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The Legend Of Korra, un tie-in poco riuscito - review

Platinum Games raddoppia, ma non ottiene il risultato sperato.

Annunciato a sorpresa la scorsa primavera, il tie-in della serie animata di The Legend Of Korra fece subito parlare di sé non tanto per la natura del prodotto, quanto per la scelta fatta da Activision di affidare lo sviluppo del titolo a dei veri maestri degli action games in terza persona. Stiamo parlando ovviamente dello studio giapponese Platinum Games, autore tra gli altri della serie di Bayonetta, Vanquish, Metal Gear Rising, The Wonderful 101 e altri ancora.

Sappiamo che buona parte di voi ha già sbirciato il voto riportato a fondo pagina, ma prima di arrivare a conclusioni affrettate lasciateci spiegare nel dettaglio l'ultima fatica sfornata dal team giapponese. Il gioco narra le avventure di Korra, una ragazza dotata di poteri speciali che la elevano allo stato di Avatar, ovvero coloro in grado di controllare i quattro elementi principali del pianeta: aria, terra, acqua e fuoco.

Un giorno la bella brunetta scopre che i suoi poteri sono stati rubati da una misteriosa figura a cui daremo la caccia attraverso gli otto livelli che compongono la modalità principale: il nostro scopo è quindi quello di recuperare i quattro poteri e di sconfiggere il cattivone di turno e la sua banda di scagnozzi. Le premesse della trama non sono di certo le più originali, ma nemmeno portandola a termine si incapperà mai in colpi di scena o trovate originali che le diano un minimo di risalto. Fortuna che almeno con il gameplay le cose vadano un pochino meglio.

Su PlayStation 4 il titolo gira a 60 fotogrammi al secondo senza alcun tipo di rallentamento, peccato che il comparto grafico, seppur piacevole, sia povero di dettagli.

Non aspettatevi una profondità paragonabile all'altra recente pubblicazione di Platinum Games (Bayonetta 2), ma The Legend of Korra nel suo piccolo riesce a soddisfare i palati degli amanti dei classici action che hanno invaso il mercato videoludico sin dall'alba dell'era 3D. Fondamentalmente i tasti da utilizzare in battaglia sono soltanto quattro, due per attaccare e altrettanti per difendere e anche se la lista delle mosse effettuabili è poco vasta, la possibilità di passare da un set di combo all'altro cambiando l'elemento equipaggiato offre una varietà perlomeno accettabile.

Le mosse disponibili all'inizio sono soltanto una manciata, mentre il resto si possono sbloccare aumentando il livello dei singoli poteri, acquistandoli nel negozio consultabile tra un capitolo e l'altro, oppure trovandoli nei forzieri segreti sparsi in tutti i capitoli. La maggior parte degli scrigni non solo devono prima essere scovati, ma sono anche protetti da uno scudo magico che è possibile infrangere solo dopo aver recuperato un determinato elemento.

Questo fa in modo che per portare al massimo le proprie abilità sia necessario rivisitare almeno una volta i primi cinque stage, magari ad un livello di difficoltà maggiore visto che quello normale non offre un grado di sfida consono per chi si nutre di pane a action a colazione. A dirla tutta, il titolo Activision nelle sue prime fasi l'abbiamo trovato leggermente mal bilanciato, dato che si parte senza alcun potere in nostro possesso e certe sezioni contro alcuni gruppi di nemici risultano ostiche se non si impara a dovere il modo in cui difendersi e contrattaccare,

Parlando di nemici, quelli presenti in The Legend Of Korra non brillano per varietà, il che non lo aiuta di certo nell'arduo compito di sollevare i già non eccelsi risultati negli altri comparti. Ci sono le classiche guardie della Republic City, i maestri degli elementi, un paio di mech giganti e delle creature da "liberare" una volta sconfitte sul finire dell'avventura, oltre naturalmente all'immancabile boss finale.

I combattimenti sono abbastanza monotoni a causa della poca varietà dei nemici, inoltre, a parte la parata e alla schivata, si utilizzano quasi sempre i soliti due tasti del controller.

Ci sono poi le sezioni a cavallo di Naga (una strano incrocio tra un orso e un cane), nelle quali bisogna saltare, schivare ostacoli e raccogliere gemme utili per aumentare i poteri di Korra. Per portarle a termine sono comunque richieste calma e pazienza, vista che l'elevata velocità in cui si svolge l'azione si tramuta spesso e volentieri in un tragico schianto contro i numerosi ostacoli disseminati un po' ovunque.

Il vero problema di The Legend Of Korra risiede però nell'estrema ripetitività delle cose da fare e vedere: vai da un punto A al punto B, elimina i nemici, distruggi alcuni elementi dei fondali e così via. Non che i mostri sacri del genere siano poi tanto differenti, ma qui non c'è nemmeno una traccia di un sentiero alternativo e non è consentito neppure evadere dai (numerosi) combattimenti visto che le solite barriere impedisco di uscire dall'area della battaglia.

Interessante invece il Pro-Bending, disciplina sportiva molto in voga a Republic City che non solo dà il via alla storia principale, ma è anche una modalità a sé stante che si sblocca portando a termine il gioco la prima volta. In breve, Il Pro-Bending è uno sport che vede due squadre formate da tre persone ciascuna affrontarsi su un campo diviso in sei zone. Partendo dalle fasce più vicine alla metà campo, i guerrieri possono usare un paio di attacchi per indebolire e scaraventare i tre avversari nella zona successiva e avanzare nella loro metà campo. La vittoria si ottiene eliminando tutti e tre componenti della squadra avversaria fuori dal campo, al meglio dei cinque round.

Quanto al comparto grafico, il lavoro svolto da Platinum Games è tutto sommato ben realizzato, con un motore interamente in cel-sharing ispirato alla serie animata omonima, che si muove senza alcun tipo di problema a sessanta fotogrammi al secondo anche nelle situazioni con decine di nemici sullo schermo. Piacevoli anche gli intermezzi animati creati appositamente per questo gioco, peccato solo per i fondali scialbi con pochi elementi con cui interagire e per la totale assenza della lingua italiana, esclusa anche dalla lista di quelle presenti tra i sottotitoli. Poco da dire per quanto riguarda il sonoro, anch'esso ispirato dal cartone animato ma che alla lunga annoia data l'eccessiva ripetitività di certi brani.

Le sezioni in groppa alla fida Naga sono discretamente divertenti, anche se per completarle servono riflessi e sangue freddo.

Segnaliamo poi a tutti i cacciatori di achievement la presenza di un trofeo di platino, cosa assai rara da vedere in un titolo scaricabile da 15 Euro, ottenibile senza poi nemmeno troppi sforzi con un paio di walkthrough.

The Legend Of Korra è dunque un gioco che con un po' di cura e attenzione in più da parte degli sviluppatori poteva ottenere risultati senz'altro migliori. La buona realizzazione tecnica e la sufficiente varietà del gameplay da soli non bastano per rendere questo tie-in un prodotto irrinunciabile per tutti gli amanti degli action in terza persona, ma questo non vuol dire che sia un fallimento sotto tutti punti di vista.

Se seguite la serie originale, l'ultima fatica dei Platinum Games è in grado di regalare qualche ora di divertimento grazie anche ad una discreta rigiocabilità e alla presenza di una manciata di extra che i fan apprezzeranno sicuramente. Tutti gli altri troveranno The Legend Of Korra un esperimento riuscito a metà da uno studio abituato a produzioni di ben altro livello.

6 / 10
Avatar di Manuel Stanislao
Manuel Stanislao: Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.

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The Legend of Korra

PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, PC

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