitano e l'hype e la curiosità di molti fan cresce a dismisura a ogni nuovo, piccolo dettaglio condiviso da Sony e da Naughty Dog.
Come sarà il gameplay di The Last of Us: Part II?
Se sulla trama l'immaginazione dei fan e degli addetti ai lavori corre selvaggia, sul gameplay le supposizioni latitano. Fondamentalmente molto dipenderà dal setting e da ciò che circonda Joel ed Ellie. In base alla situazione complessiva del mondo di gioco potrebbe variare anche il gameplay, magari favorendo una serie di meccaniche maggiormente survival e stealth o improntate su un approccio molto più action.
Per farci un'idea di questo particolare aspetto di The Last of Us: Part II non possiamo che guardare al primo capitolo. Un action in terza persona che si divide tra sparatorie, stealth ed elementi survival e che dovrebbe ancora fondarsi su questi pilastri fondamentali. Sarà sicuramente interessante scoprire a che punto si trova l'umanità e soprattutto l'infezione che ha colpito il mondo di gioco. Ci saranno nuove fazioni o magari un maggiore controllo centrale con una sorta di governo provvisorio solido? Potrebbe essere una situazione plausibile ma allo stesso tempo il Cordyceps potrebbe essersi diffuso ed evoluto ancora di più dando vita a mostruosità ancora più letali che richiederanno strategie completamente inedite per essere abbattute.
Altro aspetto da non sottovalutare sarà la grandezza delle aree che comporranno i vari momenti dell'avventura. Naughty Dog non seguirà di certo la strada degli open-world ma Uncharted 4: Fine di un Ladro ha mostrato come il team abbia iniziato a sperimentare con ambientazioni molto più ampie rispetto al passato, cercando allo stesso tempo di spingersi verso un'impostazione meno guidata e lineare. Possiamo aspettarci scenari più aperti anche nelle nuove avventure di Ellie e Joel? Sicuramente i rumor riguardanti la possibile presenza di sparatorie a cavallo sembrano indicare l'utilizzo di aree di più ampio respiro e il cavallo potrebbe ricoprire un ruolo simile alla jeep proposta in Uncharted 4 e Uncharted: L'Eredità Perduta.
Chiudiamo le considerazioni sul gameplay con un fatto centrale per questo aspetto: Ellie sarà la protagonista principale e per questo dovrebbe essere il personaggio giocabile utilizzato quanto meno per il grosso dell'avventura. Druckmann ha confermato che giocare come Ellie sarà diverso rispetto a quanto visto controllando Joel ma i dettagli di questa diversità rimangono un mistero. La ragazza è sicuramente più matura (19 anni) ma indubbiamente non possiede la forza bruta di un Joel che intanto starà inevitabilmente sentendo il peso degli anni, avendo ormai superato i 50.
Cosa vi aspettate da The Last of Us: Part II? Credete a qualche indiscrezioni espressa in questo articolo o siete convinti che Naughty Dog saprà stupire sia nell'aspetto narrativo che a livello di meccaniche di gioco? Siete felici dello sviluppo di questo sequel o avreste preferito che i "cagnacci" si fossero concentrati su una IP completamente inedita?