The Last Tinker, un'avventura contro le giornate grigie - review
Se anche i colori cominciano a odiarsi...
The Last Tinker: City of Colors, ambientato nel mondo di Tinkerworld, ha come protagonista Koru, l'ultimo dei Tinker. E basta. Non ci vengono in mente molte premesse più blande di questa e di sicuro da queste prime righe non viene in mente un titolo immaginativo, che faccia della creatività il suo punto di forza.
Per fortuna il titolo di Mimimi Productions sorprende in più di un senso. The Last Tinker: City of Colors si configura come un action adventure decisamente classico, che sembra prendere spunto da vari titoli come Ape Escape, tanto per fare un parallelo.
La storia viene introdotta gradualmente, con i classici compiti secondari che permettono di familiarizzare coi comandi e con il Quartiere Periferico, l'unico in cui gli abitanti di Colortown non odiano ancora gli altri colori. Cittadini rossi, blu e verdi vivono infatti nei propri quartieri separati dagli altri, verso cui provano un'inspiegabile antipatia montata negli ultimi tempi nell'un tempo pacifico mondo di Tinkerworld.
L'evento "tragico" destinato a cambiare questo simpatico scenario fatto di carta e inchiostro non si fa attendere, e si materializza nella forma della Monocromia, che tenterà di far sparire i colori dal mondo. Le virgolette sulla natura dell'evento sono d'obbligo, perché l'atmosfera di The Last Tinker: City of Colors si mantiene sempre molto leggera.
"Koru si sposta alla maniera dei protagonisti di Assassin's Creed, superando automaticamente gli ostacoli"
Koru è un abile corridore che si sposta alla maniera dei protagonisti di Assassin's Creed, superando automaticamente gli ostacoli quando si tiene premuto un tasto. Il ragazzo-scimmia sa anche combattere molto bene ed è in grado di mettere a segno combo di discreta lunghezza senza troppa difficoltà.
Le fasi introduttive servono proprio a familiarizzare con queste meccaniche e con l'atmosfera generale di Tinkerworld, ma le particolarità di Koru (che poco più avanti scoprirà di essere l'ultimo Tinker, in possesso di particolari poteri) comprendono anche un animaletto parlante di nome Tap che lo accompagna e la possibilità d'interagire con un fungo gigante molto particolare.
Tap funge da fedele compagno di avventura che spiega la situazione e aiuta a capire dove andare, dirigendosi alla pressione di un tasto verso l'obiettivo del momento, lasciando dietro di sé una scia. La funzione torna particolarmente utile, visto che orientarsi nei vivaci quartieri di Tinkerworld non è sempre facile.
"Koru potrà contare sui poteri degli spiriti dei colori rosso, verde e blu, dotati di caratteristiche differenti"
Biggs, il fungo gigante menzionato poc'anzi, svolge diverse funzioni. Koru può richiamarlo fischiando e posizionarlo su alcuni tasti giganti da attivare. Le cose vengono complicate ulteriormente da alcune macchine che possono trasformare il compagno in un fungo più piccolo in grado di percorrere alcuni passaggi ed esplodere se colpito da un proiettile di colore, liberando così dei passaggi inaccessibili.
Lungo la sua avventura, Koru potrà contare sui poteri degli spiriti dei colori rosso, verde e blu, dotati di caratteristiche differenti. Il rosso, il primo che presterà la sua forza al ragazzo, si basa sulla rabbia e in generale sul potenziamento, mentre il verde ad esempio è in grado di far scappare i nemici mandandoli a schiantare su elementi pericolosi dello scenario.
L'azione è ulteriormente variata da spostamenti ad alta velocità su alcune funi che servono da collegamento veloce, spesso costellate da ostacoli che vanno evitati saltando tra un "binario" e l'altro. Non manca la varietà quindi, con varie sezioni di esplorazione e compiti da portare a termine per gli abitanti di Colortown tra uno scontro e l'altro con le forze della Monocromia.
"The Last Tinker: City of Colors punta su una presentazione molto vivace e variegata, tutto sommato piacevole"
Come ci si aspetta da un titolo che mette i colori al centro di tutto, The Last Tinker: City of Colors punta su una presentazione molto vivace e variegata, tutto sommato piacevole e che mette a frutto a dovere il motore Unity. Il gioco traballa un po' quanto ad animazioni ma graficamente regge e la scelta stilistica risulta adeguata al tono fiabesco dell'avventura.
La leggerezza con cui vengono presentate le vicende di Koru e degli altri abitanti di Tinkerworld sembra però indirizzata a un pubblico di giovanissimi, e la scelta non valorizza i toni drammatici che l'avventura sembra voler prendere di tanto in tanto.
Il difetto maggiore di The Last Tinker: City of Colors è proprio questo, un'eccessiva semplificazione della trama a livello di fiaba e delle meccaniche, forse in virtù dell'utenza a cui il gioco sembra puntare. Non c'è nulla di particolarmente sbagliato nelle meccaniche o nel design, né in generale nello sviluppo dell'avventura nonostante alcuni momenti morti.
Durante le circa dieci ore di durata complessiva, The Last Tinker: City of Colors intrattiene a sufficienza ma non va quasi mai oltre, rinunciando a esplodere in uno o più momenti clou in grado di essere presi a giusto campione dell'avventura.
Il risultato finale non è affatto male, ma visto che i punti su cui si sarebbe potuto spingere di più non dipendono assolutamente dalle risorse a disposizione degli sviluppatori, un po' di rammarico rimane nonostante un giudizio che non può che essere positivo.