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The Legend of Zelda: Wind Waker HD - prova

Come il buon vino.

Milano - L'originale The Legend of Zelda: Wind Waker è stato uno dei capitoli più controversi di questa leggendaria serie, uscito nell'ormai lontano 2003 sullo sfortunato GameCube. Quel periodo, infatti, lo ricordiamo come uno dei più interessanti di Nintendo, quando il colosso di Kyoto provò a sperimentare approcci molto diversi a tante sue serie storiche, con risultati alterni che portarono però ad avere interessanti esperienze come Super Mario Sunshine, Star Fox: Adventures, Donkey Konga, Jungle Beat e Metroid Prime.

La seconda prova come director di Eiji Aonuma al tempo non fu universalmente apprezzata per due motivi principali: il primo era lo stile grafico utilizzato, un piacevole ed ispirato cell shading che però aveva la "colpa" di essere distante anni luce dallo stile maturo e malinconico che ha caratterizzato Ocarina of Time e Majora's Mask, forse i due capitoli più amati di Zelda.

Il secondo problema riscontrato era la scarsa densità della mappa di gioco, che costringeva i giocatori a lunghe e po' monotone traversate oceaniche alla ricerca dei tanti segreti celati nelle numerose isolette di cui era composto il Grande Mare. Ciononostante Nintendo ha deciso di recuperare proprio questo capitolo per riproporlo in alta definizione su Wii U, in modo da colmare una delle tante lacune che la nuova console casalinga di Nintendo ha mostrato in questi mesi, in attesa di un capitolo appositamente sviluppato per essa.

Una scommessa rischiosa? A nostro modo di vedere, dopo aver provato con mano il gioco sia all'E3, sia in uno showcase organizzato da Nintendo a Milano, assolutamente no, anche perché a distanza di dieci anni The Legend of Zelda: Wind Waker HD è ancora bellissimo sia da vedere sia da giocare.

"The Legend of Zelda: Wind Waker HD è ancora bellissimo sia da vedere sia da giocare"

The Legend of Zelda: Wind Waker HD in questo trailer mostrato all'E3 2013 di pochi mesi fa.

Lo stile adottato da EAD, infatti, non solo non sfigura se adattato all'alta definizione, ma si esalta persino, mettendo in mostra la cura per il dettaglio e l'abilità che gli artisti Nintendo infusero nella loro opera, degna di un film d'animazione. Oltretutto l'operazione della Grande N non è semplicemente quella di upscalare il gioco GameCube, ma di adattare il motore grafico alla nuova console, ricalcolando il sistema della luci e ricesellando tutto, in modo da non avere texture slavate o altri problemi grafici. Il tutto ovviamente girando a 60 frame per secondo.

Nonostante alcune superfici apparentemente vuote o piatte, il risultato finale è deliziosamente minimalista e non vediamo l'ora di vedere dal vivo alcune delle zone più avanzate per stupirci nuovamente della direzione artistica ispirata e dell'uso dei colori superbo. Anche perché la demo che abbiamo provato era ambientata su Outset Island e il braccio di mare che la circonda, da esplorare a fondo per rivivere quelli che a ben vedere sono i primi momenti di questa avventura. Ci saranno maiali da catturare, armi da recuperare e qualche rupia da raccogliere, tutto imparando in maniera molto delicata ed indolore i diversi comandi.

L'era GameCube non prevedeva controlli di movimento, cosicché è stato semplice adattare il gameplay al GamePad del Wii U, oltretutto sfruttando quelle che sono le sue peculiarità. Innanzitutto ci sarà la modalità offplay, ovvero quella che consente di giocare direttamente dal monitor LCD sul pad, liberando la televisione dalla vostra partita e consentendovi di giocare anche da letto o in altre stanze meno canoniche di casa vostra.

"L'era GameCube non prevedeva controlli di movimento, cosicché è stato semplice adattare il gameplay al GamePad"

Certo, l'alta definizione fa la sua parte, ma il cel shading di The Legend of Zelda: Wind Waker HD è invecchiato benissimo.

Ma nel caso in cui decidiate per un setting piuttosto classico, potreste decidere di sfruttare il touch screen per gestire in modo rapido ed indolore l'inventario, equipaggiando con un semplice gesto ogni oggetto. Inoltre sono supportati anche i giroscopi interni al GamePad in modo da utilizzarlo per mirare direttamente con esso. Basterà sollevarlo all'altezza degli occhi per entrare in modalità soggettiva dalla quale cercare il proprio obiettivo. Questa nuova funzionalità servirà sia per il cannocchiale, sia per armi come l'arco.

Se dal punto di vista dei contenuti il gioco sarà pressoché identico, Nintendo si è trovata nelle condizioni di modificare due elementi del gameplay per venire incontro alla progressione tecnologica e alla volontà dei suoi fan. In altre parole non essendoci più la possibilità di collegare il GameBoy Advance alla console, tutti gli elementi legati a Tingle saranno trasferiti sul Miiverse. Il social network Nintendo verrà sfruttato per scambiarsi messaggi tramite bottiglie da lasciare romanticamente in mare e anche per scambiare messaggi, immagini e suggerimenti del gioco con gli amici o gli altri utenti. Per sistemare la monotonia dei viaggi in mare verranno introdotte delle vele alla propria imbarcazione grazie alle quali rendere molto più veloci ed indolori gli spostamenti.

Per il resto ci troveremo di nuovo di fronte ad uno dei capitoli più sottovalutati di questa serie, che sarà capace nuovamente di rapirci come fece una decade orsono. Sia il gameplay, sia il comparto grafico, tirato ovviamente a lucido, sono invecchiati sorprendentemente bene e sono pronti a conquistare i tanti che non comprarono il GameCube. Nella speranza che Wii U non ripercorra il cammino del glorioso, quanto sfortunato, antenato.