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The Last Story e Pandora's Tower - preview

La calda primavera dei GDR per Wii.

Mentre Modern Warfare 3, FIFA 12 e Skyrim riempivano le classifiche di vendita PS3 e Xbox 360 del periodo natalizio in Europa, su Wii i titoli più venduti erano Just Dance 3, Mario & Sonic ai Giochi Olimpici Londra 2012, Zumba Fitness, Zumba Fitness 2 e Mario Kart Wii.

Dando uno sguardo a questi dati salta subito all'occhio la netta differenza di target tra le due console HD e quella meno tecnologica, ma più originale, di casa Nintendo. Titoli come No More Heroes 2, Monster Hunter Tri e Sin and Punishment 2 sono riusciti a issarsi nella Top 5 per una settimana o due, ma hanno rappresentato l'eccezione piuttosto che la regola.

Qualche cosa però si sta muovendo all'orizzonte. Una coppia di GDR è infatti pronta a rinfrescare una line-up Wii che iniziava a puzzare di muffa.

Nintendo of Europe ci aveva già sorpresi qualche mese fa, quando decise di portare sugli scaffali europei lo splendido, ma purtroppo snobbato dai più, Xenoblade Chronicles. Ci si augura che i due titoli che arriveranno a breve non saranno accomunati dallo stesso destino.

Il segnale è piuttosto chiaro. Nintendo non vuole perdere contatto con il mondo dei "core gamer", in vista di un futuro che, in teoria, dovrebbe vederla più impegnata che mai nel cercare di fornire ai suoi fan giochi molto più vari e "maturi". La domanda a questo punto però è: The Last Story e Pandora's Tower ci ripagheranno dell'attesa?

The Last Story

In teoria il curriculum degli sviluppatori di questo gioco dovrebbe essere già di per sé una garanzia di qualità. Stiamo parlando dei ragazzi che ci hanno regalato Blue Dragon, ma soprattutto lo splendido Lost Odyssey. Al timone c'è poi sua maestà Hironobu Sakaguchi, ovvero colui che ha inventato la saga di GDR per eccellenza, Final Fantasy.

Elza e i suoi compagni possono essere riportati in vita per un massimo di cinque volte in ogni combattimento.

"The Last Story sarà un gioco di ruolo tutt'altro che convenzionale e punterà molto sull'azione piuttosto che sulla strategia"

The Last Story sarà un gioco di ruolo tutt'altro che convenzionale e punterà molto sull'azione piuttosto che sulla strategia. Ci attende una storia lunga e profonda, divisa in 43 capitoli, e per viverla dovremo vestire i panni di Elza, eroe tipico dei JRPG: rimasto orfano in tenerissima età, piuttosto che vivere un'adolescenza normale preferisce fare il mercenario insieme ad un gruppo di amici particolari almeno quanto lui... ovviamente pettinati e vestiti come solo i personaggi di questi giochi possono essere.

All'inizio del gioco il gruppo si ritrova all'interno di una grotta, infestata dai primi nemici che somigliano vagamente agli Uruk-hai del Signore degli Anelli. Questo primo dungeon servirà più che altro per apprendere le prime meccaniche di gioco, tutte piuttosto semplici a dire la verità. I combattimenti avvengono in tempo reale e man mano che si acquisisce esperienza si sbloccano nuove combo e possibilità di attacco.

Scoprirete presto che Elza possiede un'abilità chiamata "gathering", in grado di attirare l'attenzione di tutti i nemici presenti nelle vicinanze. Poco utile, direte voi. Neanche per sogno, visto che gli permette di portare via gli avversari dagli altri membri del gruppo, i quali guadagneranno prezioso tempo per organizzare gli attacchi successivi.

Gli scontri con i boss nascondono parecchie insidie, ma come al solito tutto diventa più semplice trovandone il punto debole.

Alcune delle magie presenti nel gioco sono piuttosto diverse dai soliti missili magici e muri di fuoco. Il sistema di utilizzo delle magie permette di posizionare delle aree di magia elementale, all'interno delle quali gli altri componenti del gruppo possono curarsi o attivare status speciali in grado di debilitare i nemici.

Come spesso accade in questi casi, spiegare il funzionamento di queste meccaniche di gameplay è sempre più difficile rispetto al viverle di persona, ma possiamo assicurarvi che almeno da questo punto di vista, The The Last Story sembra in grado di portare una ventata d'aria fresca al genere.

"Il sistema di combattimento è realmente nuovo, senza doversi sorbire liste di magie e pagine di attributi e abilità"

Avere a che fare con un sistema di combattimento che propone qualcosa di realmente nuovo, senza doversi sorbire interminabili liste di magie e decine di pagine di attributi e abilità è sicuramente una notizia che molti di noi accolgono con un sospiro di sollievo. Che ci crediate o no, The Last Story ha, per certi versi, molti più punti in comune con Gears of War piuttosto che con i GDR giapponesi più tradizionali. Il gioco offre anche scontri sotto copertura e distingue i colpi inferti al corpo e alla testa... cosa rarissima per i titoli di questo genere di stampo nipponico.

Nonostante abbia caratteristiche non comuni ad altri suoi simili, The Last Story mantiene comunque contatto con le sue radici da JRPG. Lo stile estetico scelto dal team di sviluppo è una via di mezzo tra il fantasy e il rinascimentale, mentre la storia che fa da sfondo al tutto mette insieme guerre, tradimenti e anche un pizzico di romanticismo.

Sarà un gioco comunque lineare, guidato molto dalla sua trama e dai suoi personaggi, ma non mancheranno side-quest e l'ormai (quasi) obbligatoria Battle Arena. Nella mappa troveremo una sola città, che farà da fulcro alle nostre avventure, senza villaggi esterni e cittadelle di provincia a fare da contorno.

L'innovazione proposta da The Last Story risiede altrove, principalmente nei suoi elementi multiplayer online che ci permetteranno di cooperare con altri giocatori per sconfiggere i boss o di sfidarli direttamente in accese sfide all'interno dell'arena. Saranno ovviamente elementi di contorno al gioco principale, che però possiedono un potenziale sufficiente a far elevare il gioco sopra la media.

Pandora's Tower

"Ganbarion, lo studio dietro a Pandora's Tower, è intenzionato a rivoluzionare completamente un genere "

The Last Story rappresenta il tentativo di creare qualcosa di differente da parte di un team specializzato in JRPG tradizionali, Pandora's Tower arriva da uno studio intenzionato a rivoluzionare completamente un genere.

Questa è Ceres e nonostante il nome... è astemia. Il suo problema, come potete vedere, è più che altro dermatologico.
Oltre che in battaglia, la catena può essere utilizzata anche per aprire porte e raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili.

Prima di questo gioco la Ganbarion aveva lavorato ad alcuni titoli su licenza, tra cui One Piece Grand Battle e l'eccellente Jump Super Stars per DS. L'esperienza di questo gruppo nei giochi di ruolo è decisamente limitata ma, da quanto si è visto, l'esordio potrebbe essere coronato da un ottimo successo.

Al centro della storia questa volta troveremo la sacerdotessa Ceres, alla quale è stata lanciata una maledizione che la sta lentamente trasformando in un mostro che non sfigurerebbe all'interno della serie Resident Evil. Per salvarla il suo fedele amico Ende dovrà vedersela con una sfida non da poco, ossia scalare 13 misteriose torri e scoprire i misteri che si celano dentro di esse.

Per farlo il protagonista ha a sua disposizione un'arma magica, la Orichalcum Chain, che può essere vista come un omaggio al famoso "hookshot" che Link ha utilizzato in parecchi capitoli della serie Zelda. Oltre che come strumento per raggiungere posti altrimenti inaccessibili, la catena sarà inoltre utile al nostro eroe per difendersi e spazzare via le creature che intralciano il suo cammino.

Al contrario di The Last Story, il cui gameplay può essere goduto al meglio tramite un Classic Controller, in Pandora's Tower è l'accoppiata Wiimote + Nunchuck a fornire la migliore opzione di controllo. Il sensore di movimento può essere utilizzato, proprio come nell'ultimo Zelda, per simulare il movimento dell'arma, mentre lo stick tornerà utile nel caso si abbia bisogno di colpi più precisi.

"I combattimenti sono intervallati da impegnative sezioni platform ma non mancheranno fasi di esplorazione"

I combattimenti sono intervallati da impegnative sezioni platform, che rappresenteranno la vera e propria ascesa alle torri che danno il titolo al gioco, ma non mancheranno neanche fasi di esplorazione e, ovviamente, boss che richiederanno quel pizzico di strategia in più a cui ormai siamo abituati.

Occasionalmente sarà necessario tornare alla "base" per cercare di rallentare il progredire della maledizione nel corpo di Ceres, e l'unico modo per farlo è darle in pasto i cuori dei nemici sconfitti in battaglia.

A cementare tutti gli elementi di gameplay del gioco troveremo un particolare sistema che gestisce appunto la relazione tra Ceres e Ende. In base a quante volte torneremo a trovarla e alle risposte che daremo durante i dialoghi, alcuni elementi del gioco cambieranno e anche il finale stesso della storia potrà prendere una direzione piuttosto che un'altra.

Un'idea molto intrigante, che potrebbe dare a questo solido action-GDR quella marcia in più per imporsi all'attenzione del pubblico. Anche per lui la sfida non sarà facile vista l'agguerrita concorrenza che arriverà nello stesso periodo, ma ci troviamo comunque di fronte ad un gioco che non potrà lasciare indifferenti.