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The Witcher 2: Assassins of Kings

La crescita di un capolavoro.

L'evento in questione ne sbloccava immediatamente un altro, che vedeva un nuovo personaggio fare irruzione nella stanza in compagnia di due balestrieri e agevolare la fuga del protagonista in seguito all'intervento diplomatico della donna.

Una volta all'aperto, la presentazione si è spostata sulle caratteristiche del nuovo motore grafico, capace finalmente di garantire prestazioni nettamente superiori a quelle del vecchio Aurora Engine di Bioware.

La città in cui Geralt si trovava una volta uscito di prigione era vasta, articolata e spettacolare, caratterizzata da un design ispirato ed evocativo e, al tempo stesso, da una gran quantità di dettagli che il primo The Witcher poteva solo sognare.

Finita la dimostrazione tecnica, con un volo panoramico a telecamera libera fatto appositamente per sfoggiare la complessa modellazione delle ambientazioni di fronte agli spettatori in sala, i programmatori hanno caricato un altro frammento del gioco per darci un assaggio di uno dei tanti scontri epici che costelleranno The Witcher 2.

In The Witcher 2 sono state drasticamente ridotte le schermate di caricamento, grande piaga del primo capitolo.

Su un campo di battaglia popolato dagli spettri dei soldati morti sul suo suolo maledetto, un enorme golem si ergeva minaccioso per eliminare il povero Geralt.

Lo scontro era costruito su più fasi, una in cui i due avversari si studiavano cercando di colpirsi vicendevolmente, e un'altra in cui il povero protagonista veniva messo in difficoltà da una serie di attacchi della titanica creatura.

Il primo era una salva di micidiali frecce incendiarie, che dopo aver seguito una traiettoria lenta e affascinante si abbatteva con violenza sul campo di battaglia, costringendo il guerriero albino a trovare un riparo aspettando il momento migliore per tornare alla carica.

Dopo aver scagliato l'attacco a distanza, il golem si trasformava in un letale turbine di scudi, elmi e frammenti di armatura, pronto a risucchiare Geralt e a ridurlo un ammasso inerme e sanguinolento. All'apice dello scontro si è conclusa la demo, lasciandoci lì appesi con il cuore che ci martellava nelle orecchie.

L'esperienza della presentazione è stata unica e ci ha permesso di osservare da vicino alcuni elementi che potrebbero contribuire a rendere The Witcher uno dei possibili candidati al titolo di miglior gioco del 2011. Libertà decisionale (sono previsti ben tre antefatti differenti, che attraverso un complesso albero di scelte e decisioni potranno condurre a ben sedici finali), ottima realizzazione tecnica, dialoghi e sceneggiatura di qualità e una recitazione dei personaggi fra le migliori mai viste in un videogioco.

Considerando che The Witcher 2 dovrebbe prevedere anche un sistema di combattimento profondo e pieno di opzioni (quanto mostrato nella demo era convincente ma ancora palesemente incompleto), la possibilità di potenziare le armi attraverso un sistema di rune magiche, oltre a un mondo ottimamente caratterizzato, capirete il perché del nostro entusiasmo.

The Witcher 2 uscirà su PC nel corso del 2011. I programmatori vorrebbero realizzare anche una versione console, ma al momento si tratta solo di un desiderio irrealizzato.