THQ e il problema dell'usato
Non vogliamo punire nessuno."
THQ ha promesso che non "punirà" i consumatori che acquistano giochi di seconda mano.
Hanno sollevato critiche le dichiarazioni del creative director dei giochi della serie WWE, Cory Ledesma, che ha dimostrato scarsa simpatia nei confronti di chi acquista giochi di seconda mano. Il boss della divisione Core Games di THQ, Danny Bilson, ha però cercato di mitigare quelle parole.
"Quello che più di ogni altra cosa mi interessa è realizzare giochi capaci di suscitare l'entusiasmo dei consumatori. Se i ricavi vanno a finire nelle tasche di chi non ha sviluppato i giochi, per noi è difficile finanziare nuovi progetti. La questione è molto semplice."
"Allo stesso tempo, non vogliamo punire chi acquista giochi usati. Per questo, nel codice che permetterà di accedere al gioco online, includeremo anche contenuti scaricabili. Per esempio, nel nostro prossimo titolo della serie WWE, faremo pagare 10 dollari il codice per il gioco online. Questo, però, sbloccherà anche il primo DLC. In questo modo i consumatori avranno la sensazione di ottenere qualcosa in cambio dei propri soldi."
Secondo Bilson, il blocco del gioco online è una misura necessaria affinché THQ possa continuare a sviluppare titoli AAA. "Il discorso per noi è della massima importanza, perché io voglio fare giochi fantastici da 30, 40, 50 milioni di dollari, ma se non ne ricavo abbastanza soldi non posso permettermelo."
"È allo stesso tempo semplice e difficile. Non vogliamo punire i consumatori, per questo stiamo cercando una soluzione che accontenti un pò tutti."
"Sono i giocatori che mi interessano. Voglio assicurarmi che siano tutti soddisfatti, e allo stesso tempo voglio ricavare i soldi necessari allo sviluppo di quei giochi che io stesso e i fan amiamo."