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Thrustmaster T100 Force Feedback Racing Wheel - review

Chi si accontenta, guida.

Dopo un periodo di scarse novità per quanto riguarda i volanti, torniamo a parlare di periferiche di guida con Thrustmaster. L'azienda americana, in concomitanza con l'arrivo della next-gen, ha realizzato una nuova linea di prodotti dedicati alla simulazione di guida e il primo che testeremo in questa sede è il Thrustmaster T100 Force Feedback Racing Wheel.

Si tratta del modello base della linea Thrustmaster che sostituisce il T80, un volante Force Feedback per PC e PS3 pensato per un pubblico di giocatori casuali e senza particolari esigenze. Viene immediatamente riconosciuto dalla console Sony mentre richiede l'installazione del software Thrustmaster per essere usato al meglio su PC.

Una volta tolto dalla confezione si capisce subito che non si tratta di un prodotto di fascia alta: le dimensioni sono piuttosto ridotte sia per il volante sia per la pedaliera, il cui peso in entrambi i casi è piuttosto contenuto. Questo significa che il montaggio, tramite la consueta ganascia a vite singola posta sotto il corpo volante è piuttosto semplice e immediato e garantisce una buona stabilità al voltante anche durante le sollecitazioni più intense. Non è presente un alimentatore esterno in quanto la spina è connessa direttamente alla parte posteriore del "cofano". Il corpo volante in plastica dura è realizzato in modo piuttosto tradizionale lasciando poco all'immaginazione.

Ecco il frontale del T100 di Thrustmaster. L'abbondanza di tasti è notevole, anche se non tutti sono facilmente raggiungibili.

A parte la T centrale e un led rosso che s'illumina all'accensione, il look è tutto al servizio della funzionalità: la plastica dello sterzo è ricoperta nella parte della presa laterale da un leggero strato di gomma morbida per migliorare il grip ma non ci sono altri accorgimenti particolari. Ci si concentra quindi sulla pulsanteria che è piuttosto abbondante: troviamo infatti sulle tre razze una croce direzionale, quattro pulsanti in posizioni joypad e altri tre pulsanti sulla razza centrale. Sul corpo volante sono presenti altri quattro pulsanti, due sulla parte destra e due sulla parte sinistra che insieme alle levette per il cambio poste dietro lo sterzo, portano il numero di complessivo di comandi mappabili a diciassette, più che sufficienti a qualsiasi evenienza.

L'ergonomia è discreta ma non eccezionale: occorre avere le mani piuttosto grandi per raggiungere agevolmente con il pollice sia la croce direzionale sia i quattro tasti a diamante posti sulla razza destra. La stessa cosa non si può dire per i pulsanti posti sullo sterzo a destra e sinistra: solo quello più in basso si raggiunge agevolmente mentre più problematico è gestire quello nella parte alta che in virtù delle dimensioni ridotte richiede una certa precisione per essere premuto in velocità. Molto più agevole è invece raggiungere le levette del cambio poste nella parte posteriore del volante, caratterizzate da un clic molto secco dei microswitch e una corsa cortissima permettendo scalate in sequenza molto rapide.

Per quanto riguarda la pedaliera troviamo solo acceleratore e freno e anche in questo caso l'ergonomia non è il massimo: i pedali sono piuttosto piccoli e chi, come il sottoscritto, porta un 45 potrebbe aver qualche problema nell'utilizzo utilizzando calzature. Fortunatamente è possibile staccare le pedaline e invertirle per regolare l'inclinazione per adattarle meglio alla postura dei piedi.

Un particolare sicuramente gradito che viene messo tuttavia in secondo piano da uno dei tipici problemi delle pedaliere fin dalla notte dei tempi, ovvero la scarsa stabilità. La base non molto ampia e il peso piuttosto scarso dovuto all'utilizzo esclusivo di plastica dura rendono la pedaliera molto poco stabile nonostante la presenza di piedini in gomma nella parte inferiore.

La pedaliera: la resistenza e modularità di freno e acceleratore sono buoni, il problema è la base instabile e il cavo piuttosto corto.

Questi limitano per un po' di tempo gli "sbandamenti" ma diventano ingestibili nelle staccate violente e perdono facilmente grip a causa dell'accumulo di polvere e sporcizia. È quindi necessario bloccare contro il muro la pedaliera o usando qualche altro sistema artigianale, poiché altrimenti diventa veramente difficile riuscire ad utilizzarla nel modo corretto. Anche il filo che la collega al corpo del volante non è lunghissimo ed è impossibile farlo sparire dietro a un tavolo o fargli fare giri strani per evitare che intralci nel posizionamento della postazione o con le gambe dell'utente.

In fase di prova, abbiamo usato il Thrustmaster T100 con Assetto Corsa e il preview code di F1 2014 su PC e Shift 2 Unleashed su PS3 e possiamo dire di essere abbastanza soddisfatti delle prestazioni. La precisione è buona e lo sterzo piuttosto piccolo permette di essere diretti e veloci negli inserimenti, una situazione ideale per i titoli o i mod dedicati alla Formula 1.

Il rovescio della medaglia è rappresentato dalla guida GT o rallystica limitata dal ristretto angolo di sterzata, che non permette di andare oltre una rotazione completa di 270°. Siamo quindi sicuramente di fronte a un volante pensato per gli arcade o simularcade che non può di adattarsi a tutte le tipologie di giochi di guida.

L'impressione è confermata anche dal force feedback: tutto il campionario di effetti è ben riprodotto e tutto sommato abbiamo ricevuto buone sensazioni sia con l'eccellente Force Feedback di Assetto Corsa, sia con quello meno raffinato di F1 2014 di Codemasters: dopo anni trascorsi sui prodotti Fanatec ma anche sui migliori volanti della famiglia Thrustmaster e Logitech, possiamo dire che il Thrustmaster T100 si pone nella fascia medio bassa del mercato per quanto riguarda la qualità degli effetti trasmessi al giocatore.

Le reazioni di leggerezza e vibrazione sono plausibili ma senza raggiungere la precisione e finezza dei migliori volanti. La potenza non è elevatissima ma tutto sommato più che sufficiente a soddisfare un'ampia fetta di pubblico, in particolare i casual racer meno adusi al ritorno di forza di periferiche di classe superiore.

Molto apprezzata è la possibilità d'invertire il senso dei pedali per cambiare l'inclinazione.

Installando il software nel caso si voglia connettere il volante alla versione PC, ci si accorge che è stato ripreso il menu grafico dell'F430, il modello di gamma superiore dell'azienda di Ontario, ma le funzionalità sono comunque tutte garantite. Le possibilità di personalizzazione sono discrete: è possibile gestire tre valori separati di Force Feedback, impostare la pedaliera combinata o separata e la reattività della croce direzionale. Non è invece possibile modificare elettronicamente l'angolo di sterzata che è definito meccanicamente dal sistema di cinghie e ingranaggi interno.

Il Thrustmaster T100 Force Feedback Racing Wheel è complessivamente un discreto volante, adatto a chi voglia iniziare a guidare senza troppe pretese, ma ci sono numerosi aspetti che suggeriscono di valutare attentamente l'acquisto. Si tratta infatti di un prodotto budget venduto a circa cento euro che ha costretto Thrustmaster a investire in alcuni settori, tralasciandone altri finendo per penalizzarne la qualità complessiva.

I materiali non sono il top, ma per questa cifra era veramente difficile chiedere di più, considerando il buon assemblaggio e una certa stabilità dello sterzo: il pignone è in metallo e dovrebbe garantire numerose ore di divertimento senza grossi pensieri.

I pro sono rappresentati dalla buona precisione e da un Force feedback adeguato che permette di divertire gli appassionati di guida meno esigenti così come i giocatori totalmente casuali. Anche l'abbondanza di tasti è apprezzabile, per quanto non tutti siano utilizzabili allo stesso modo.

La croce direzionale e le levette del cambio si gestiscono agevolmente ma meno facili da raggiungere sono i pulsanti sulla razza destra: si rischia di attivare accidentalmente quello sbagliato mentre si cerca di orientare la memoria tattile del pollice. Dei quattro tasti sulla leva, solo quelli più in basso sono facilmente raggiungibili anche per chi ha le mani grandi a conferma di come lo studio ergonomico non sia stato particolarmente accorto.

Il punto più debole del Thrustmaster T100 è rappresentato indubbiamente dalla pedaliera: bene la possibilità di modificare l'inclinazione ma troppo ravvicinati i pedali e troppo leggera e instabile la base per evitare accorgimenti esterni che ne impediscano movimenti indesiderati. Anche il cavo troppo corto potrebbe creare qualche problema a chi non disponga di postazioni di guida dedicate e deve usare un tavolo, ovvero il 90% dei potenziali acquirenti.

Chi non ha particolari pretese e vuole un volante in grado di regalare emozioni di livello superiore a quelle di un Joypad, potrà dunque trovare in questo Thrustmaster T100 Force Feedback Racing Wheel una soluzione ragionevolmente economica in grado di adattarsi molto bene ad un uso occasionale. Se siete avidi consumatori di giochi di guida, esistono soluzioni sicuramente migliori a prezzi non molto più elevati più indicate per le vostre esigenze.

7 / 10
Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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