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Top Spin 4

2K Sports tenta il Grande Slam.

Ancora oggi, a distanza di quasi tre anni dalla sua uscita, Top Spin 3 è il miglior gioco di tennis in circolazione. Sembrano lontani anni luce i tempi in cui il nome di questo sport veniva accomunato ad una sola serie, cioè Virtua Tennis.

Ricordo che il primo capitolo del gioco SEGA esordì sul mio Dreamcast fin dai suoi primi giorni di vita e che rimasi esaltato da quanto quella versione fosse identica a quella da sala giochi, che in pochi mesi aveva fagocitato un bel gruzzolo fuoriuscito dalle mie tasche. Poi venne Virtua Tennis 2, che occupò le mie giornate per moltissimo tempo... ma all'improvviso si è stagliata all'orizzonte un ombra, un contendente che molti avevano dato per sconfitto fin dall'inizio.

Si chiamava Top Spin e una volta depositato il suo disco nel mio Xbox mi conquistò subito. Non era il solito arcade a cui ero abituato, era qualcosa di diverso, qualcosa che mi dette subito l'impressione di essere speciale. Da allora non me ne staccai più e mandai in pensione tutto quello che avevo visto fino a quel momento.

La qualità delle animazioni è spaventosa e le tecniche delle superstar sono state ricreate alla perfezione.
I giocatori meno esperti possono utilizzare un indicatore che visualizza il tempismo necessario per colpire al meglio la palla.

Il secondo capitolo mi fece aspettare un po' ma l'attesa venne ripagata da un prodotto se possibile ancora migliore. Il pubblico sugli spalti che applaudiva o rumoreggiava in base alla qualità dello scambio, la possibilità di tentare colpi particolarmente rischiosi per trasformare un punto perdente in un winner... tutto di quel gioco sprizzava tennis allo stato puro e ne rimasi quasi ipnotizzato.

Nel frattempo SEGA tentò una terza (deludente) uscita di "Virtua", alla quale ne seguì un'ultima un paio d'anni fa. Niente di speciale, la solita minestra riscaldata fatta di tuffi improbabili, allenamenti fantasiosi ma ripetitivi e palline che non uscivano mai dalle righe. Ormai era chiaro che il tennis aveva trovato un nuovo Re.

Il trend si confermò ancora di più con il suddetto terzo capitolo, la simulazione tennistica più accurata che mente umana abbia mai creato. Molti giocatori ne rimasero scoraggiati a causa della sua inaccessibilità iniziale ma chi come me si armò di pazienza e costanza venne ripagato da un gioco che permetteva di fare davvero tutto in campo.

Ma veniamo all'oggi. Mancano un paio di mesi all'uscita di questo quarto episodio di Top Spin, che ho avuto la fortuna di poter provare in anteprima grazie a una versione "preview" che 2K ci ha inviato. Pur essendo le due modalità principali (Carriera e King of the Court) bloccate, ho potuto testare approfonditamente alcune interessanti novità grazie alla rinnovata Accademia del Tennis e a un bel po' di partite che mi hanno permesso di togliere un po' di ruggine dai muscoli... e dalla racchetta.

La breve scuola impartita dal mio allenatore virtuale è servita a introdurmi alle poche ma fondamentali nuove meccaniche di gioco di Top Spin 4, il tiro di precisione e l'inside-out. Il primo in realtà era presente anche nei precedenti capitoli ma non ha mai funzionato troppo bene a causa della sciagurata scelta di assegnarlo a uno dei grilletti dorsali del pad.

In TS4, invece, il tiro di precisione si effettua premendo uno dei quattro tasti con un breve colpetto. Quello che si ottiene è un colpo piatto, un top-spin, un back-spin o un pallonetto molto più precisi e angolati dei tiri normali... a patto che si colpisca con il giusto tempismo.