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The Room Three - recensione

Fireproof Games fa centro per la terza volta.

Realizzare un puzzle game per smartphone e tablet ormai è alla portata di tutti: bastano un computer, un minimo di conoscenza nel campo della programmazione e qualche idea originale. Negli ultimi anni, con l'esplosione del genere, per dispositivi mobile se ne sono visti a decine più o meno riusciti, ma solo uno di questi è riuscito ad avere un incredibile successo, tanto da arrivare a vincere addirittura un premio BAFTA. Stiamo parlando naturalmente della serie di The Room, sviluppata degli inglesi Fireproof Games e giunta al terzo episodio, disponibile su iPhone e iPad.

Se avete apprezzato i precedenti capitoli, fiondatevi immediatamente sull'App Store e scaricate senza indugio The Room Three, ma se vi state chiedendo se gli sviluppatori abbiano finalmente inserito delle novità di rilievo, allora probabilmente rimarrete delusi. Anche stavolta, infatti, il nostro compito districarci attraverso una serie di enigmi collegati tra loro, attraverso 7 capitoli che cercheranno di dare risposte alla misteriosa storia dell'Elemento Nullo e della dimora di Grey Holm.

La prima cosa su cui è doveroso soffermarsi è quel pizzico di libertà in più che ci viene concessa di tanto in tanto per muoverci tra una stanza e l'altra, il che rende il puzzle-solving leggermente più vario ed immersivo. Siamo ben lontani dai livelli raggiunti delle recenti avventure in prima persona per PC e console ma la scelta resta comunque apprezzabile.

La difficoltà generale è ben bilanciata ma qualche puzzle richiede un po' di pazienza e materia grigia per essere completato.

In The Room Three è stata introdotta anche la possibilità di accedere a nuove aree attraverso delle piccole porte circondate da una strano bagliore: indossando il fido monocolo e 'tappando' le porte, si entra infatti in una sorta di 'inception' che ci catapulterà in una nuova zona con all'interno nuove sfide. Di solito queste sono perlopiù completamente risolvibili all'interno delle stessa stanza, mentre alcune necessitano di un po' di sano backtracking.

I controlli sono sempre quelli collaudati che abbiamo imparato a conoscere in passato: semplici e reattivi, anche se non sempre si capisce immediatamente se un oggetto possa nascondere un segreto o un secondo uso. Ma questo, ovviamente, fa parte del gioco. Tra i tanti puzzle ideati dai ragazzi di Guildford, in The Room Three ne troviamo alcuni particolarmente riusciti, come quelli basati sulla riproduzione in scala della mappa di Game of Thrones, che si può ammirare nel titoli di coda del telefilm.

Per i meno pazienti è ancora presente il sistema di aiuti a tre livelli, che fornisce una serie di suggerimenti per proseguire nella storia. Durante il nostro walkthrough lo abbiamo utilizzato soltanto un paio di volte, preferendo usare la logica e scrutando nel dettaglio ogni angolo dell'ambiente circostante. Quanto alla durata generale dell'avventura, abbiamo completato l'ultima fatica di Fireproof Games in poco meno di 6 ore, tempo che include anche tutte le varie scorribande a vuoto alla ricerca del prossimo passo da fare.

Così come nei precedenti capitoli, The Room Three sfoggia un ottimo comparto tecnico anche sui dispositivi Apple più datati.

Passiamo ora a parlare dell'aspetto tecnico di The Room Three, titolo che abbiamo giocato prevalentemente su iPad ma anche sul nuovo top di gamma iPhone 6s. Come per i precedenti capitoli vi consigliamo di godervi The Room su uno dei tablet di Cupertino, per avere un quadro della situazione più ampio e chiaro, ma con un po' d'abitudine riuscirete tranquillamente a godervelo anche sul vostro 'melafonino'.

Nonostante sia sconsigliato dagli sviluppatori, The Room Three gira senza problemi anche sul primo modello di iPad Mini, con controlli impeccabili, buoni modelli poligonali e una fluidità che solo durante le brevi sequenza d'intermezzo scende sotto i 30fps. Su iPhone 6s invece, come potete immaginare, il tutto scorre con una leggerezza incredibile, ma ad essere onesti la differenza grafica col tablet uscito oltre tre anni fa non è poi così abissale.

The Room Three esce allora ancora una volta vincitore, sebbene a questo punto non possiamo che aspettarci sostanziose novità per il prossimo, inevitabile capitolo. La realtà virtuale applicata a questa serie potrebbe rivelarsi una mossa azzeccata e il fatto che Fireproof Games stia già lavorando su un titolo per Gear VR, fa ben sperare sulla possibilità di vedere il prossimo The Room come mai lo abbiamo sperimentato prima. Voi nel frattempo godetevi pure questo puzzle game intrigante, con enigmi ben bilanciati e mai impossibili da risolvere, ma che di tanto in tanto vi faranno venire qualche grattacapo.

Preparatevi ad affrontare questa serie di rompicapi diverse volte.

Unite il tutto ad un ottimo comparto grafico, dei controlli precisi e funzionali e un sonoro d'atmosfera ed otterrete uno dei migliori titoli disponibili su App Store di questo autunno. La versione Android, nonostante sia ancora sprovvista di una data d'uscita ufficiale, è in arrivo (salvo ulteriori ritardi) entro la fine dell'anno.

8 / 10
Avatar di Manuel Stanislao
Manuel Stanislao: Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.

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The Room Three

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