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Tiger Woods PGA TOUR 12: The Masters

Sul green, ancora una volta...

Sono talmente tanti anni che Electronic Arts ci propone i suoi simulatori di golf dedicati a Tiger Woods, che non riesco proprio a ricordare se in questo PGA Tour 12 il numero si riferisca all'anno a cui è dedicato o al capitolo: è il gioco del 2012 o il dodicesimo gioco della saga?

Ok, poco importa, era solo per fare due chiacchiere ma vedo che preferite andare subito al sodo e scoprire se, pur essendo appassionati, per non dire fanatici, di questo sport, valga la pena sborsare i vostri sudati 65/70 euro per acquistare questo gioco.

Come faccio a sapere che siete fanatici di golf? Ovvio, altrimenti non sareste qui a leggere e avreste solo dato un'occhiata al voto a fondo recensione, passando poi ad altro...

Dicevamo di Tiger Woods 12. Fin dal titolo si capisce che il team di sviluppo quest'anno ha puntato praticamente tutto l'appeal del gioco su un singolo appuntamento, quello che ogni golfista in erba sogna di vincere almeno una volta: il Masters. La "giacchetta verde" data in premio ai trionfatori del torneo popola da sempre i sogni di tutti gli appassionati ed è un po' come la Coppa del Mondo di calcio o Wimbledon per il tennis.

Se volete giocare usando il PlayStation Move, mettete in conto una generosa dose di tempo per prenderci confidenza.

Tutte e tre le versioni del gioco, pur avendo delle differenze sia in termini di sistema di controllo che per quanto riguarda alcune opzioni, ruotano attorno al Masters, il quale rappresenterà il punto più alto e prestigioso che la vostra Carriera possa toccare. Prima di arrivarci, però, dovrete mangiarne di erba e sabbia. Dovrete imparare tutti i segreti di ogni singolo fairway e green, ed evitate le trappole che vi attendono in ogni tracciato.

Per prima cosa dovrete superare le leghe minori, quelle dei cosiddetti "amateurs", poi qualificarvi in una serie di tornei intermedi e solo allora sarete ammessi nel grande giro, che in caso di ulteriori vittorie o piazzamenti degni di nota vi darà l'accesso al torneo dei campioni.

Fra le altre cose vale la pena sottolineare la possibilità di giocare l'Augusta Masters in concomitanza con il reale evento che inizierà proprio il questi giorni, un tocco di classe a cui ormai Electronic Arts ci ha abituato da un po' di anni.

Al di là della normale Carriera, il Masters permea qualsiasi opzione del gioco. Una delle più sfiziose e interessanti tra queste è rappresentata dai Masters Moments, ovvero una raccolta dei migliori colpi nella storia di questa competizione, che potrete divertirvi a vivere personalmente.

Il controllo tramite Wiimote è forse troppo preciso. Un piccolo movimento sbagliato nello swing e potrete dire addio alla pallina.

Essendo Tiger Woods il golfista principale di quelli inclusi nel roster del gioco, EA gli ha anche dedicato una modalità nel quale i giocatori devono provare a battere i punteggi che gli hanno permesso di indossare ben quattro di quelle famose giacche verdi.

Di roba da fare ce n'è più che a sufficienza per tenervi impegnati fino all'uscita dell'inevitabile PGA Tour 13 (con o senza Tiger?). Se a quanto detto finora aggiungete i match online, il multiplayer locale e tutto il resto, potreste tenere il gioco inserito nella vostra console almeno fino a dopo l'estate. E la situazione avrebbe potuto essere ancora più ricca di proposte se solo EA non si fosse fatta prendere dalla solita cupidigia, come vi spiegherò a fondo recensione.

Passando alle meccaniche di gioco vere e proprie, questo Tiger Woods non è cambiato molto rispetto al recente passato, ma vista l'eccellenza ormai raggiunta dalla serie sarebbe stato un azzardo eccessivo (e probabilmente inutile) tentare qualcosa di radicalmente diverso. Il sistema di controllo tramite pad è assolutamente identico, ma c'è una cosa che non mi sarei aspettato di vedere e che alla fine si è rivelata una delle migliori aggiunte al gameplay storico della serie.

Finora i caddie hanno avuto quasi sempre un ruolo marginale, ma stavolta EA ha deciso di promuoverli a veri e propri co-protagonisti. Tranquilli, non rischiate che uno di loro vi strappi di mano il Sand Wedge poco prima di una critica uscita dal bunker.

I primi 15 minuti del gioco.