The Wolf Among Us: Smoke & Mirrors - review
Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Tanto tempo fa, in una città lontana chiamata Nuova York, trovò rifugio la sgangherata comunità dei Fables, scacciata dalla sua terra natia da un misterioso Avversario. Qui, tra gli alti grattacieli ed i pericolosi ghetti, i vecchi personaggi delle favole hanno provato a ricostruirsi una vita, mescolandosi coi Mundies, i comuni esseri umani.
Se già per re, regine ed eroi decaduti questo esilio non è semplice, figuriamoci come possa esserlo per i tanti animali e mostri che popolano le nostre favole, costretti a vivere nel rifugio/prigione della Fattoria o sotto mentite spoglie, celati dietro una costosa magia di nome Glamour, in grado di conferire loro un aspetto umano.
L'aver lasciato fama e ricchezza ed essere piombati in una società corrotta come quella umana non è una passeggiata anche per creature in grado di vivere per sempre. Per questo motivo alcuni Fables provano a serrare i ranghi della comunità, cercando di proteggerla dalle ingerenze esterne, ma soprattutto da sé stessa. Nel primo capitolo abbiamo conosciuto Biancaneve, una versione molto più forte e disincantata di quella vista nel film della Disney, e Bigby, lo sceriffo con un passato da lupo cattivo.
In Faith li avevamo lasciati alle prese con un bel grattacapo, ovvero un serial killer che sembra aver preso di mira gli abitanti di Fabletown, lasciando dietro di sé una scia di sangue e teste mozzate.
"In Smoke & Mirrors riprenderemo la narrazione dopo il sensazionale colpo di scena che ha chiuso il primo episodio"
In The Wolf Among Us: Smoke & Mirrors, questo il nome del tanto atteso secondo episodio della prima stagione programmata da Telltales Games, riprenderemo la narrazione esattamente dopo il sensazionale colpo di scena che ha chiuso il primo episodio. Il nostro compito sarà quello di aiutare Bigby nel districare la verità, tra labbra sigillate, cospirazioni e fragili maschere.
Come il titolo preannuncia, a Fabletown nulla è esattamente come sembra, ogni gesto e ogni persona cela dietro una coltre di fumo le sue vere intenzioni e mostra al mondo un'immagine di sé differente.
Non stiamo parlando solo dei personaggi secondari come il cacciatore di Cappuccetto Rosso che in realtà si scoprirà essere un violento ubriacone e non l'eroe senza macchia delle favole, ma anche del modo in cui voi, con le vostre scelte e decisioni, forgerete Bigby.
Nonostante ludicamente Smoke & Mirrors abbia perso ulteriormente contatto con le classiche avventure grafiche, per assomigliare sempre di più ad una sorta di fumetto interattivo o semplicemente ad una nuova puntata di una serie televisiva, una volta giocato tutto di un fiato (e non potrebbe essere altrimenti, visto la solita che la durata si attesta intorno alle due ore), non potrete rimanere indifferenti di fronte all'ottimo lavoro svolto dagli sceneggiatori di Telltale Games. Mai come nel gioco ispirato alla serie di Vertigo sono stati in grado tratteggiare personaggi così sfaccettati, oltre che di scrivere dialoghi intensi, sempre in bilico tra il serio ed il faceto.
"La struttura lineare e la mancanza di particolari scene d'azione potrebbero far pensare ad un semplice episodio di transizione"
La struttura lineare e la mancanza di particolari scene d'azione potrebbero far pensare ad un semplice episodio di transizione, ma la cura con la quale è scritto ogni scambio di battute e l'empatia che si crea tra il giocatore e il protagonista, ci fanno pensare che Smoke & Mirrors rivestirà un ruolo fondamentale nell'economia dell'intera stagione, dato che ogni futura scelta peserà ancora di più sulla coscienza del giocatore.
In questo secondo episodio imparerete a conoscere lo sceriffo di Fabletown, la sua filosofia, le sue pulsioni. Una volta proverete in modo impacciato ad essere rassicurante nei confronti di un bambino, la volta successiva scatenerete un pandemonio all'interno di uno stripclub malfamato. La cattiva fama di Bigby lo precederà sempre e sarà molto difficile provare a calmare gli animi quando potreste essere i primi ad esplodere. Il tutto sempre in maniera estremamente coerente col personaggio, col suo modo di agire e di pensare.
Passerete dunque gran parte del vostro tempo su scene del delitto a cercare indizi ed interrogare sospetti, facendo la conoscenza di alcuni volti nuovi per il videogioco ma non per gli amanti del fumetto, e provando a capire cosa si celi dietro questi omicidi. A spezzare un po' il ritmo ci pensano una scaramuccia iniziale, un combattimento finale influenzato dalle decisioni prese in Faith, e un piccolo puzzle da risolvere e nulla più.
"Passerete dunque gran parte del vostro tempo su scene del delitto a cercare indizi ed interrogare sospetti"
Solo tanti dialoghi ottimamente recitati in Inglese e una trama ancora molto fitta, perfettamente bilanciata tra la necessità di fornire indizi e suggerimenti al giocatore, senza per questo svelare ancora tutte le sue carte.
D'altra parte è proprio nelle atmosfere noir e nelle fasi d'investigazione che The Wolf Among Us si differenzia maggiormente dagli altri prodotti di Telletale Games e quindi abbiamo apprezzato la scelta da parte degli sviluppatori di non inserire a forza scene d'azione se non strettamente necessarie.
Anche in questo caso i due momenti più intensi sono il prologo, grazie al quale gli sceneggiatori catturano l'attenzione del giocatore, ed il finale a sorpresa, forse meno scioccante di quello di Faith ma sufficiente a far desiderare che il terzo episodio non si faccia attendere quanto Smoke & Mirrors.
I più disincantati tra di voi noteranno immediatamente i punti nei quali gli sceneggiatori fanno convergere (e quindi rendono praticamente nulle) le decisioni prese in precedenza, o altri nei quali il gioco vi condurrà per mano verso la risoluzione di un enigma, ma è anche vero che i TellTale non potevano giocarsi tutte le loro carte già in questo secondo episodio e non possono nemmeno utilizzare la morte per resettare a comando il cast e gli intrecci troppo complicati, come invece accade in The Walking Dead.
"Questo secondo episodio ha il grande merito di farci innamorare di Bigby"
Farsi catturare da The Wolf Among Us: Smoke & Mirrors è oltretutto facilitato dallo strepitoso stile visivo inchiostrato dagli artisti, che sono stati in grado di catturare il fascino e i colori del comics e trasferirli in un videogame. Il resto lo fanno le musiche e l'ottima regia, in grado di donare ritmo e stile ai tanti dialoghi.
Pur con i suoi limiti, Smoke & Mirrors riesce a traghettare ottimamente il videogiocatore dallo strepitoso prologo al vivo della vicenda, ingannandolo e stupendolo semplicemente attraverso una serie di dialoghi ben scritti e disseminando la storia di esche alle quali abboccare. Il tutto mantenendo inalterato lo straordinario valore artistico che è stato infuso nell'opera, dalle strepitose scelte cromatiche all'ottimo comparto audio. Senza considerare che questo secondo episodio ha il grande merito di farci innamorare di Bigby, il Grande Lupo Cattivo che nelle vostre mani potrebbe essere tanto un tenero dispensatore di giustizia.
A meno di una bella sferzata da parte di The Walking Dead, al momento The Wolf Among Us continua ad essere il prodotto più interessante presente nel catalogo dei TellTale Games e abbiamo come l'impressione che Bigby difficilmente rinuncerà a questo suo vantaggio.