The Last of Us Part 2 - I consigli per iniziare al meglio l'avventura
Suggerimenti e consigli senza spoiler per vivere al meglio l'avventura di Ellie!
The Last of us Part 2 è finalmente dietro l'angolo, e in questi giorni tantissimi giocatori vestiranno finalmente i panni di Ellie nel più grande capolavoro di Naughty Dog.
Come da tradizione, abbiamo voluto inaugurare la nostra guida di The Last of Us Part 2 offrendovi tutti i suggerimenti, i trucchi e i consigli per iniziare al meglio l'avventura, rigorosamente senza spoiler. Si tratta di una selezione di cose che è meglio tenere a mente prima di premere il tasto start e buttarsi a capofitto negli splendidi panorami di Seattle.
Ecco tutto quello che c'è da sapere prima di avviare la vostra prima run nei fantastici confini di The Last of Us Part 2:
Il colore giallo non è il vostro unico alleato!
Chi ha giocato l'originale The Last of Us saprà benissimo che il colore giallo era utilizzato come elemento distintivo nel level design al fine di indicare la direzione giusta per avanzare (un po' come accade con il fuoco in Dark Souls). Questo particolare elemento, pur essendo meno presente nei confini del sequel, non è stato rimosso e vi fornirà ancora un grande aiuto. Inizialmente, le mappe di The Last of Us Part 2 possono spaventare per la loro dimensione nettamente più vasta rispetto al passato, ma basta guardarsi attorno con attenzione per trovare facilmente la soluzione ad ogni enigma. La risposta potrebbe essere spesso davanti ai vostri occhi, oppure sopra, oppure ancora sotto. Nella peggiore delle ipotesi, potete tranquillamente aspettare che siano proprio i personaggi a stufarsi e dirvi dove andare per proseguire.
Ciò che non è obbligatorio spesso nasconde sorprese. Esplorate!
L'originale The Last of Us è stato spesso criticato per la sua eccessiva linearità. Nel secondo episodio, invece, ci sono tonnellate di sezioni opzionali che è molto facile ignorare, ma che nascondono tantissime risorse molto preziose: manuali d'addestramento per ottenere nuove abilità, dialoghi ed eventi completamente opzionali, tanti collezionabili. Per scoprire le combinazioni delle casseforti, ad esempio, bisogna spesso deviare dal percorso principale, ma la maggior parte delle volte ne vale la pena. Giocando a livello di difficoltà standard, esplorare con attenzione è molto utile, e diventa indispensabile se si sceglie di affrontare l'avventura ai livelli più elevati. Anche gli accampamenti nemici meritano di essere visitati, perché nascondono un gran numero di munizioni e materiali di crafting di ogni genere.
Fazioni diverse, nemici diversi, pericoli diversi. Fate molta attenzione.
I nemici umani non sono tutti uguali, e soprattutto sono molto più svegli e aggressivi rispetto al passato. Sono diverse le fazioni che vi capiterà di incrociare nel corso dei pellegrinaggi: I Lupi si muovono spesso in coppia, a volte accompagnati da un cane, sono armati di tutto punto e tendono ad aggirare il giocatore mentre si trova in copertura utilizzando una tecnica di attacco a tenaglia. Come se non bastasse, quei maledetti hanno anche un ottima mira. I cani che li accompagnano sono molto pericolosi per tutti i giocatori che preferiscono l'approccio stealth: una volta fiutata la traccia non la molleranno più, a meno che riusciate a distrarli senza farvi vedere per poi allontanarvi il più rapidamente possibile.
Le Iene si muovono in gruppi molto più numerosi, ma tendono a dividersi e disperdersi in giro per la mappa. Comunicano fra i loro ranghi utilizzando un sistema di fischi, quindi è molto difficile capire come scelgano di muoversi una volta che avranno avvistato il vostro personaggio. Sono molto, molto silenziosi, addirittura utilizzano archi e frecce, senza contare che fanno affidamento persino sulle molotov. Ma non è finita qui: i loro combattenti corpo a corpo, come quello armato di martello che si è visto nel trailer, sono resistenti e decisamente pericolosi.
Sapendo tutte queste informazioni, tenendo in considerazione anche la mappa e le risorse a disposizione, è possibile decidere come eliminare le diverse minacce. Visto l'elevato tasso di coordinazione fra i gruppi di avversari è sempre preferibile osservare i loro movimenti di ronda da lontano, tentando di eliminarne silenziosamente il più possibile e solo in seguito iniziare a piazzare trappole o aprire il fuoco, in modo tale da rimandare il più possibile l'allarme.
Gli infetti, un'insalata capricciosa sempre più ricca. Ecco come affrontarli.
Le specie di infetti che incontrerete sono le stesse già conosciute in passato, ma in The Last of Us Part 2 Ellie può contare su un coltello che consente infiniti utilizzi, pertanto è possibile eliminare i clicker senza sprecare nessuna risorsa. Per quanto riguarda l'approccio agli infetti in generale, i runner hanno guadagnato parecchio in fatto di vista, mentre i clicker avranno un udito più acuto, saranno più brutti e più bastardi che in passato, ma la maggior parte delle volte una molotov è più che sufficiente per eliminarne un intero gruppo, dal momento che tendono a darsi fuoco a vicenda. Gli stalker, invece, possono contare su spazi più ampi rispetto al passato, di conseguenza sono diventati molto più pericolosi: non si possono individuare con l'istinto e bisogna prestare la massima attenzione a ogni suono e movimento. Oltre ai rari seppur pericolosi bloater, esistono anche gli shambler, una variante più veloce e meno corazzata che rilascia nubi corrosive. La soluzione migliore, come sempre, è sfruttare il fuoco o le trappole esplosive, ma spesso e volentieri conviene semplicemente girargli alla larga per evitare di sprecare risorse.
La pace non è (mai stata) un'opzione. La fuga invece sì!
Nonostante The Last of Us Part 2 offra tutti gli strumenti necessari per affrontare gli scontri, a volte non ne vale semplicemente la pena. Se si è a corto di risorse o a pochi passi da una via di fuga, effettuare una carneficina non ripaga mai lo sforzo. I nemici non droppano molte munizioni, anzi, e l'unico vantaggio che si ottiene eliminando tutti gli avversari è quello di poter esplorare con calma ogni angolo di una determinata area. Non si tratta di una scelta morale, più che altro di una decisione tattica che dipende dal modo in cui si vuole approcciare l'avventura. Le meccaniche stealth sono state migliorate notevolmente rispetto al passato, pertanto quello dell'approccio furtivo è un percorso molto accattivante. Affrontare i nemici caricandoli a testa bassa come nel primo The Last of Us non è più un'opzione valida: l'unico risultato sarà quello di morire crivellati di pallottole.
Non dimenticatevi le pillole! Raccogliete i materiali di potenziamento.
Integratori e pezzi di ricambio sono utili come non mai: Il funzionamento di questi oggetti è quasi uguale a quanto visto nel primo The Last of Us. Le abilità sono divise a seconda di “scuole” che si sbloccano man mano che si trovano i manuali sparsi per le mappe di gioco. I potenziamenti delle armi sono molto più realistici, vere e proprie modifiche che ne cambiano pesantemente anche l'aspetto estetico, e non semplici power-up. Ad esempio, non esistono più vari potenziamenti del caricatore: una volta effettuata la miglioria, si passerà ad altro. Ciò significa che le singole modifiche alle armi sono molto più impattanti che in passato, e insieme alle abilità possono cambiare radicalmente l'approccio alle fasi stealth e ai combattimenti. Infine, tenete a mente che bisogna scegliere con cura cosa potenziare, perché le risorse non sono sufficienti per sbloccare ogni singola abilità ed elemento dell'arsenale.
Due chiacchiere non fanno mai male
Esplorando le ampie mappe di The Last of Us Part 2 vi capiterà di imbattervi in qualche dialogo opzionale, che spesso e volentieri sono strettamente legati ai luoghi che state attraversando. Si tratta di conversazioni molto belle pensate per approfondire le relazioni fra i personaggi ed il loro background narrativo, pertanto saltarle sarebbe un vero peccato. Se aveste giocato l'ultimo capitolo di God of War, avrete senz'altro capito cosa intendiamo.
Celo, celo, manca. Collezionateli tutti!
Negli anfratti più celati delle mappe sono nascosti collezionabili di vario genere. Non si tratta di semplici oggetti: la semplice azione di trovarli potrebbe avviare un commento contestuale della protagonista, ma anche svelare consigli utili o interessanti informazioni sull'ambiente in cui vi trovate. Raccoglierli, come nell'originale The Last of Us, vi farà ottenere un punteggio da utilizzare per riscattare contenuti extra attraverso un apposito menù. Si tratta, ad esempio, dei bozzetti e delle concept art legate a ciascun capitolo, o ancora dei modelli 3D presenti nella galleria dei personaggi.
Sfruttate la mappa a vostro vantaggio!
Potete nascondervi sotto i camion per non farvi vedere, oppure scegliere un approccio più aggressivo, raggiungendo una posizione elevata rischiando di esser notati ma ottenendo in cambio un'eccellente visione d'insieme dell'area. Le mappe sono molto, molto varie, con tantissima verticalità e numerosi percorsi diversi per attraversarle. La cosa più importante è tenere gli occhi aperti e reagire prontamente ad ogni minaccia. Per fortuna, non mancheranno i mattoni, utilissimi da lanciare in testa a umani e infetti per stordirli e tentare la fuga.
Abbiate pazienza. ABBIATE PAZIENZA.
La componente narrativa di The Last of Us Part 2 è tanto semplice quanto unica nel suo genere, ed è costruita apposta per turbare, inorridire e infastidire il giocaotre. L'obiettivo degli autori di Naughty Dog era quello di scatenare riflessioni e, soprattutto, far provare alla persona che impugna il gamepad le stesse sensazioni dei personaggi presenti su schermo. Il nocstro consiglio è di non partire prevenuti e di attendere il giusto tempo prima che ogni elemento della storia si sviluppo. Prestate attenzione ai dettagli: vi aspetta un'esperienza indimenticabile.
Non dimenticate di divertirvi!
The Last of us Part 2 ha mille milioni di opzioni di accessibiltà: che abbiate difficoltà fisiche, o che troviate il gioco semplicemente troppo facile o troppo difficile, è possibile modulare l'esperienza a vostro piacimento per trovare l'equilibrio perfetto tra sfida, sfogo e intrattenimento. Pronti per iniziare il vostro viaggio? Vi auguriamo un grosso (per modo di dire) in bocca al lupo!
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