Titanfall 2 - Reloaded
Un grande gioco al momento sbagliato.
Titanfall 2 è un titolo di Electronic Arts pubblicato a fine 2016 decisamente ben fatto, che prende le caratteristiche migliori del suo predecessore andando a rifinirne le meccaniche di gioco, mettendo in scena una battaglia tra fanti ultra tecnologici e giganteschi mecha d'ispirazione giapponese. La campagna singleplayer è breve ma ben fatta e funge da prologo alle vicende della componente multiplayer. Il team di sviluppo che ha concepito questo ibrido in passato aveva fatto parecchio parlare di sé: Jason West e Vince Zampella erano i transfughi di Infinity Ward che nel 2010 avevano ceduto alle lusinghe di EA per dare vita a un progetto completamente diverso.
L'originale uscito nel 2014, pur se caratterizzato da qualche problema, tutto sommato era riuscito nell'intento di dare uno scossone al mercato degli sparatutto, soprattutto per quanto riguardava il gameplay. Grazie a Battlefield e Destiny, il monopolio di Call of Duty era stato rotto da tempo, ma la ventata di freschezza introdotta dai titani di Respawn Entertainment era stata decisamente ben accetta. Titanfall 2 punta a rifinire ulteriormente i punti forti del gioco e mettere Electronic Arts in condizione di attaccare da due fronti Activision nel mercato prenatalizio visto che dall'altra parte della tenaglia c'era Battlefield One. Sfortunatamente per EA, la manovra a tenaglia non ha funzionato, come vedremo maggiormente in dettaglio tra poco.
Al momento della pubblicazione il gioco si è rivelato subito piuttosto stabile e performante su tutte le piattaforme per cui è uscito: la campagna di aggiornamenti, organizzata di pari passo con il rilascio di numerosi DLC è stata tutto sommato piuttosto standard e ben gestita da parte di Respawn Entertainment. Il primo aggiornamento uscito in concomitanza con il Day One non era stato di rilievo, ma il secondo arrivato all'inizio di novembre 2016 aveva dato una direzione precisa a quello che sarebbe dovuto essere il supporto di Respawn al gioco.
Subito è stata introdotta una soluzione di risoluzione adattiva pensata per ridurre leggermente la qualità dell'immagine nelle situazioni più caotiche filtrandola con una correzione antialias TSAA e aiutare nel contempo le schede video meno performanti a restare ancorate ai sessanta fotogrammi al secondo. Altri interventi hanno riguardato modifiche al sistema video nell'interfaccia, l'aspect:ratio, eliminare vari crash del gioco (su PC) sempre legati a problematiche video ma anche collegate al gameplay. L'uso di armi in corsa sui muri, punti di respawn e la dinamica di alcune armi che in determinate situazioni non si comportavano nel modo corretto sono state riviste quasi subito.
Ottimi anche gli interventi sul matchmaking per velocizzare la composizione delle lobby in relazione alla posizione geografica dei giocatori. A novembre 2016 c'è stato un secondo aggiornamento ma decisamente minimale, sempre relativo ad una serie di bugfix che Respawn stessa non si è nemmeno presa il disturbo di enumerare nel dettaglio. Il terzo aggiornamento è stato invece uno dei più attesi da parte della community perché ha riguardato i primi bilanciamenti di titani e piloti e sono stati innescati proprio dalle osservazioni dei giocatori che popolavano i server dopo il primo mese di gioco.
Il Tone e Legion sono stati quindi bilanciati per essere in linea con le prestazioni degli altri titani, così come una rinfrescata è stata data al danno di tutte le Light Machine Gun per gli scontri a fuoco da appiedati. Ancora è stata la volta del fix di alcuni problemi con i respawn su mappe specifiche per concludere con la possibilità di giocare in solitario i match privati, una feature richiesta a lungo dalla community. Sempre a metà novembre è arrivata un'altra patch decisamente corposa che oltre ad introdurre numerosi bugfix ha portato i primi contenuti inediti gratuiti.
È arrivata infatti la nuova mappa Angel City, ma anche numerosi kit per i titani e una serie di feature acquistabili per gli stessi a cui si sono aggiunte una valanga di feature nel menu di configurazione per il controllo di fanteria e titani, modifiche agli indicatori dell'interfaccia, gestione del matchmaking e i callsign dei giocatori nelle leaderboard. Ulteriori interventi sono stati eseguiti sul bilanciamento di armi e titani in termini di resistenza e corazzatura e danni inflitti dalle varie armi.
Dopo questo aggiornamento, il supporto si è fermato per un po' di tempo, visto che Respawn si è concentrata sui DLC: le patch e contenuti gratuiti sono tornati a marzo 2017 con nuove armi, e un'ulteriore giro di bilanciamenti affiancati a bugfix di varia natura. Bugfix che sono stati necessari anche dopo il rilascio di alcuni DLC a pagamento: ne sono stati pubblicati una dozzina che vi riportiamo qui velocemente. Dopo Angel City, completamente gratuito, è arrivato Live Fire: pubblicato a febbraio 2017 ha introdotto una nuova modalità 6vs6 per i piloti con due mappe dedicate più una per quella Coliseum.
Colony Reborn è arrivato il 30 marzo 2017 con due nuovi titani insieme a una mappa gratuita per tutti. A Glitch in the Frontier è dell'aprile successivo con una nuova modalità (Marked for Death), una nuova mappa e una nuova fazione ed è stato seguito da Monarch's Reign, anch'esso caratterizzato da un mix contenuti free e a pagamento, una mappa e un titano nel primo caso, e due Prime Titan nel secondo. Questo DLC è degno di nota questo DLC in quanto permette ai giocatori di invitare amici in partita.
Il sesto aggiornamento, The War Games, è stato completamente gratuito, e ha introdotto nuove e vecchie mappe da Titanfall, una nuova esecuzione e la nuova modalità Free Agents, mentre il settimo aggiornamento, oltre a nuove mappe, ha segnato l'importante ritorno della modalità cooperativa Frontier Defense, una variante delle classiche modalità orda viste in molti altri titoli multiplayer in cui si deve proteggere il proprio harvester il più a lungo possibile su cinque mappe dedicate.
Ad agosto 2017 è stata la volta di Postcards From the Frontier, contenente altre mappe per la modalità Frontier Defense, una nuova esecuzione e due modalità dedicate ai titani Aegis, la Brawl e la Last Titan Standing. Gli ultimi tre aggiornamenti (Tricks and Treats, Harvest Time e Operation Endeavour) sono i meno importanti del lotto visto che si sono concentrati sulla pubblicazione di skin gratuite e a pagamento ma non hanno visto l'arrivo di nuovi contenuti di rilievo come mappe, armi o modalità.
Tutto sommato Respawn si è mossa come molti si aspettavano avrebbe fatto, con un supporto costante di patch e bilanciamenti, e la pubblicazione di nuovi contenuti per tenere il più possibile viva l'attenzione della community che stavano cercando di creare. Come dicevamo nell'introduzione, purtroppo, Titanfall 2 non è stato il successo commerciale sperato da EA e questo è stato, ed è ad oggi in ottica di un acquisto ritardato, un grosso problema.
EA e Respawn non hanno rilasciato dati ufficiali sul venduto: si calcola che il primo Titanfall avesse toccato i sei-sette milioni di copie al termine della sua vita commerciale. EA puntava a un risultato ancora migliore, sulla decina di milioni di copie: invece fin dalle prime settimane, si è capito che le vendite avevano perso slancio non solo a causa di un debutto sotto le aspettative se confrontato a quello di Battlefield One, ma anche per l'immediata decisione di EA di tagliare nettamente il prezzo a 35 euro.
I rilevamenti di VGChartz sembrano corroborare queste stime con tre milioni di pacchettizzate dopo un anno e mezzo, al netto delle vendite digitali su console e PC che ci fanno pensare a al raggiungimento di un risultato da 6-7 milioni di copie molto simile a quello del primo Titanfall. In apparenza si potrebbe dire che EA e Respawn avrebbero potuto essere soddisfatti di questo risultato in un'ottica di limitare i danni dal punto di vista economico: la prospettiva cambia se guardiamo le piattaforme su cui il gioco è uscito. In origine si trattava di un'esclusiva Microsoft lanciata su Xbox One, Xbox 360 e PC, mentre oggi il gioco è disponibile anche per PS4. Salta all'occhio quindi come all'ottima base di Xbox 360 si sia sostituita quella di PS4, ma i risultati non siano stati altrettanto lusinghieri.
Perché questa debacle per un gioco tanto acclamato dalla critica? Abbiamo individuato tre aspetti che a nostro modo di vedere ne hanno contribuito al mancato successo, alcuni evidenti, altri meno. Il primo risiede nella pessima scelta di tempo per la finestra di lancio. Comprensibile la strategia di EA di aggredire Call of Duty: Infinite Warfare da due fronti, ma anche se il periodo natalizio suggeriva maggiori capacità di spesa da parte dell'utenza, le priorità dei giocatori si sono orientate su due franchise "corazzati" dal punto di vista dell'appeal, lasciando i titani di EA in pieno centro cittadino: troppo poco spazio di manovra.
In seconda battuta, e i rilevamenti della versione PS4 sembrano confermarlo, l'impressione è che EA non abbia comunicato adeguatamente Titanfall 2 come un prodotto multipiattaforma, facendo poco per far passare il messaggio che l'esclusività a favore di Microsoft del primo capitolo era terminata. In ultima istanza, il grosso elefante nella stanza con cui in pochi avevano fatto i conti è stato probabilmente Overwatch di Blizzard. Pubblicato a primavera del 2016, proprio nell'autunno di quell'anno era in piena espansione, per arrivare dodici mesi dopo a una base giocante di 35 milioni di utenti. Per quanto il target fosse indubbiamente diverso, anche questo dato ha contribuito a delineare i contorni di un mercato FPS indubbiamente già saturo mettendo ulteriormente nei guai il titolo di Respawn.
Sotto l'aspetto tecnico, Titanfall 2 si esprime benissimo su PS4 e Xbox One a sessanta frame al secondo, ma anche in maniera spettacolare su One X, PC e PS4 Pro grazie alla risoluzione nativa in 4K o 1440p che caratterizzano una resa grafica di altissimo livello a quasi due anni da lancio. Tanta qualità ha avuto una gestazione un po' complicata, ma da vedere in azione, è indubbiamente uno sparatutto tecnicamente solido e performante.
Al netto di tutto questo, il responso su un acquisto ritardato non è quindi molto favorevole: oltre alle indubbie qualità in termini di gameplay, è sostanzialmente il prezzo a dare ancora un senso all'investimento. Le pacchettizzate si trovano su Amazon a 16 euro per tutte le piattaforme, andando persino a fare concorrenza ad EA che vende il gioco completo su Origin per PC a 29 euro e a prezzi simili sugli store online delle versioni console.
Il vero problema si conferma essere la consistenza della base giocante divisa tra tre piattaforme diverse: è più viva su console, ma già si notano parecchie difficoltà nel trovare partite con modalità diverse da quelle classiche e ad orari lontani dalla fascia serale. Il fatto che sul sito di Xbox ufficiale, Titanfall 2 non sia nemmeno nella lista dei cinquanta titoli più giocati, la dice lunga sulle prospettive di un titolo la cui sopravvivenza è legata alla presenza quotidiana della community sui server, per non parlare di qualsiasi velleità esportiva, purtroppo stroncata sul nascere già nei primi mesi di vita.
A malincuore, non ci resta che mettervi in guardia sull'acquisto di un gioco le cui prospettive non sono rosee nel medio periodo, nonostante l'indubbio livello qualitativo. Solo il prezzo particolarmente appetibile rende l'investimento in prospettiva un po' meno privo di quel senso che potrebbe avere acquistare oggi un Battlefield One a caso, titolo di cui parleremo nel prossimo articolo della nostra rubrica.