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The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition - recensione

The sWitcher 3.

Chi non avesse mai giocato a The Witcher 3 deve rimediare. La versione Switch è la più debole tecnicamente, ma per il resto è perfetta.

Nonostante ultimamente qualcuno stia cercando di fare un po' di revisionismo storico, sarebbe folle non riconoscere a The Witcher 3: Wild Hunt le sue tante qualità. Sicuramente non è un gioco perfetto, il sistema di combattimento non è lo stato dell'arte, ma la quantità e soprattutto la qualità dei contenuti è talmente alta che non è possibile non apprezzare l'opera di CD Projekt RED.

Soprattutto ora che quando si parla di The Witcher 3: Wild Hunt non ci si riferisce alla versione vanilla, ma ad un gioco profondamente cambiato, corretto grazie a tutta una serie di importanti patch e soprattutto impreziosito da due espansioni come Hearts of Stone e Blood & Wine. Questi due contenuti, giunti originariamente dopo diversi mesi dalla pubblicazione del capitolo di base, hanno ulteriormente elevato il livello della narrazione, la qualità del design delle missioni e la caratterizzazione dei nemici.

Senza girarci troppo intorno The Witcher 3: Wild Hunt è uno dei migliori giochi di questa generazione, una di quelle opere che va provata. Poi può non piacere fino in fondo, ma un'esperienza di questo genere deve essere conosciuta da ogni giocatore che si rispetti.

La risoluzione, soprattutto in modalità portatile, è molto bassa, ma la direzione artistica compensa molte lacune.

Il discorso vale anche per la versione per Nintendo Switch. Saber Interactive e CD Projekt RED, infatti, sono riuscite nel piccolo miracolo di infilare tutto il gioco originale, più le due espansioni, dentro la console ibrida di Nintendo. Un'operazione sicuramente titanica che poco sorprendentemente ha richiesto un prezzo da pagare piuttosto salato.

Come è successo con i due Wolfestein e Doom, al momento gli adattamenti meglio riusciti sulla console di Nintendo, gli sviluppatori hanno dovuto rinunciare a molti dettagli grafici per poter garantire un'esperienza di gioco ottimale. Senza girarci troppo intorno, The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition è l'edizione esteticamente più brutta tra tutte quelle uscite finora sul mercato. In attesa che Digital Foundry sezioni ogni elemento tecnico del codice finale, possiamo anticiparvi che la risoluzione alla quale Switch renderizza il gioco arriva a 720p (dinamico) in modalità docked, assestandosi a 540p in versione portatile.

Il livello dei dettagli è piuttosto basso, con texture in bassa definizione e l'assenza di alcune delle tecnologie più raffinate presenti su PC e console come per esempio l'Nvidia HairWorks. Saber è stata costretta ad utilizzare anche espedienti per non sovraccaricare la CPU, come oggetti che si caricano in lontananza, città meno popolose e una linea dell'orizzonte meno ampia.

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Eppure The Witcher 3: Wild Hunt arriva su Switch in una forma completamente godibile. Una volta che gli occhi si saranno abituati all'aspetto un po' slavato del gioco si potrà cominciare ad apprezzare l'enorme lavoro fatto da Saber e CD Projekt RED. Il filtro antialiasing rende le superfici poco definite, ma i contorni sufficientemente morbidi da non essere inguardabili anche su pannelli di ingenti dimensioni, il frame rate è quasi sempre stabile e molto vicino ai 30 fotogrammi al secondo e i fenomeni di pop-up non sono particolarmente fastidiosi. A questo aggiungiamo dei tempi di caricamenti accettabili (circa un minuto per teletrasportarsi nel centro di Novigrad, 30 secondi in zone meno cariche) e il gioco è fatto.

Il resto lo fa l'eccezionale lavoro di CD Projekt RED. Il character design è sempre eccellente e durante i filmati la renderizzazione dei modelli poligonali è di qualità superiore, cosa che consente di godere nei dettagli la caratterizzazione di Geralt e soci. L'uso dei colori è magistrale e lo scorrere del tempo è cadenzato da un ciclo giorno/notte molto piacevole. La costruzione del mondo di gioco è magistrale, con un quantitativo enorme di quest ben caratterizzate, un numero eccezionale di nemici e di cose da fare, tra tesori da trovare e armi ed armature da costruire. Sulle musiche, poi, crediamo che nessuno possa aver nulla da ridire. Melodie molto ispirate si alternano ad un doppiaggio di alto livello, solo in inglese purtroppo. I testi, invece, sono disponibili in italiano.

Per quanto riguarda il gameplay nulla è cambiato. The Witcher 3: Wild Hunt è un gioco di ruolo action di stampo occidentale che basa tutto il suo fascino sul carismatico protagonista, il cacciatore di mostri Geralt di Rivia, e il variopinto cast di personaggi che lo circonda.

I caricamenti sono piuttosto veloci e il framerate quasi sempre stabile.

Diversamente dai canoni del fantasy occidentale, l'universo creato dall'autore polacco Andrzej Sapkowski è oscuro, violento, ricco di contraddizioni e storture. È un mondo nel quale ci sono elfi e nani, ma i problemi di convivenza che gli umani hanno con loro sono molto più moderni del previsto, dato che sia nel gioco che nei libri il razzismo, la corruzione e l'avidità sono i vettori principali che spingono le persone a agire.

Nel videogioco dovremo essere bravi a gestire sia questo genere di intrighi di palazzo, sia portare avanti la nostra professione di Witcher. Tra un dialogo e l'altro, infatti, dovremo combattere una moltitudine di nemici, mostruosi e non, alternando due tipologie di spade differenti all'uso di magie e soluzioni alchemiche, speciali sostanze in grado di migliorare ulteriormente le già eccezionali capacità di Geralt.

È proprio sul sistema di combattimento, non eccessivamente rigoroso nella gestione dei contatti e delle dinamiche di scontro, che si sono concentrate le critiche al gioco. Nonostante questo la versione per Nintendo Switch è una replica rigorosa del gioco uscito su PC e console, coi medesimi punti di forza e le stesse debolezze, forse un po' accentuate dal layout dei Joy-Con non perfetto per questo genere di giochi. Anche le dimensioni dello schermo di Switch talvolta non aiutano a mostrare perfettamente l'azione.

L'utilizzo del Pro Controller e della modalità docked annullano questo genere di problematica, equiparando la versione Nintendo a quella PS4 e Xbox One, perlomeno dal punto di vista della giocabilità.

La possibilità di giocare a tutte le avventure di Geralt di Rivia in mobilità è l'enorme vantaggio dell'edizione per Nintendo Switch.

In definitiva, quindi, complimenti a Saber Interactive per The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition. Era difficile pensare ad una conversione migliore del capolavoro di CD Projekt RED su Switch. Lo studio statunitense ha preferito rinunciare a del dettaglio grafico pur di mantenere inalterata l'esperienza di gioco, compiendo a nostro avviso la scelta migliore. Questo perché, nonostante le texture in bassa definizione e la risoluzione minore, l'avventura dello strigo ha delle qualità che vanno oltre il mero aspetto esteriore, che possono essere apprezzate anche sulla console ibrida di Nintendo. Senza considerare che la possibilità di portarsi la proprio partita ovunque è sempre uno dei punti di forza principali di Switch.

Si tratta comunque dello stesso identico gioco già uscito su PC, PS4 e Xbox One, senza nessuna aggiunta degna di nota, elemento che potrebbe rendere questa edizione poco appetibile soprattutto agli occhi di coloro che hanno già vissuto le avventure dello strigo Geralt, data anche la mancanza di cross-save. E nonostante l'eccellente conversione, va considerato come The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition debba rinunciare molto sotto il profilo grafico. Il gioco è stato pensato con in mente altre architetture hardware e, nonostante tecnicamente sia un mezzo miracolo, il colpo d'occhio ne risente.

Quindi è un gioco altamente consigliato per tutti coloro che fino a questo momento non hanno potuto goderselo su qualche altra piattaforma o per quelli che hanno sempre desiderato giocarlo in mobilità. Gli altri dovrebbero tenere conto dell'assenza di nuovi contenuti, del prezzo pieno e del fattore tecnico che, prevedibilmente, pone quest'ultima versione dietro a quelle già disponibili sul mercato da diversi anni.

The Witcher 3: Wild Hunt resta comunque uno dei migliori giochi di ruolo action di questa generazione, senza se e senza ma.

8 / 10
Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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