The Room Two - review
Non aprite quella scatola.
Con l'avvicinarsi della stagione natalizia anche gli store digitali di tablet e smartphone si riempiono con dozzine di titoli più o meno imperdibili, e negli ultimi anni la qualità s'è talmente elevata da sorprendere persino gli addetti del settore, che si ritrovano tra le mani prodotti semi-sconosciuti con storie e gameplay intriganti e innovativi.
Uno di questi è senza dubbio The Room, puzzle game uscito nel 2012 che nel giro di pochi mesi ha collezionato una tale quantità di premi e riconoscimenti a livello mondiale, da far impallidire anche le care e vecchie produzioni "tripla A" commercializzate sulle console casalinghe. A circa 15 mesi di distanza ecco che Fireproof Games rilascia l'atteso sequel della misteriosa e intricata avventura che gira intorno ai segreti dell'Elemento Nullo, infarcendola con una valanga di nuove stanze da setacciare, scatole e indovinelli, pur rimanendo fedele al gioco che lo ha reso celebre.
Coloro che hanno completato il primo episodio si sentiranno infatti a proprio agio ritrovando le stesse meccaniche d'esplorazione con una visuale in prima persona, e i semplici comandi touch per zoomare (doppio tap con un dito), guardarsi intorno (swipe) e raccogliere/usare oggetti e interruttori con un tocco. La precisione dei controlli ha pochi rivali in questo campo e, grazie anche alla qualità del dispositivo da noi utilizzato per testare l'applicazione, roteare un coperchio, sfilare una chiave o premere più interruttori contemporaneamente, è la più facile delle operazioni.
Le stanze dove viene narrata la storia di The Room Two sono fortunatamente più variegate rispetto al suo predecessore e visiteremo, tre le altre, la stiva di una vecchissima nave in preda alla tempesta, un misterioso tempio e un ufficio stracolmo di passaggi segreti. In totale ci faremo strada tra 6 livelli, i quali possono essere completati nel giro di 3/4 ore a seconda dell'astuzia e soprattutto se si decide di utilizzare o meno i preziosi aiuti, che, diciamolo chiaramente, rovinano l'atmosfera suggerendo in maniera troppo precisa il prossimo passo da fare.
"The Room, puzzle game uscito nel 2012, nel giro di pochi mesi ha collezionato una gran quantità di premi e riconoscimenti a livello mondiale"
Il nostro consiglio è quindi quello di godersi l'esplorazione senza dover ricorrere all'icona posta nell'angolo superiore sinistro dello schermo (comunque disattivabile in qualsiasi momento) o di richiamarla solo in casi d'estremo bisogno, come abbiamo fatto in un paio di occasioni durante le sessioni in fase di recensione.
Questo ci porta a confermare che The Room Two è leggermente più difficile e vario del precedente capitolo, in quanto alcuni enigmi sono stati realizzati in maniera più complessa e profonda, anche se alla fine si ha l'impressione che gli sviluppatori abbiano voluto proporre un "more of the same" piuttosto che cercare di inserire delle vere novità. Novità che dovranno però arrivare con l'uscita della probabile terza incarnazione, per non rischiare di far cadere l'ottima saga del team britannico nel limbo dei progetti mai evoluti, nel quale sfortunatamente sono finiti decine e decine di prodotti interessanti.
Ora alcuni oggetti ci torneranno utili in più di un'occasione (vedi chiavi, cacciaviti e batterie), e ogni tanto dovremo tornare sui nostri passi per controllare di nuovo da cima a fondo elementi che credevamo ormai essere stati spogliati di tutti i loro segreti. Ritroviamo pure la cara e vecchia fidata lente oculare che permette di scovare eventuali disegni e scritte nascoste, nonché di affrontare i puzzle di prospettiva, che ritornano in The Room Two senza però proporre un livello di sfida adeguato al giocatori più astuti.
Anche l'atmosfera gioca un ruolo fondamentale grazie a un comparto sonoro che conferma quanto di buono è stato fatto in passato: campionamenti di oggetti parecchio realistici e ottimi effetti ambientali fanno da sottofondo ai nostri lunghi momenti di meditazione mentale, mentre cerchiamo di capire come o dove eseguire la prossima mossa. Affrontare l'avventura con un buon paio di cuffie o auricolari diventa così fondamentale per sfruttare appieno tutte le sfumature che il gioco sa regalare. Il doppiaggio, infine, è realizzato con cura e precisione: ogni diario, didascalia e missiva sono state completamente tradotte in Italiano, facendo raggiungere livelli di coinvolgimento davvero notevoli.
L'aspetto grafico non ha subito differenze sostanziali rispetto al primo episodio, complice il solido motore messo a punto da Fireproof e capace di gestire senza troppi problemi tutte le scatole e le altre diavolerie che ci capitano tra le mani. Gli sporadici (ma leggerissimi) cali di frame-rate li abbiamo registrati solamente durante l'avvio di alcune sequenze, ma non è stato nulla che abbia intaccato l'esperienza del titolo. Ricordiamo che The Room Two, così come molte altre applicazioni uscite recentemente, non è supportato da tutta la famiglia di tablet Apple ma "soltanto" dalla seconda generazione in su, rendendo quindi inutile il download per chi possieda la prima storica tavoletta di Cupertino.
"The Room Two si candida a diventare uno dei migliori titoli scaricabili dell'anno"
Insomma, con una piccola spesa di €4.49 è possibile scaricare sul proprio iPad un ottimo gioco che non solo mette a dura prova il nostro cervello ma regala anche una storia intrigante condita da un gameplay solido e una realizzazione tecnica all'avanguardia.
Nonostante la quasi totale mancanza di novità, The Room Two si candida prepotentemente a diventare (ancora una volta), uno dei migliori titoli scaricabili dell'anno e, in attesa di vederlo arrivare su iPhone e dispositivi Android ad inizio 2014, ne raccomandiamo l'acquisto non solo a chi abbia amato l'episodio originale, ma anche a chi è in cerca di qualcosa di coinvolgente e diverso dai soliti puzzle.