The Sims: Medieval
Un tuffo nel passato per guardare al futuro?
Come qualsiasi appassionato potrà senz'altro confermare, il franchise di The Sims si è sempre distinto per la solidità del suo concept di base e per la sostanziale mancanza di cambiamenti rivoluzionari che potessero in qualche modo alterare quella che, per oltre un decennio, si è sempre dimostrata una formula a dir poco vincente. Squadra che vince non si cambia, dunque? Sì, o almeno in parte.
Le ultime iterazioni della serie hanno infatti cominciato a far intravedere una leggera voglia di novità da parte degli sviluppatori, una voglia che è stato tuttavia impossibile concretizzare a causa delle innegabili limitazioni strutturali e di design legate all'ormai altisonante nome di The Sims.
Modificare radicalmente uno dei tanti "capitoli principali" sarebbe stato infatti un rischio eccessivo, ed ecco dunque arrivare The Sims: Medieval, affascinante spin-off dal sapore ruolistico, il cui obiettivo sembra essere proprio quello di tastare il terreno per determinare qualche potrebbe essere il futuro di questo celebre franchise.
Il primo impatto con la realtà di gioco è indubbiamente particolare, per non dire addirittura "strano" e questo perché per la prima volta nella storia del franchise, veniamo identificati come una figura reale e concreta, andando così a calarci in ruolo ben definito lontano da quello dell'oscuro burattinaio a cui i precedenti capitoli ci hanno abituato.
In The Sims: Medieval andremo infatti a vestire i panni del "Guardiano", una sorta di divinità celeste che, agendo per mano dei suoi "eletti", è chiamato a plasmare la civiltà secondo i propri desideri, aspettative e speranze. Ma chi sono esattamente questi eletti?
Come nella più classica fiaba medievale gli eletti non sono altro che eroi, la cui popolarità e importanza nell'economia della società permette loro di condizionare la vita di coloro che li ammirano e, di conseguenza, di guidarli verso un futuro (speriamo per loro) migliore.
Com'è facile intuire questa non è affatto una rivoluzione bensì una pregevole rivisitazione di un concept ormai ben noto a qualsiasi appassionato; gli eroi sono infatti i classici Sim, elevati a un grado "socialmente superiore" per giustificare non solo la loro importanza e il loro ruolo all'interno della realtà di gioco, ma anche perché sono gli unici personaggi a poter essere controllati in maniera diretta.
Sin dai primissimi minuti The Sims: Medieval non tradisce l'inconfondibile natura dalla sua serie di appartenenza, dimostrandosi al contrario molto familiare agli occhi di chi, come il sottoscritto, ha ormai alle spalle anni di esperienza in questa particolare realtà videoludica.
Oltre al solito, ottimo editor dei personaggi, caratterizzato ora da elementi adeguati alla tematica medievale, la gestione degli stessi Sim risulta semplice e intuitiva come sempre, e questo anche grazie a una struttura e a una interfaccia priva di grandi cambiamenti.