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The Princess Guide - recensione

L'action-RPG di NIS mette tantissima carne al fuoco, anche troppa...

Sviluppato dai ragazzi di Nipponi Ichi Software (NIS), specializzati in titoli dalla forte connotazione nipponica come Disgaea, The Princess Guide è un action-RPG che difficilmente scalderà il cuore delle masse ma che merita una possibilità se siete amanti di anime e manga, a cui il gioco evidentemente si ispira.

Come suggerisce il titolo, protagonista delle vicende sono quattro procaci principesse ognuna caratterizzata da design e personalità ben distinte e con una missione da compiere. Il giocatore, un cavaliere dal glorioso passato e ora in congedo, potrà scegliere a quale eroina fare da mentore, ma successivamente - a prescindere dalla scelta iniziale - sarà comunque chiamato ad istruire anche le altre tre colleghe, il tutto all'interno di uno sviluppo narrativo più che discreto e dotato di una certa profondità.

A (provare) a dare ulteriore forza alla narrativa una serie di scene di intermezzo con dialoghi (sottotitolati in inglese) scanzonati e dall'ironia tipicamente nipponica le cui sfumature comiche - tornando a quanto già scritto nelle prime righe - saranno comprese probabilmente solo dai videogiocatori giapponesi o dagli appassionati della cultura mediale del Sol Levante. Ma se lingua e contenuti sono un importante ostacolo alla comprensione della trama, un altro deterrente (che potrebbe spingere molti a skippare letteralmente le cut scene) si rivela soprattutto la forma con la quale Nipponi Ichi Software declina la narrativa.

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A prendersi la scena sono infatti "figurine" statiche e tremolanti delle principesse (per dare una parvenza di movimento: effetto mal riuscito) dall'espressività pressoché nulla. Un vero peccato, perché è proprio dalle cut scene che passa uno degli aspetti più significativi del gameplay: le scelte. Decisioni che non andranno a modificare l'evoluzione complessiva della trama - già prestabilita - ma modificheranno l'atteggiamento delle quattro principesse nei confronti del loro "maestro". Inoltre ogni scelta, se presa nel modo migliore, permetterà di guadagnare Materia grazie alla quale potenziare e sviluppare le statistiche delle quattro eroine.

Passando dalla sceneggiatura al gameplay nudo e crudo, la situazione non cambia poi molto. Nonostante gli sviluppatori si siano sforzati nel diversificare i quattro personaggi l'esperienza di gioco risulta fortemente lineare e ripetitiva. Non solo: i primissimi minuti di gioco a The Princess Guide fanno sentire il giocatore inadeguato, spaesato e confuso: un coacervo di scritte in sovrimpressione sul campo di battaglia, menu prolissi, sotto menu pleonastici, poco chiare attivazioni di modalità e possibilità offensive che manderebbero in tilt anche il giocatore di action-RPG più scafato. E dire che le premesse per un sistema di gioco profondo e ben strutturato c'erano tutte, il problema è che le idee nella testa di NIC erano forse persino troppe (e molto confuse).

La visuale di The Princess Guide è quella isonometrica tipica degli action-RPG, mentre i combattimenti si sviluppano all'interno di mappe dalle dimensioni di volta in volta differenti e che nascondono anche qualche “tesoro”.

La componente più interessante è rappresentata dai soldati a supporto della principessa: sul campo di battaglia, infatti, l'eroina viene affiancata da un piccolo gruppetto di soldati con skill e caratteristiche proprie. Questi seguiranno la principessa ed eseguiranno in automatico attacchi base, ma possono essere controllati anche direttamente dal giocatore, ad esempio, per cambiare assetto di combattimento. Un'idea di base che ci ha convinto, ma che alla prova del gamepad contribuisce a rendere il combat system ancora più confusionario e strabordante di quanto già non lo fosse. A proposito di quando parlavamo di troppa carne al fuoco...

A fare da ponte fra le scene di intermezzo e i combattimenti grandi mappe in cui il giocatore può spostarsi tramite un selettore, passando quindi da una missione all'altra. Una soluzione che, ad eccezione di qualche avvenimento casuale, ci è sembrata decisamente incolore e troppo lenta. Persino evitabile. Che senso ha proporre una sorta di esplorazione se poi il giocatore è obbligato a seguire dei binari prestabiliti (delle linee in questo caso) che portano da una missione all'altra (senza tra l'altro proporre vere alternative al viaggio)?

Nonostante siano stati disegnati con una certa cura e qualità, gli sprite che tremano durante le scene di intermezzo risultano davvero una trovata “terribile” e che non fa altro che rendere i dialoghi ancora più artificiosi e statici.

Al di là della mera componente narrativa che potranno cogliere al meglio solo gli appassionati di manga e anime (o i giapponesi), The Princess Guide è un action-RPG con davvero tantissima carne al fuoco. Il problema è che questa carne è talmente tanta che finisce per "bruciare". Tradotto: combattimenti velocissimi ma troppo caotici e sporcati da una serie di scritte a schermo al limite del comprensibile, menu e sotto menu che metteranno in difficoltà anche i giocatori più esperti. The Princess Guide è il tipico caso di quando il troppo stroppia.

5 / 10