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The Quarry Provato, nuovo orrore oltre la Dark Pictures Anthology

Supermassive continua la sua strada da brividi…

Supermassive Games ha usato la classica tecnica dei prestigiatori: mentre tutti aspettavano nuove informazioni su The Devil In Me, prossimo capitolo della Dark Pictures Anthology, e magari sulla nuova stagione di cui tempo fa vennero “leakati” i presunti cinque titoli... PUFF, ecco apparire dal nulla The Quarry, considerato fin da subito l'erede dell'apprezzato Until Dawn.

Nel nostro attuale mondo dei videogiochi in cui tutti rimandano i propri progetti “per dare al team di sviluppo il tempo necessario a raggiungere la propria visione e consegnare ai giocatori la migliore esperienza possibile”, è bello testimoniare l'annuncio di un gioco la cui uscita è distante poco più di tre mesi.

Ed eccoci qui. A sole due settimane dall'uscita abbiamo avuto occasione di provare l'ennesimo blockbuster horror del team britannico, che ancora una volta ha messo insieme un variopinto cast costellato di facce più o meno note. Se pochi si ricorderanno di Justice Smith in Jurassic World: Il Regno Distrutto e ancora meno di Ariel Winter (Modern Family), siamo certi che quasi tutti riconosceranno in Lance Henriksen l'androide Bishop di Aliens e in David Arquette il goffo ma immortale vice-sceriffo Dewey di Scream.

L'avventura è ambientata nelle foreste a nord di New York, setting simile ma al tempo stesso molto diverso da quello di Until Dawn.

Il setting è a dir poco classico: un campo estivo sito nel bel mezzo di una foresta è appena finito, i ragazzi se ne sono andati e i loro tutor sono pronti a fare le valigie per riportare a casa le esperienze dei mesi precedenti: le risate, le tensioni, i flirt, le delusioni e le frasi non dette. C'è però ancora tempo per un'ultima, selvaggia festa di fine stagione. Una notte in cui tutto può accadere e credeteci, tutto accadrà.

The Quarry

Dopo essere stati per mesi dietro a branchi di ragazzini urlanti e con gli ormoni in tempesta, gli animatori hanno voglia di togliere i freni ballando, cantando, bevendo... e tutto il resto. Stavolta però sulle tracce del malcapitato e gaudente gruppo di adolescenti non c'è un maniaco con la maschera da hockey e neanche un tizio con le lame al posto delle dita pronto a ucciderti appena ti appisoli un attimo.

Ovviamente non possiamo fare spoiler, specialmente in un'anteprima. Ci limiteremo a dirvi che l'Hackett’s Quarry Camp non è esattamente ciò che sembra, attorno a esso gravitano figure inquietanti e non necessariamente soprannaturali... non solo, almeno. Quando dei falò rimangono solo le ceneri fumanti e le voci tacciono, il campo si trasforma in qualcosa di molto meno divertente e assai più pericoloso.

Sono nove gli animatori di cui dovremo prendere i comandi nel corso di questa notte da incubo. Quanti riusciranno ad arrivare alla fine?

Avete ancora tempo un paio di settimane per fare le vostre supposizioni poi verrà il tempo dell'azione e delle conseguenze. Noi per ora ci limiteremo a descrivervi le caratteristiche di gameplay di The Quarry che siamo riusciti ad intravedere in questo breve estratto ambientato poco dopo l'inizio del gioco. Ancora una volta il tutto ruota attorno alle scelte compiute dal giocatore, che oltre a modificare più o meno radicalmente i rapporti tra i protagonisti, portano a diversi sviluppi della storia, per la quale sono stati previsti addirittura 186 percorsi differenti.

Ogni capitolo ci metterà nei panni di un diverso animatore e sarà ambientato in una zona diversa del campo. Ovviamente non mancheranno i momenti in cui due o più personaggi si incontreranno e le loro relazioni verranno messe in crisi o esaltate da ciò che decideremo di fargli dire, fare o pensare. Stando alle promesse di Supermassive, i dialoghi tra loro o addirittura intere scene cambieranno in base ai sentimenti che ognuno proverà nei confronti dell'altro.

Il cast ricopre più o meno tutti i ruoli standard che abbiamo imparato a conoscere nei teen-movie a sfondo horror. C'è l'immancabile tipo muscoloso e spaccone che mira alle grazie di tutte le fanciulle, la bruttina che forse si rivelerà una bomba sexy inesplosa “perché in fondo basta il vestito giusto, un'aggiustata ai capelli e poi via quegli occhiali spessi un dito”, il buffone del gruppo che non prende nulla sul serio, la tipa carina ma taciturna che sicuramente sarà la prima a scoprire la verità su ciò che accade, la influencer-wannabe che non perde occasione per mostrare al suo pubblico ciò che sta facendo in ogni momento della giornata... e via dicendo. Intorno a questo nucleo gravita un pugno di altri personaggi, che resteranno nell'ombra e sul cui vero ruolo avremo dei dubbi fino all'ultimo.

I collezionabili che troverete possono fornire indizi sulla storia dell'Hackett’s Quarry Camp e squarci su possibili futuri prossimi.

Il bello (ma per molti anche il brutto) di questo sotto-genere di giochi horror è che non esiste un modo giusto o sbagliato per portarli avanti, non sono richieste particolari abilità se non i riflessi necessari per completare i numerosi QTE. Anche qui però... diciamoci la verità, a chi non è capitato di decidere autonomamente di sbagliare un Quick Time Event solo per vedere cosa accadeva o magari perché non vedevamo l'ora di eliminare quel personaggio che ci stava cordialmente sulle scatole? Il replay value sembra come sempre altissimo ma rimane da verificare QUANTO le scelte compiute porteranno ad effettive differenze nella storia e nel gameplay.

Rispetto ai precedenti giochi Supermassive è stata introdotta la possibilità di “bloccare” un evento per impedire che una cosa accada o che qualcosa succeda a un determinato personaggio. L'utilizzo di questa “tecnica” tuttavia non sarà indolore e avrà ulteriori conseguenze sullo svolgimento della storia. Purtroppo non siamo riusciti a sperimentare a fondo tale feature ma ci incuriosisce non poco visto che promette di dare spazio ad evoluzioni ancora più particolari della trama. I risvolti più significativi di quest'ultima verranno segnalati durante il gioco con effetti visivi e sonori che faranno capire al giocatore di aver intrapreso un percorso narrativo ben definito.

Non vediamo l'ora di provare soprattutto le modalità multiplayer, mutuate da quelle della Dark Pictures Anthology. The Quarry potrà essere giocato in locale da un massimo di 8 giocatori, che andranno ad impersonare uno o più protagonisti del gioco passandosi il controller ogni volta che il loro personaggio entrerà in scena. Giocando online invece le cose funzioneranno diversamente. Sarà l'organizzatore della partita ad inviare gli inviti agli altri partecipanti, che faranno da semplici spettatori ma potranno votare le decisioni principali. La maggioranza, quindi, influirà sullo svolgimento della storia e di conseguenza sul suo finale.

Di default il gioco non ha filtri ma è possibile applicarne tre: Grana Horror Indie, VHS Anni 80 e Bianco/Nero come gli horror Classici.

È allora un'esperienza cinematografica di nuova generazione, che potrà tuttavia essere fruita in totale relax grazie alla modalità Cinema. In questo caso prima di iniziare la visione di quello che sarà un vero e proprio film dovremo decidere una serie di fattori del tipo “sopravvivono tutti”, “muoiono tutti” o addirittura i singoli comportamenti di ogni personaggio.

Per la colonna sonora Supermassive ha (temporaneamente?) interrotto la sua collaborazione con Jason Graves che aveva realizzato le soundtrack di tutti i precedenti titoli horror della compagnia, oltre ad una miriade di altri celebri videogiochi, da Tomb Raider a Dead Space. Questa volta nella cabina di regia musicale è salito il britannico Ian Livingstone, che nel suo curriculum può vantare varie serie TV, perlopiù sconosciute nel nostro paese, ma anche numerosi VG soprattutto delle serie LEGO, Warhammer e Total War.

The Quarry ci è sembrato non solo un gioco intrigante nel suo pur classico tema horror ma anche un promettente terreno di sperimentazione per Supermassive Games, che sicuramente verrà usato come “base” per il futuro. Anche qui, proprio come nel gioco, sarà il pubblico a decretare il successo o il fiasco delle nuove meccaniche di gameplay che potrebbero di conseguenza essere riproposte più o meno fedelmente nei prossimi giochi.

Chris, interpretato da David Arquette (Scream) è il proprietario di Hackett's Quarry. Sembra simpatico e paterno, ma in questi giochi è bene non fidarsi delle apparenze.

Ci si risente tra non molto per la recensione, nel frattempo evitate campeggi e campi scuola. Non si sa mai.