This is the Zodiac Speaking - prova
Punch Punk Games ci porta alla scoperta di uno dei più iconici serial killer della storia americana.
La piattaforma di Digital Delivery di Steam è tra le più fiorenti e riconoscibili dell'intera industria videoludica, dal momento che può contare sulla presenza di svariate migliaia di giochi che si affollano sui suoi scaffali virtuali.
A causa della mole spaventosa di titoli che vengono pubblicati ogni giorno, però, alcune produzioni minori rischiano di essere eclissate dall'ombra proiettata da prodotti più blasonati e, di conseguenza, di non ricevere le giuste attenzioni. Fortunatamente, però, il marketplace di Valve organizza spesso eventi dedicati a giochi indipendenti creati da piccole realtà di sviluppo, in modo da permettere al grande pubblico di saggiare la bontà delle loro creazioni.
È il caso del Digital Dragons Indie Celebration, una cerimonia realizzata in collaborazione con il collettivo polacco Digital Dragons che si occupa di organizzare convention legate al mondo dei videogiochi e di promuovere la cultura del medium nel territorio europeo.
Nell'edizione conclusasi di recente, Steam ha pubblicato una serie di demo giocabili per un breve periodo di molti titoli indie attesi nel corso dell'anno. Tra gli altri, abbiamo selezionato i progetti più interessanti e li abbiamo analizzati in una serie di anteprime che troverete presto su queste pagine.
Uno dei titoli più affascinanti di questa Indie Celebration è stato sicuramente This is the Zodiac Speaking, la nuova, coraggiosa opera di Punch Punk Games. Quest'ultimo è un piccolo studio situato a Varsavia che nel corso degli anni ha contribuito alla realizzazione di giochi del calibro di Dead Island o Dying Light e che, finalmente, è pronto al debutto con il suo primo videogioco originale.
Com'è facile intuire dal nome, This is the Zodiac Speaking ripercorre le macabre gesta del celebre serial killer Zodiac che ha terrorizzato gli Stati Uniti d'America alla fine degli anni '60, e che non è mai stato identificato dalla polizia (il titolo è un chiaro riferimento alla formula standard con cui il criminale apriva le sue lettere ai giornali di quell'epoca).
Si tratta di un'avventura in prima persona in cui impersoneremo il reporter Robert Hartnell, inviato di un importante quotidiano di San Francisco, impegnato nelle indagini sullo sfuggente omicida dello Zodiaco. Il gioco presenta meccaniche investigative tipiche delle classiche avventure grafiche punta e clicca ma opta per una navigazione degli scenari in prima persona in modo da immergere maggiormente i giocatori nell'atmosfera di mistero e pericolo costante garantita dalla presenza del killer.
Durante la nostra prova, infatti, abbiamo potuto assaporare alcuni dei diversi capitoli che comporranno l'esperienza finale e ci siamo ritrovati alle prese con due dei casi di cronaca più famosi legati alla figura di Zodiac.
Il primo, realmente accaduto nell'aprile del 1970, si basa su una missiva spedita alla stampa in cui il killer dichiarava di voler far saltare in aria uno scuolabus pieno di bambini se non avessero pubblicato in prima pagina i suoi tristemente noti messaggi cifrati. Dopo un breve dialogo via radio, This is the Zodiac Speaking ci ha lasciato il comando dell'azione e ci ha permesso di muovere i primi passi all'interno del suo mondo.
Come dicevamo, la nuova fatica di Punch Punk Games ha un'impostazione in prima persona che consente al giocatore di esplorare in tutta libertà gli scenari ideati dal team di sviluppo: è possibile esaminare gli indizi disseminati lungo la strada, trovare tracce utili alla risoluzione dei casi e risolvere semplici puzzle ambientali per proseguire nell'avventura. Tutto questo, tuttavia, va fatto tenendo in conto che l'omicida segue attentamente tutte le nostre mosse.
Aggirandoci nelle ambientazioni in cerca di prove, capiterà di imbattersi in una figura incappucciata che indossa occhiali da sole neri e il simbolo del Killer dello Zodiaco sul petto, pronta ad eliminare il giocatore senza scrupoli, se riuscirà a catturarlo. È proprio in queste sezioni che entra in gioco la componente stealth di This is the Zodiac Speaking.
Una volta individuato l'avversario, infatti, sarà necessario muoversi con circospezione facendo attenzione a non produrre troppo rumore (c'è un apposito indicatore sulla parte bassa dello schermo che vi aiuterà a regolare la silenziosità delle vostre azioni), sfruttando nascondigli e coperture per superarlo e proseguire nelle nostre indagini. Non c'è alcun modo di difendersi, né di rispondere agli attacchi: se Zodiac ci raggiunge, siamo morti.
Per evitare una fine prematura, dunque, dovremo valutare attentamente ogni nostra mossa o, nel caso in cui il killer ci scoprisse, scappare a gambe levate tenendo d'occhio la barra della stamina che si svuoterà rapidamente. Per fortuna (o sfortuna, a seconda dei punti di vista), l'IA del nemico è tutt'altro che raffinata e sarà molto semplice sottrarsi alle sue attenzioni facendo brevi scatti e nascondendosi dietro qualsiasi oggetto dello scenario in attesa che smetta di cercarci e torni alla sua normale routine comportamentale.
Questo fattore, non vogliamo nasconderlo, smorza parecchio l'atmosfera di tensione dovuta alla presenza di un killer tanto leggendario sulle nostre tracce e riduce alcune sezioni del gioco in una semplice partita di nascondino piuttosto banale, in effetti.
Discorso diverso per il fattore 'investigazione' che risulta ben congegnato e ben implementato nell'economia del gioco. Nel capitolo relativo all'omicidio nell'autolavaggio, realmente accaduto nei pressi di Lake Berryessa nel settembre del 1969, avremo il compito di ricostruire i movimenti del killer raccogliendo indizi e prove e formulando un'ipotesi tramite un apposito menu in cui, dopo aver considerato tutte le informazioni in nostro possesso, dovremo riordinare i vari momenti che hanno condotto all'assassinio per completare il caso e passare al successivo.
Da quello che abbiamo potuto capire dalla breve demo a nostra disposizione, l'impianto narrativo di This is the Zodiac Speaking è costruito attorno ad un dialogo tra il nostro protagonista, Hartnell, e una sorta di psicologo che gli chiede di ripercorrere tutti gli avvenimenti più eclatanti della storia dell'Assassino dello Zodiaco.
Dal punto di vista tecnico, infine, This is the Zodiac Speaking è caratterizzato da uno stile grafico peculiare che rinuncia al realismo in favore di un personaggi stilizzati e un'ambientazione dai colori freddi e smorti che restituisce in maniera efficace il clima di desolazione e morte che si respirerebbe mettendosi alla ricerca di un killer tanto efferato quanto incredibilmente difficile da catturare. Lo stesso Zodiac è stato modellato sulla base dell'identikit fornito alle autorità da parte di alcuni testimoni dell'omicidio di Lake Berryessa e la sua presenza in alcuni parti del gioco incute un certo timore.
Certo, come abbiamo detto poco più sopra, l'intelligenza artificiale non è all'altezza della situazione e tende ad alleviare parecchio il senso di pericolo che il gioco vorrebbe trasmettere ma il lavoro svolto dal team artistico in termini di caratterizzazione di setting e personaggi è assolutamente di buona fattura. Discreto anche il doppiaggio in inglese che enfatizza bene alcuni passaggi cruciali della narrazione con una recitazione sempre apprezzabile.
In definitiva, la scelta di ricreare in modo fedele alcuni degli episodi più drammatici della storia di Zodiac rifacendosi a fatti di cronaca realmente accaduti è quantomeno coraggiosa da parte di Punch Punk Games e ci sentiamo di promuoverla senza riserve seppure dal punto di vista del gameplay ci siano state soluzioni che non abbiamo pienamente apprezzato.
This is the Zodiac Speaking è un thriller noir che sembra scritto con cura da un team appassionato alle vicende di uno dei più iconici serial killer della storia americana e che potrebbe regalare più di una soddisfazione al momento del lancio previsto per il 2020.
La prospettiva di ripercorrere le gesta di Zodiac come nel film omonimo di David Fincher o nei diversi romanzi scritti nel corso degli anni è affascinante e piuttosto inedita nell'ambito videoludico.
Allo stato attuale, tuttavia, il prodotto necessita di diverse rifiniture per limare le criticità del suo impianto ludico soprattutto per quanto riguarda l'IA che risulta alquanto deficitaria.