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Tom Clancy's EndWar

La voce è un'arma devastante.

La Terza Guerra Mondiale è tristemente divenuta realtà. Le risorse petrolifere del globo scarseggiano, interi paesi sono privi di un governo stabile e tre grandi potenze (Stati Uniti, Europa e Russia) si contendono il predominio su scala planetaria. Le premesse narrative di Tom Clancy's EndWar saranno anche abbastanza scontate, ma non per questo prive di fascino. Avevamo pochi dubbi sul fatto che un brand quale quello di Tom Clancy potesse aderire in modo uniforme alle meccaniche della strategia in tempo reale. La nostra perplessità riguardava invece la determinazione di Ubisoft Shangai nel proporre su joypad una tipologia di gioco da sempre coniugata al binomio mouse-tastiera.

Come lo stesso team di sviluppo ha ammesso più volte, gli obiettivi sono stati essenzialmente due: snellire l'interfaccia di gioco e utilizzare un set di comandi che potesse agevolare il giocatore nel migliore dei modi. Bisognava quindi mantenere una certa profondità di gameplay senza correre il rischio di perdersi in configurazioni inutilmente complesse. Con nostra grande soddisfazione, possiamo affermare che Ubisoft Shangai è riuscita egregiamente nel suo intento. L'utilizzo simultaneo di comandi vocali e interazione via pad ha infatti garantito un approccio non solo estremamente comodo, ma per certi versi decisamente coinvolgente.

Vi ritroverete quindi ad impartire ordini al microfono, mentre tramite levette analogiche e tasti potrete gestire la visuale, navigare sul menu di gioco e selezionare le unità da spostare. I comandi vocali sono ovviamente limitati a frasi brevi e concise: un lessico essenziale e una buona dizione saranno requisiti fondamentali per la corretta esecuzione delle vostre direttive. Un esempio di comando vocale è: "Unità uno, raggiungere alfa", dove per alfa si intende il target da occupare. L'intelligenza artificiale del gioco riuscirà a captare l'ordine e ad agire di conseguenza con discreta prontezza. Bisognerà comunque stare attenti ad eventuali rumori di fondo, i quali hanno talvolta interferito con il suono della nostra voce.

La mappa tattica: molto essenziale esteticamente ma decisamente utile.

A differenza di tanti altri esponenti del genere, EndWar sceglie di focalizzarsi sul vivo degli scontri semplificando l'aspetto tattico a favore di un coinvolgimento emotivo sicuramente superiore alla media. La nostra visuale sarà spesso vicina alle unità selezionate, quasi si trattasse di un filmato in presa diretta. Dopo aver impartito gli ordini a voce, avrete modo di seguire l'azione delle vostre unità fino alla fine, partecipando dei loro sforzi nel conseguire gli obiettivi stabiliti. L'aspetto squisitamente cinematografico di certe situazioni ci ha piacevolmente convinti: nonostante la mancanza di particolari elementi "scenici", la sensazione di essere all'interno di un conflitto drammatico è resa in maniera ottimale. Le nostre truppe seguiranno gli ordini con l'ostinata disciplina di una macchina ma non senza mostrare un minimo di umanità, lanciandosi in imprecazioni o disperate richieste di soccorso. La completa localizzazione in italiano, benché altalenante, si attesta generalmente su buoni livelli.

Tutto ciò è fortemente coadiuvato da un comparto grafico degno di nota. Esplosioni, edifici in fiamme e missili che squarciano i cieli saranno parte attiva degli scenari, alcuni dei quali splendidamente riprodotti. Città come Parigi e Washington diventeranno veri e propri teatri di guerra, abbastanza vasti e tremendamente evocativi. I limiti ambientali saranno marcati da un reticolato visibile solo da vicino, nulla però che possa recare troppo disturbo nelle fasi esplorative.

I nostri soldati assumono pose da battaglia anche nelle fasi di upgrade. Questa sì che è determinazione, ragazzi.

Volendo mantenere un certo grado di semplicità, EndWar presenta solo sette tipi di unità: fucilieri, ingegneri, carriarmati, trasporti, artiglieria, navi da guerra e veicoli di comando. Ciascuna di esse avrà particolari requisiti e spetterà al giocatore decidere quali impiegare in base alle peculiarità dei nemici o al tipo di situazione. Essenzialmente si tratterà pur sempre di meccaniche legate alla classica morra cinese, anche se bisognerà ovviamente tenere conto degli eventuali upgrade guadagnati in battaglia. Indipendentemente dalla fazione scelta, le missioni comprendeanno ugualmente la conquista di determinate zone, il sabotaggio di basi nemiche o la completa eliminazione delle unità avversarie. Le varie missioni potranno essere portate a termine in vario modo: potremo infatti avvalerci della mera superiorità numerica o agire d'intelligenza, magari utilizzando espedienti tecnologici atti a disturbare le risorse dell'altro schieramento. I punti esperienza raccolti sul campo vi permetteranno in seguito di potenziare le vostre unità, offrendovi un vastissimo catalogo di armi e abilità. Arrivare a padroneggiare satelliti e bombe nucleari segnerà la svolta definitiva del conflitto globale.