Tiger Woods PGA TOUR 12: The Masters
Sul green, ancora una volta...
Semplicemente, prima di ogni tiro il vostro "secondo" vi proporrà due opzioni di tiro. Scegliendone una il gioco selezionerà automaticamente la mazza più adatta, l'angolazione perfetta, la mira più precisa possibile e a voi non resterà che colpire la pallina.
Fate attenzione però perché ciò non significa che tutto sia diventato più semplice. Oltre all'oggettiva difficoltà nello scegliere la giusta potenza in ogni colpo, dovrete anche valutare attentamente i consigli del vostro caddie, che è stato volutamente programmato per non essere perfetto.
Non sempre i suoi consigli vi porteranno sulla strada migliore, e se così fosse stato Tiger Woods PGA Tour sarebbe improvvisamente diventata una serie arcade alla pari di Everybody's Golf.
Per quanto riguarda il resto, tutto quello che avevamo visto e apprezzato fino al capitolo 11 è rimasto intatto anche in questo seguito e questa è indubbiamente una buona notizia, visto che a volte le serie sportive tendono ad alternare un passo in avanti a un altro indietro. Va sottolineato il fatto che se desiderate avere una lunga e fortunata carriera online, forse la versione Wii del gioco è la meno indicata visto che tra le tre è quella con le opzioni per il gioco in rete più scarse (compensate però da due "fantastici" mini-giochi... wow!).
La versione PS3 supporta il PlayStation Move mentre quella Xbox 360 non si è guadagnata la stessa "feature" per quanto riguarda Kinect. Evidentemente Electronic Arts non lo ha ritenuto degno di essere incluso nel parterre dei sensori di movimento e in effetti non si possono dare tutti i torti al colosso americano. La mancanza di un accessorio "fisico" da utilizzare a mo' di mazza da golf avrebbe probabilmente penalizzato non poco la periferica Microsoft, quasi sicuramente a discapito della precisione.
Il Move funziona decisamente bene ma, come potete facilmente intuire, per ottenere risultati degni di nota dovrete faticare molto di più rispetto ai controlli tradizionali. Stesso discorso vale per il Wiimote, altrettanto preciso ma ostico da utilizzare all'inizio, paradossalmente proprio a causa della sua "eccessiva" precisione. Volendo, la versione per la console Nintendo permette anche di utilizzare la Balance Board per verificare il corretto posizionamento dei piedi prima di ogni tiro.
Ma veniamo alla cosa che forse più di tutte mi ha dato fastidio in questa ennesima edizione del gioco: il bombardamento da parte di EA, molto abile nel farcire il gioco con continui "incentivi" all'acquisto dei numerosi DLC già disponibili. Volete un piccolo esempio? Che ne dite se nel corso della vostra carriera scopriste che buona parte degli eventi presenti nel calendario non sono disponibili perché legati a percorsi non inclusi nel gioco che avete appena comprato?
Se date un'occhiata al PlayStation Network o all'Xbox Live Marketplace vi accorgerete infatti di quante "novità" siano state già rese disponibili. Parliamo di circa 15 percorsi in più, mica briciole, e questo non può che irritare chi ha sborsato comunque ben più di 60 euro per un gioco sì pieno di opzioni, ma che alla fine avrebbe potuto essere ancora più ricco se solo il virus dell'avidità non si fosse impossessato del publisher americano.
Passata la rabbia dei primi momenti però, va detto che la dose di polpa inserita nel "gioco base" è comunque sufficiente a issare questo Tiger Woods PGA Tour 12: The Masters nelle posizioni più nobili della classifica formata dai migliori capitoli della serie.
Qualunque appassionato di golf non dovrebbe lasciarselo sfuggire, quantomeno per sperimentare una Carriera che per la prima volta ha un vero e proprio obiettivo finale: diventare un immortale (anche se virtuale) di questo sport, indossando il simbolo del torneo più prestigioso del mondo.