Tiny Barbarian DX - review
Un semplice ma riuscito omaggio ai grandi arcade degli anni '80.
Nel corso degli ultimi anni il mondo dello sviluppo indie è cresciuto notevolmente, regalandoci giochi sempre più ambiziosi sia in termini di qualità che di budget, tanto da riuscire quasi a rimpiazzare le compiante produzioni di medio livello che durante la passata generazione di console erano praticamente state spazzate via.
Tiny Barbarian DX è un gioco molto diverso da quel tipo di indie: si tratta infatti di un progetto nato su Kickstarter e interamente realizzato da un team di sole tre persone, che evidentemente hanno voluto fare una vera e propria dichiarazione d'amore agli action arcade degli anni '80 (titoli come Rygar e Rastan Saga, per chi se li ricorda!) e al genere fantasy barbaresco in generale.
Nel gioco troviamo una tonnellata di citazioni all'immancabile Conan ma anche ad altri film meno noti: giurerei, ad esempio, che uno dei boss è ispirato al "cattivo" col corno in fronte di The Barbarians, semi-sconosciuto B-movie fantasy addirittura italiano, per cui il sottoscritto stravede (se lo conoscete anche voi, è il caso di organizzare una pizzata: saremo in 10 in tutto il paese).
Con simili premesse, è ovvio che questo titolo sia indirizzato al retro-nerd che è in ognuno di noi, facendo leva su quell'effetto nostalgia che, paradossalmente, più passa il tempo e più ci spinge a cercare grafiche pixelose e colonne sonore midi. Se capite di cosa sto parlando e volete prendere Tiny Barbarian DX esclusivamente come il tributo al passato che è, allora preparatevi ad essere rapiti e trasportati ai tempi della vostra infanzia, quando vi aggiravate nelle sale giochi della vostra città in cerca di qualche partita da scroccare.
"Tiny Barbarian DX offre grafica stile 8-bit ma ottimamente caratterizzata e anche discretamente animata "
Dal punto di vista estetico, infatti, Tiny Barbarian DX è impeccabile: grafica stile 8-bit ma ottimamente caratterizzata e anche discretamente animata, una soundtrack che vi entrerà nel cervello in pochissimi istanti e vi rimarrà per giorni (il tema principale è monumentale!) e un gameplay che davvero non avrebbe sfigurato 30 anni fa in un cabinato da bar. Semplice, essenziale, difficile e basato su una dinamica di fallimenti e tentativi continui, con lo scopo di perfezionare i propri riflessi e battere un "quadro" dopo l'altro.
I livelli di Tiny Barbarian DX sono infatti molto scarni in quanto a design e possibilità di esplorazione ma rappresentano una certa sfida sia in termini di piattaforme (specialmente nelle fasi di gioco più avanzate) che in quanto a presenza di nemici. Questi ultimi, in pieno stile arcade, mostrano una totale assenza di IA e usciranno dalle fottute pareti seguendo pattern predefiniti, ma spesso andranno ad affollare l'area di gioco in modo tale da rendere il progresso molto insidioso.
Per fortuna, morendo in un'area saremo semplicemente riportati indietro all'inizio della stessa, perdendo generalmente poco progresso, proprio come quando, di fronte alla scritta "Continue?", si inseriva la fatidica moneta nei cabinati d'annata. Alla fine di ogni stage vero e proprio, invece, entra in funzione il semplice sistema di checkpoint automatici, l'unica concessione alla modernità: solo tramite questo potremo uscire dalla partita e riprenderla in seguito da dove eravamo rimasti.
"Se ciò che cercate è un tuffo nel passato puro e semplice, buttatevi pure nell'acquisto senza pensarci due volte"
Insomma, se ciò che cercate è un tuffo nel passato puro e semplice, buttatevi pure nell'acquisto senza pensarci due volte (la spesa è piuttosto contenuta: 9€ su Steam). Se invece sperate che Tiny Barbarian DX sia un gioco che ad un aspetto grafico "vintage" unisce un gameplay più moderno, purtroppo, resterete delusi. Qui il design è totalmente essenziale, non solo per quanto riguarda i livelli, ma anche per le possibilità a noi concesse.
Non esiste, ad esempio, il concetto di "power up": dall'inizio alla fine del gioco avremo a disposizione soltanto un tasto per saltare e uno per l'attacco, con al limite una "combo" di 3 colpi, e nulla più. Oltre ad abbattere i nemici, il nostro compito principale sarà raccogliere qualche sporadica moneta o gli immancabili cosciotti arrosto, che ci aiuteranno a riempire la barra dell'energia. Generalmente il livello di difficoltà piuttosto impegnativo riesce ad allontanare la noia ma la varietà non è certamente uno dei pregi del gioco.
L'avventura, al momento, non è nemmeno lunghissima. Il contenuto attualmente disponibile può essere portato a termine in davvero poche ore (circa un paio) ma a onor del vero dobbiamo dire che si tratta soltanto del primo "episodio" del gioco: i successivi tre verranno rilasciati nei prossimi mesi, in modo del tutto gratuito per chi ha acquistato questo capitolo d'esordio (o almeno è quel che promettono gli sviluppatori).
Tra gli altri difetti di Tiny Barbarian DX va citata una programmazione all'apparenza non impeccabile. Tanto per cominciare, il gioco fa una piccola pausa, musica inclusa, quando effettua lo scrolling tra una schermata e l'altra, finendo per rompere abbastanza il coinvolgimento. Poi, abbiamo riscontrato qualche problema tecnico di troppo (freeze, annessi e connessi) quando si imposta il gioco a tutto schermo e si tenta di usare la combinazione alt+tab per tornare al desktop.
Insomma, Tiny Barbarian DX è un titolo riuscito come "operazione nostalgia" per i retro-nerd più oltranzisti, ma risulta probabilmente troppo vecchio e basilare per chi pretende degli standard di gameplay di un certo tipo. A voi stabilire a quale delle due categorie appartenete: io, personalmente, lo acquisterei anche solo per lasciarlo fisso sulla schermata del titolo e ascoltare a ripetizione la colonna sonora!