Tom Clancy's HAWX
Comincia la caccia ad Ace Combat.
Ricordo un tempo in cui, quando si parlava di Tom Clancy, ci si riferiva sempre a mallopponi di mille pagine ricchi di intrighi fantapolitici, guerre in angoli sperduti del globo e inimmaginabili (adesso mica tanto...) attacchi terroristici agli USA. Roba sapientemente infarcita di complotti governativi e terminologie militari, giusto per incantare i profani e dare una parvenza "realistica" alle incredibili trame proposte.
Le cose, oggi, sono ben diverse. I ghost writer non rendono più come una volta, quasi non ne vale la pena. Adesso basta semplicemente mettere una firma su determinati progetti videoludici per guadagnare milioni di dollari senza muovere un dito. Ecco, in questo Clancy è il numero uno. L'universo dei suoi romanzi ha infatti da tempo trovato terreno fertile nei videogiochi divenendo un brand a tutti gli effetti, un marchio capace di richiamare attenzione in una platea di videogiocatori sempre più vasta. È ovvio che se alla base non ci fosse stata una certà solidità, tali progetti sarebbero presto naufragati nella marea di licenze sprecate. Clancy ha invece dimostrato una discreta competenza, ponendo la propria firma su titoli indubbiamente validi, i quali si sono poi tramutati in serie ormai note e apprezzate.
Dopo essere entrati nel mondo della strategia in tempo reale con EndWar, Ubisoft pone il sigillo di garanzia dello scrittore (pagato con vagonate di dollari) su un nuovo progetto dalle innegabili potenzialità. Tom Clancy's H.A.W.X. punta al cielo, e lo fa in tutti i sensi. Data la sua natura prettamete arcade non lo si può certo definire quale "simulatore di volo", ma neppure tenta di esserlo. Come gran parte delle ultime produzioni destinate al mercato console, il titolo si propone infatti di offrire un gameplay intuitivo e accessibile, senza per questo rinunciare ad una discreta profondità tanto nell'impatto emotivo quanto nelle dinamiche di gioco.
La garanzia sulla qualità del progetto, d'altronde, non risiede unicamente nel nome di Clancy, ma anche in quello di Ubisoft Romania, nei cui studi sono stati concepiti i due capitoli della serie Blazing Angels. Si tratta pertanto di ragazzi seriamente capaci di spiccare il volo: abili conoscitori dei meccanismi che regolano il genere, la cui esperienza si rivelerà un valore aggiunto in questa ennesima produzione. La certosina riproduzione digitale di circa cinquanta velivoli, ognuno dotato di particolari caratteristiche non solo estetiche ma anche inerenti alla specifica manovrabilità dei mezzi, è già indicativa della passione e dell'esperienza del team.
La trama racconterà le vicende di David Crinshaw e sarà ambientata in un futuro non troppo distante in cui le compagnie militari private (PMC) avranno ormai raggiunto un potere tale da mettere in crisi i governi di tutto il mondo. Sì, avremo l'ennesimo scenario fantapolitico come da tradizione, interessanti però sono i riferimenti a Ghost Recon Advanced Warfighter ed EndWar. Il fatto di aver inscenato conflitti su scala globare ha inoltre dato l'opportunità al team di diversificare le ambientazioni in maniera credibile, portando l'azione sulle più svariate location del pianeta.