TOEM - recensione
Tutto in uno scatto fotografico.
Something We Made, un piccolo studio indipendente svedese, dopo aver pubblicato dei veri e propri prototipi multimediali è pronto ad approdare nel mercato videoludico. Il soggetto di questa recensione è infatti TOEM, il primo gioco che possa considerarsi tale, creato da questi ambiziosi ragazzi.
TOEM è quel che rappresenta in tutto e per tutto il concetto di "awesome game", una categoria di giochi che ha avuto addirittura una propria conferenza all'interno del palinsesto dell'E3 tenutosi quest'estate. Un prodotto semplice incentrato sul relax e la voglia di scoperta, il tutto scandito da un accompagnamento musicale lento e piacevole.
Certo, quello che andiamo a descrivere qui sotto potrebbe non accontentare il palato di qualcuno ma vi assicuriamo che questo tipo di esperienza rientra di diritto nell'abito dei toccasana, un momento di tranquillità tra un deathmatch di un qualsiasi sparatutto e un ostico platform pronto a mettere alla prova i nostri nervi.
Non a caso, a nostro avviso, averlo potuto provare su Nintendo Switch ha portato TOEM ad essere un'Awesome Game con le maiuscole. Comodamente sul nostro divano o durante un viaggio, abbiamo vissuto questa curiosa avventura alla ricerca di qualcosa di misterioso, attraversando scenari ispiranti ai più bei scorci scandinavi.
Nei panni di una curiosa creatura, assimilabile ad una tenera pecora, arriva il momento di partire per un viaggio che ci conduce sulla vetta della montagna, e visitarla sembra essere un importante step della vita di questi strambi abitanti della città immaginaria protagonista di TOEM. Nonostante uno zainetto sulle spalle la nostra e unica fedele compagna di viaggio è stata la nostra macchina fotografica.
Il gameplay di TOEM infatti si basa su questa semplice meccanica di scattare foto e passeggiare per location completamente disegnate a mano in bianco e nero. I primi minuti sono strutturati per far ambientare il giocatore e fargli apprendere le basilari azioni possibili, e con quali tasti farlo facendo capire fin da subito il tono di questo titolo.
Una volta fatto questo e aver ricevuto un amorevole incoraggiamento dell'unica figura familiare presente nella casa, facendoci scattare foto ed informandoci su come arrivare alla fine della nostra avventura, siamo partiti verso la scoperta del misterioso luogo. Il resto del gioco si basa su incontrare strani personaggi con richieste sempre più bizzarre, che una volta soddisfatte ci ricompensano con l'unica valuta di gioco presente all'interno di TOEM: i francobolli.
Il mondo che abbiamo esplorato infatti non è un open word ma tante piccole istanze da raggiungere tramite bus, interfacciandosi con la relativa fermata. Per poterlo fare però dovremo appunto collezionare francobolli per poter riscattare così il biglietto per raggiungere l'area successiva. I curiosi personaggi che incontreremo lungo la strada avranno richieste fotografiche molto semplici, come fotografare il proprio albergo per pubblicizzarlo o trovare il calzino smarrito di un abitante.
Quindi, armati di macchina fotografica, ci siamo addentrati nella natura o dentro edifici per poter accontentare tutti gli NPC bisognosi di aiuto per poter ricevere i francobolli necessari per poter proseguire il cammino verso la vetta. Facendo ciò, durante la ricerca di oggetti specifici è facile imbattersi nella fauna locale che è possibile fotografare liberamente per arricchire la nostra enciclopedia.
Così com'è stato semplice spiegarvi il tipo di esperienza che offre TOEM, è altrettanto facile giocarci. Non vi è mai niente di impossibile o frustrante da compiere, anche gli oggetti seppur nascosti ad un primo sguardo sono facilmente individuabili. L'esperienza è dunque molto semplice, senza stravolgimenti, un viaggio lineare da punto A a punto B, in completa tranquillità con dolci note che ne compongono una perfetta musica di accompagnamento.
È pur vero che non essendoci sostanziali cambiamenti per tutta la durata del gioco si può facilmente pensare che TOEM annoi ben presto, ma così non è. Gli scenari scorrono con piacere, non costringendoci necessariamente a buttarci a capofitto verso la fine del gioco. TOEM è un prodotto che può essere fruito anche a piccole dosi nei momenti più disparati della giornata, quando si sente la necessità di prendersi un momento di relax scattando foto e ascoltando simpatiche conversazioni.
Nonostante non sia presente la nostra lingua, l'Inglese è abbastanza semplice e difficilmente può mettere in difficoltà. Gli oggetti da trovare, generalmente, sono di uso comune ed i dialoghi sono tutt'altro che complessi.
In conclusione, TOEM è un'esperienza deliziosa, piacevole dall'inizio alla fine e alla portata di tutti. E ogni tanto potersi fermare ad ammirare una lumaca o dei semplici fiorellini disegnati a mano, può essere un toccasana anche per il giocatore più accanito.