Tokyo Game Show 2022, le (poche) luci e (tante) ombre della kermesse nipponica
Poche novità e una comunicazione confusa e inconcludente: le tradizionali convention di videogiochi si avviano verso il tramonto?
Si è fatto tanto parlare di quanto le classiche convention dedicate ai videogiochi stiano lentamente lasciando il posto a strategie comunicative profondamente differenti rispetto a quanto siamo stati abituati a vedere in passato.
I grandi esponenti dell'industria hanno da tempo iniziato a disertare anche eventi di importanza globale come l'E3 di Los Angeles e la Gamescom di Colonia, i principali platform holder preferiscono organizzare le proprie trasmissioni private senza dover condividere le luci del palco con i diretti concorrenti e i grandi annunci, ormai, vengono centellinati nel corso dell'anno invece che essere concentrati tutti in un unico periodo come accadeva fino a qualche anno fa.
Se questo cambiamento radicale sia qualcosa di positivo o negativo per il mondo che ruota attorno al nostro medium preferito è oggetto di accese discussioni in giro per il web, sta di fatto che anche l'edizione di quest'anno del Tokyo Game Show ha confermato una triste tendenza: le grandi kermesse non riescono più a regalare sogni come facevano un tempo.
Certo, siamo reduci da un paio di trasmissioni piuttosto buone di State of Play e Nintendo Direct che fanno ben sperare su ciò che ci aspetta nei prossimi mesi, ma è comunque un po' sconfortante vedere come l'industria stia un po' navigando a vista.
Saranno i tempi di sviluppo notevolmente diluiti, sarà la mancanza di hardware che sta piagando questo momento storico, sarà che i publisher tendono ad evitare di uscire allo scoperto troppo in anticipo per evitare le polemiche su eventuali rinvii (invero sempre più frequenti). O ancora, sarà che siamo nel periodo di transizione generazionale più lungo della memoria recente dei videogiochi ma questo TGS, così come E3 e Gamescom, ha portato con sé poche novità e tutte presentate, raccontate e comunicate in un modo fin troppo confusionario.
MICROSOFT / XBOX
Partiamo con l'inossidabile e onnipresente Microsoft che ha sfruttato il palco del TGS per reiterare un concetto fondamentale della sua strategia comunicativa: il Game Pass viene trattato come il centro nevralgico dell'ecosistema Xbox. E non potrebbe essere diversamente visto l'incredibile rapporto qualità/prezzo del servizio proposto dal colosso di Redmond e l'entusiastica risposta del pubblico ad ogni nuovo annuncio riguardante questo abbonamento.
In tal senso Phil Spencer ha aperto le danze per questo TGS 2022 alzando il sipario su una serie di nuovi arrivi che interesseranno Xbox Game Pass nei prossimi mesi. Si passa da produzioni dal gusto prettamente orientale come Danganronpa V3, i due capitoli del popolare RPG Ni No Kuni (il primo dei quali sviluppato in collaborazione con il leggendario Studio Ghibli e in arrivo in edizione rimasterizzata), Fuga 2: Melodies of Steel e Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes (che sarà parte del catalogo già dal day-one) a prodotti di stampo più occidentale come Assassin's Creed: Odyssey di Ubisoft o Deathloop di Arkane che, appena terminato il periodo di esclusività temporale su PS5, sta per approdare anche su Xbox Series X|S.
C'è stato anche spazio per il reveal del nuovo Support di Overwatch 2, Kiriko, e per la conferma dell'arrivo su Xbox di due amatissimi picchiaduro di Arc System Works: Blazblue Cross Tag Battle e Guilty Gear Strive, entrambi attesi per il prossimo anno.
Un panel con tanto arrosto e poco fumo, dunque, che enfatizza ulteriormente quanto il DNA di Xbox e quello di Game Pass siano ormai pressoché sovrapponibili e che, soprattutto, dimostra l'impegno di Microsoft nell'aggiornare costantemente il catalogo del suo servizio in abbonamento.
Cos'è mancato? Magari qualche altro annuncio shock, qualche ulteriore colpo di teatro su un mercato, quello orientale, che storicamente si è dimostrato avverso alle console della famiglia Xbox ma che piano piano sta abbracciando questa nuova filosofia fortemente voluta da Phil Spencer. Bene ma non benissimo.
BANDAI NAMCO ENTERTAINMENT
Anche Bandai Namco Entertainment sceglie la strada della concretezza e incentra il suo sforzo comunicativo per il TGS 2022 su due delle sue proprietà intellettuali più importanti: One Piece e Dragon Ball, due autentici titani dell'animazione giapponese.
Il primo, il celeberrimo manga di Eichiro Oda, sta per tornare protagonista di un prodotto videoludico con One Piece: Odyssey, un RPG open world che permetterà ai giocatori di vivere un'avventura inedita (sceneggiata dallo stesso Oda) in compagnia della ciurma dei Mugiwara Pirates.
Il trailer, seguito da una lunga sequenza di gameplay, ha fatto intravedere un prodotto potenzialmente interessante che da una parte può contare sul fascino dell'universo di One Piece mentre, dall'altra, sembra introdurre una struttura ludica da Gioco di Ruolo a turni piuttosto stratificata. È arrivata anche la data di uscita ufficiale, slittata di qualche mese, prevista per ora per il 13 gennaio del 2023.
Passando alla sezione dedicata a Dragon Ball, IP che non ha certo bisogno di presentazioni, Bandai Namco Entertainment ha acceso i riflettori su due titoli dedicati alla serie: il già rilasciato Dragon Ball Kakarot che sta per ricevere una corposa espansione e l'imminente Dragon Ball Breakers per cui è stata presentata una nuova coppia personaggio.
Nel primo caso, l'annuncio riguardava Bardock: Alone Against Fate, un nuovo DLC che, come lascia intuire il nome, avrà come protagonista l'iconico papà di Goku nei giorni in cui si ergeva come ultimo baluardo del pianeta Saiyan contro la furia distruttrice del malvagio Frieza. Il pacchetto, facente parte del Season Pass 2, arriverà nel corso del prossimo anno assieme all'attesa patch gratuita che aggiornerà il comparto tecnico di Dragon Ball Kakarot per adattarlo alle console di nuova generazione.
La seconda notizia è stata l'aggiunta di un Razziatore e un Sopravvissuto in Dragon Ball Breakers, il nuovo gioco multiplayer asimmetrico dedicato all'universo di Goku e compagni che seguirà le orme dell'ormai celebre Dead by Daylight. Un giocatore vestirà i panni di uno degli storici antagonisti di Dragon Ball mentre gli altri dovranno tentare di sopravvivere il più possibile completando una serie di obiettivi sparsi nella vasta ambientazione.
Il prossimo Razziatore è il temibile Majin Bu che può evolversi nelle sue forme più potenti trasformando i malcapitati avversari e mangiandoli come se fossero cioccolatini. Dal lato dei Sopravvissuti, invece, troviamo la classe del Contadino che può utilizzare le sue abilità specifiche per scavare nel terreno e ottenere utili oggetti dalla rarità variabile.
Siamo onesti, Dragon Ball Breakers fatica a convincerci: la prospettiva di vestire i panni dei nemici e seminare il caos è piuttosto allettante ma i video di gameplay (e le fasi di test finora condotte) ci hanno sempre trasmesso sensazioni poco gradevoli. Speriamo vivamente di essere smentiti quando il gioco completo arriverà sul mercato ma, allo stato attuale, è difficile capire come questo Breakers possa imporsi in una nicchia di mercato già piuttosto congestionata.
Niente titoli nuovi dunque: il vociferato nuovo capitolo di Armored Core è ancora avvolto una fitta coltre di mistero, gli eventuali DLC dello splendido Elden Ring si faranno attendere ancora e anche il neo-annunciato Tekken 8 avrà bisogno di altro tempo prima di farsi vedere in movimento. Il futuro appare radioso, il presente un po' meno.
CAPCOM
A risollevare un po' il morale ci pensa Capcom che può contare su una line-up solidissima tra espansioni di giochi di successo già sul mercato e interessanti titoli in dirittura di arrivo. Si parte con il solito Monster Hunter Rise Sunbreak che, dopo aver riscosso un notevole successo di critica e pubblico, continua a essere supportato con aggiornamenti gratuiti su base mensile volti a arricchire ulteriormente la già importante offerta contenutistica. Nuovi mostri, nuove meccaniche di gameplay e nuove quest stanno per essere rese disponibili mentre il brand di Monster Hunter si gode un periodo di assoluto splendore.
Dopodiché è toccato a Exoprimal, il bizzarro shooter cooperativo in terza persona che contrappone un team di guerrieri equipaggiati con avveniristiche armature da combattimento e orde infinite di... dinosauri. Quello che sulla carta potrebbe apparire come un progetto poco convincente, nasconde in realtà una struttura ludica di tutto rispetto che potrebbe garantire tante ore di spensierato divertimento. Il trailer rilasciato per il TGS si concentra su inedite tipologie di Exo-Suit e sul cast di personaggi che farà da contorno alle furiose battaglie online proposte dal titolo. Exoprimal è atteso nel corso del 2023 su PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S e PC.
C'è stato spazio anche per Resident Evil, reduce dal successo planetario di Village, che sta per ricevere un corposo DLC, 'Winter's Expansion', il quale aggiungerà ben tre contenuti piuttosto intriganti. Il primo è, ovviamente, la richiestissima modalità in terza persona che consentirà di affrontare l'intera avventura di Ethan Winters in una prospettiva totalmente nuova che ricalca quella vista nei due recenti remake. Il secondo è 'Story of Rose' una storia single-player inedita che ci metterà nei panni della sfortunata figlia di Ethan che si ritroverà a vagare nel castello Dimitrescu anni dopo lo sconvolgente finale di Village.
Per finire 'Mercenaries: Additional Orders' aggiungerà tre nuovi personaggi giocabili alla modalità Mercenari del gioco: Chris Redfield, Lord Heisenberg e l'ormai famosa Lady Alcina Dimitrescu, ognuno dotato di abilità uniche che aggiungeranno ulteriore varietà al gameplay. Il DLC Winter's Expansion è atteso per il 27 ottobre.
Nemmeno il tempo di spendere due parole sui titoli di Resident Evil in arrivo su Switch (il settimo e l'ottavo capitolo e i remake del secondo e del terzo, tutti in versione Cloud, ndR) e sull'attesissimo remake di Resident Evil 4 (che sarà protagonista di uno showcase dedicato il prossimo mese), è arrivato il momento di passare alla vera bomba del panel: il nuovo trailer di Street Figher 6.
La sesta incarnazione principale della saga di picchiaduro a incontri di Capcom si è presentata all'appuntamento coi giocatori in forma smagliante portando con sé altri quattro World Warriors iconici: E.Honda, Dhalsim, Blanka e Ken che si vanno ad aggiungere ai già annunciati Ryu, Chun-Li, Kimberly, Luke, Juri e Jamie.
Il trailer si concentra sulla modalità single player World Tour, una sorta di open world ambientato nell'iconica Metro City che consentirà di creare un proprio alter ego virtuale e vagare per la città in cerca di combattimenti e attività secondarie da portare a termine.
Come se non bastasse, anche il gameplay di Street Fighter 6 sembra già da ora viscerale, coreografico e dannatamente divertente e anche la struttura online Battle Hub pare abbastanza solida da supportare una scena competitiva di buon livello.
Non c'è ancora una data di uscita definitiva ma Capcom ha approfittato del palco del TGS per annunciare un Closed Beta Test dedicato al titolo che avrà luogo dal 7 al 10 di ottobre. Street Fighter 6 è atteso per il 2023 su PS4, PS5, Xbox Series X|S e PC.
KONAMI
Chiudiamo questa carrellata con l'evento tenuto da Konami, probabilmente il più amaro e deludente dell'intera manifestazione. Dopo settimane, mesi di speculazioni dovute a rumor che si rincorrevano sulla rete e sibillini suggerimenti da parte dello stesso publisher nipponico, il TGS di Konami si è ridotto ad un solo annuncio, seppur piuttosto ben accolto da parte della community di videogiocatori: la versione rimasterizzata dei primi due, indimenticabili capitoli di Suikoden, in arrivo il prossimo anno.
Già, niente Silent Hill (ovviamente) e niente Metal Gear (ancora più preventivabile): il famigerato annuncio di un gioco '18+ appartenente ad una saga famosa e assente da tempo' non era altro che questa collection dell'RPG uscito ormai più di vent'anni fa sulla prima PlayStation.
Intendiamoci, è un annuncio che abbiamo accolto con una certa gioia poiché si tratta pur sempre di uno dei più importanti JRPG di sempre ma, dopo i recenti leak che parlavano della volontà di Konami di ritornare in auge rispolverando molte delle sue IP più note, era lecito aspettarsi qualcosa in più.
Per il resto, l'ora di panel del colosso nipponico è scivolata via tra lunghe digressioni su quattro (!) titoli di Yu-Gi-Oh!, tutti già ampiamente noti al grande pubblico, app per smartphone a base di idol e musica J-Pop evidentemente indirizzate al pubblico orientale e qualche frammento di gameplay estratto dalla prossima incarnazione di eFootball. Nient'altro. Un po' poco per una conferenza che, come ricordavano gli stessi presentatori, avrebbe dovuto rappresentare il ritorno di Konami dopo più di tre anni di assenza quasi totale dalle scene, non trovate?