Tiny Tina's Wonderlands Provato: Lo spin-off di Borderlands intriga
A tu per tu col nuovo, pazzo, esplosivo e divertente FPS di Gearbox.
Il fantasy è un genere che affascina in qualsiasi salsa e i videogiochi ci danno spesso la possibilità di viverne le ambientazioni. Ma cosa succede se si aggiungono ai canovacci tipici del genere le follie dell'universo di Borderlands? Il risultato è Tiny Tina's Wonderlands!
Il gioco nasce come sequel dell'espansione Tiny Tina's Assault on Dragon's Keep (ormai divenuta stand-alone) che, nonostante la sua brevità, ci trasportava nel pazzo mondo di Bunkers & Badasses, una sorta di Dungeon & Dragons creato dalla piccola Tina, una dei protagonisti della saga.
Partiamo subito dall'aspetto tecnico, dove si nota la presenza di 60 FPS granitici a partire da settaggi medi fino ad alti (ci è stato sconsigliato di utilizzare le opzioni "bassa" e ultra" in quanto ancora non ottimizzate), con una qualità grafica e visiva davvero notevole, che rappresenta un salto di qualità rispetto a Borderlands 3.
I dettagli sono davvero curati, accompagnati dalla grafica cartoonesca che da sempre è il marchio di fabbrica del franchise. Le classi disponibili per la beta erano due: la prima era il Graveborn, una sorta di negromante che sacrifica la propria vita per scatenare attacchi di magia oscura, aiutato da un piccolo compagno (un Demi-lich) che colpisce i nemici a cui abbiamo già inflitto dei danni. La seconda era lo Stabbomancer, un assassino che sfrutta i colpi critici nascondendosi nell'ombra e che può scatenare un vortice di lame spettrali.
Wonderlands nella sua spietata e dissacrante ironia non è soltanto una copia carbone del looter-shooter, di cui è una costola. Grazie all'aggiunta di un sistema di scelte nei dialoghi, un albero delle abilità più approfondito e la possibilità di livellare le nostre caratteristiche, riesce a creare un'alchimia tra i classici stilemi di Borderlands e i canovacci del genere GDR.
Scelto il nostro personaggio, ci siamo lanciati all'avventura di Mount Craw: appena arrivati abbiamo fatto la conoscenza di Jar, una piccola goblin che abbiamo dovuto aiutare per rovesciare un regime dittatoriale imposto nella società goblin.
La prima missione secondaria, tra quelle che abbiamo affrontato, è stata forse quella meno stimolante, non offrendo le atmosfere tipiche di Borderlands ma rivelandosi più una sorta di guidai tra le varie aree presenti nella mappa. Se non altro ci ha mostrato alcune tipologie di nemici, bilanciando il tutto con degli scontri divertenti e frenetici.
Parlando proprio di questi dettagli possiamo dire che siamo rimasti soddisfatti da ciò che abbiamo visto, relativamente all'esplorazione. Mount craw è un bioma molto vasto che comprende piccoli centri abitati, cave minerarie e un lago ghiacciato, luoghi che a loro volta nascondono creature di ogni tipo e dimensione, collezionabili ed eventi speciali, potenzialmente utili per quello che da sempre è il cuore del gioco: il loot.
Sia chiaro, in Tiny Tina's Wonderlands di armi leggendarie o quantomeno particolari non ne abbiamo incontrate, ma siamo sicuri che potremo dare un giudizio più approfondito quando potremo immergerci più approfonditamente nel mondo di gioco completo.
Siamo comunque rimasti colpiti dalla presenza delle magie, sostitutive delle granate. Ce ne sono di tanti tipi e di tanti effetti diversi, dalla scarica elettrica leggera al tifone ghiacciato. Le abbiamo trovate molto divertenti e, complice una ricarica veloce, molto utili quando ci siamo trovati circondati da gruppi di mob o da creature davvero toste da abbattere.
Mai come in questo titolo l'approccio ai combattimenti si è dimostrato vario e completo. Per esempio, è possibile lanciare una magia, utilizzare subito dopo l'abilità del personaggio, scivolare sparando per indebolire ulteriormente il nemico e quindi sferrare l'ultimo colpo in corpo a corpo.
Ad un'aggiunta nel sistema di combattimento si presuppone, in giochi di questo tipo, un ampliamento dell'arsenale che viene offerto al giocatore e infatti ci siamo trovati davanti nuovi tipi di equipaggiamenti, come armi bianche (spade, mazze, falci...), balestre automatiche e "revolver di precisione", oltre a quelle provenienti dalla saga principale, con modifiche estetiche e abilità nuove.
Quello che ci lascia ancora qualche interrogativo è la trama principale, che non abbiamo potuto approfondire a dovere. Nel DLC originario Assault on the Dragon Keep, Tiny Tina affrontava il lutto per la perdita del suo eroe, Roland, morto per mano di Jack il bello. Per quanto scanzonato fosse il contenuto, la cornice era davvero commovente e siamo curiosi di scoprire il taglio che Gearbox vorrà dare a una trama che, per quanto abbiamo visto, si è dimostrata divertente.
In conclusione, Tiny Tina's Wonderlands si prospetta un titolo interessante, con un gameplay frenetico e un'atmosfera che ammicca al fantasy più classico. Speriamo che la trama ci sorprenda e che affronti la fragile psicologia di Tiny Tina, attorno a cui girava Assault on the Dragon Keep. Non ci resta quindi che aspettare la sua uscita per vedere quanto abbia realmente da offrire.