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Thief - prova

Tutto ha un inizio.

Milano - A distanza di qualche mese dall'ultima prova, siamo tornati presso gli uffici di Halifax per provare una versione più avanzata di Thief, l'atteso reboot della storica serie di giochi stealth nata nel 1998 sotto l'etichetta Eidos e ora passata sotto l'ala protettrice di Square-Enix.

Come abbiamo già sottolineato più volte si tratta di un'operazione difficile, dato che da una parte gli sviluppatori di Eidos Montreal si trovano a dover attualizzare una serie assente da circa dieci anni dai negozi, dall'altra devono farlo senza stravolgere troppi elementi di gioco, in modo da non scontentare gli esigentissimi fan del capolavoro dei Looking Glass. A complicare ulteriormente lo cose troviamo il bellissimo Dishonored, che recentemente ha elevato ulteriormente gli standard produttivi di questo genere.

Per fortuna al timone del progetto c'è un team come quello canadese che è riuscito nell'impresa di rivitalizzare la serie di Deus Ex, altro capolavoro di Eidos, e che dovrebbe dunque essere in grado di mediare tra la necessità d'innovazioni e la tradizione.

In questa occasione abbiamo avuto modo di testare le prime ore del gioco su PlayStation 4. Oltre all'aspetto tecnico, la principale differenza tra questa versione e quella PC provata qualche mese fa è da ricercarsi nella struttura stessa della prova. In precedenza, infatti, avevamo giocato una demo costruita appositamente per l'evento, grazie alla quale poter sperimentare molte delle possibilità messe a disposizione dagli sviluppatori, ma molto limitata in quanto a dimensioni. In questo caso, invece, abbiamo potuto vivere le prime fasi di gioco, fondamentali per immergerci nell'atmosfera cupa di questo nuovo Thief.

Le atmosfere di Thief sono cupe ed opprimenti ma decisamente affascinanti.

All'inizio del gioco, infatti, la Città, pur essendo lungi dalla perfezione, è un luogo tranquillo dove i potenti spadroneggiano, la guardia cittadina è corrotta e il signore dei ladri scorrazza liberamente per i tetti, alla ricerca del bottino più ricco e stimolante. Tutto sembra scorrere normalmente fino a quando una notte Garrett ed Erin, una sua compagna/discepola/avversaria, vengono ingaggiati da Basso per portare a termine la medesima missione. Tutto sembra scorrere liscio fino a che i due non s'imbattono in uno strano rituale. Il Barone e alcuni altri aristocratici stanno invocando un oscuro potere che dovrebbe portare il progresso e l'illuminismo industriale.

"Abbiamo avuto modo di testare le prime ore del gioco su PlayStation 4"

Sfortunatamente qualcosa va storto e durante un battibecco tra i due, che a quanto capiamo è abbastanza frequente, Garrett ed Erin precipitano nel bel mezzo del rituale, piombando in uno stato d'incoscienza.

Dopo qualche istante Garrett si risveglierà nel bel mezzo di una Città cambiata, più cupa, oscura e malata. Il Barone ha preso il potere, ma da un po' di tempo non compare più in pubblico. La gente mormora che è stato infettato dal Morbo, una strana malattia che fa vaneggiare i contagiati, ma lo fa silenziosamente, per paura che la guardia cittadina li senta e interrompa violentemente ogni indiscrezione.

L'unica attività che sembra proliferare è il trasporto di cadaveri. Ed è proprio su uno di questi carri che riprenderà conoscenza Garrett, stordito dal lungo sonno e dai tanti cambiamenti. Presto scoprirà, infatti, che è passato oltre un anno dall'incidente e in tanti avevano dato per morto il ladro e la sua compagna.

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Cos'è successo in questo periodo? Come mai Garrett è tornato in azione dopo un così lungo periodo? Chi lo nascondeva? Cosa è successo a Erin? Questi sono solo alcuni degli interrogativi lasciati in sospeso dal prologo e che vi spingeranno a cercare la verità tra le strade della Città.

"On mondo di gioco oscuro, affascinante e complesso, nel quale aggirarsi furtivamente alla ricerca del bottino o dell'informazione"

L'aver vissuto sin dal principio la storia ci ha consentito di apprezzare maggiormente la produzione di Eidos: gli sviluppatori canadesi, infatti, hanno investito tante risorse nel creare un mondo di gioco oscuro, affascinante e complesso, nel quale aggirarsi furtivamente alla ricerca del bottino più ricco o dell'informazione necessaria a scoprire cosa sta succedendo nella Città.

La struttura di Thief sembra lasciare spazio all'esplorazione, anche se un grosso indicatore vi mostrerà sempre dove si trova l'obiettivo successivo. Potrete comunque decidere sempre di cambiare la missione attiva in modo da esplorare la Città e i suoi distretti, utilizzando la Torre dell'orologio come base nella quale raccogliere i tesori rubati e da cui partire per ogni nuovo compito.

Il cuore del gioco, comunque, verterà intorno ai furti e alla capacità di penetrazione in ambienti protetti di Garrett. All'inizio sarà Basso a fornire le prime missioni ma progressivamente il protagonista incontrerà nuovi personaggi che lo aiuteranno a capire cosa stia succedendo nella Città.

Pianificare le proprie mosse prima di agire è sempre una buona idea: Garrett non sarà in grado di tenere testa a più di un paio di guardie contemporaneamente.

Le missioni, perlomeno inizialmente, saranno tutte piuttosto simili tra di loro e in molti casi basterà seguire pedissequamente l'indicatore dell'obiettivo per avanzare nel gioco. La varietà sarà data dal vostro atteggiamento: potrete infatti decidere di provare a passare inosservati, senza far scattare gli allarmi, spegnendo le luci e stordendo alle spalle i nemici, ma se messi alle strette potrete combattere.

"Grazie alla Concentrazione Garrett può rallentare il tempo durante i combattimenti"

Grazie alla Concentrazione, una capacità che Garrett si accorge di possedere dopo il rituale, il protagonista può rallentare il tempo durante i combattimenti. Questo gli consente di affrontare le guardie ad armi pari, schivando agilmente i loro fendenti e colpendoli alle spalle, anche se è sempre meglio provare ad avanzare utilizzando la furtività. Nonostante i rinnovati poteri, infatti, il signore dei ladri non è in grado di contrastare troppi nemici contemporaneamente e sarà sempre meglio pianificare le proprie mosse prima di agire. Fortunatamente gli sviluppatori hanno pensato a diverse strade alternative, lasciando al giocatore la possibilità di scegliere come muoversi.

Garrett avrà a disposizione diversi strumenti da utilizzare per i suoi scopi, come un arpione per issarsi su piattaforme elevate, frecce alle quali è attaccata una corda per arrampicarsi o una chiave inglese grazie alla quale aprire le centraline che regolano l'allarme di alcuni appartamenti. Col suo arco armato di speciali frecce potrà persino spegnere delle candele dalla distanza o stordire una guardia senza allarmare le altre. Ovviamente non possono mancare anche i classici grimaldelli, coi quali scassinare le serrature più ostiche.

Thief e la trasmissione della Primeva.

Gli ingegnosi abitanti della Città proveranno in tutti i modi a tenere lontano Garrett dai loro averi ma il protagonista si scoprirà presto ad essere un maestro nella risoluzione di piccoli rompicapo o nel trovare interruttori e indizi nascosti per l'appartamento. L'arraffare tutto quello che è a portata di mano non è solo un vizio del signore dei ladri ma lo strumento attraverso cui gli sviluppatori hanno previsto un basilare sistema di crescita delle capacità di Garrett. Inoltre, banalmente, i soldi guadagnati dal bottino serviranno per acquistare nuovo equipaggiamento con cui semplificarsi la vita durante le missioni future.

"Oltre a ciò che è stato previsto, Garrett non può fare nulla"

Quello che si nota, però, è che oltre a ciò che è stato previsto, Garrett non può fare nulla. Questo vale per tutti i videogiochi ma in Thief sembra che gli sviluppatori siano stati meno abili a mascherarlo. Vi chiederete spesso perché quella porta possa essere aperta mentre quella di fianco no, o come sia possibile che il signore dei ladri debba per forza aggirare gli ostacoli senza poterli saltare. Sono scelte di design poco comprensibili che alle volte offuscano le tante possibilità a disposizione, finendo involontariamente per evidenziare ciò che non si può fare.

Durante la presentazione di Thief ci è stato detto che una delle caratteristiche principali del gioco sarà il poter pianificare i propri colpi. Questo potrebbe voler dire che una volta introdotta la storia e completato il tutorial, il gioco diventerà molto meno lineare e lascerà la possibilità di scegliere liberamente quale missione affrontare, oltre che di scorrazzare liberamente tra le strade della Città.

La Torre dell'orologio sarà la base di Garrett, ovvero il luogo nel quale il ladro pianifica le sue mosse e raccoglie i suoi averi.

Al momento queste sono però solo supposizioni e solo l'imminente recensione potrà confermare o smentire questi fattori. Per fortuna non dovremo attendere troppo, dato che il gioco uscirà nei negozi il prossimo 24 febbraio e quindi manca ancora meno tempo al suo arrivo in redazione.

Dal punto di vista tecnico Thief mostra tutte le problematiche già riscontrate negli altri prodotti che escono a cavallo delle due generazioni di console. Osservando le dimensioni degli ambienti, la complessità poligonale e la mole di dettagli presenti a schermo, è impossibile non notare le limitazioni imposte da PlayStation 3 e Xbox 360. Su PC, PS4 e Xbox One Eidos Montreal ha provato a sfruttare al meglio gli hardware a disposizione, offrendo tempi di caricamento piuttosto indolori, texture in alta definizione e un framerate molto solido, ma si nota anche che l'ossatura di base è un po' datata.

Questo avviene principalmente durante i filmati nei quali è utilizzato il motore di gioco, dove si vede una modellazione poligonale dei volti poco convincente che si riflette su di una recitazione un po' troppo rigida e inespressiva. La scelta di alternare questo tipo di filmati con altri in computer grafica sottolinea ulteriormente questo aspetto. Nella versione da noi provata era presente anche il doppiaggio in Italiano, di discreta fattura.

Queste prime ore in compagnia di Thief ci hanno dunque consentito di apprezzare meglio il lavoro svolto da Eidos nella caratterizzazione di Garrett e della Città. Da quanto abbiamo potuto vedere la sceneggiatura sembra ben scritta ed interessante, con un buon ritmo e diversi interrogativi capaci di spingere il giocatore a proseguire nella storia, in modo da scoprire tutti i retroscena. In sede di recensione andrà verificato quanto le problematiche evidenziate andranno effettivamente ad influenzare il gameplay o se gli sviluppatori, grazie ad una buona varietà di situazioni e ad un valido design dei livelli, riusciranno a mascherare questi limiti.

Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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Thief

iOS, PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, PC

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