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Total War: Arena, non chiamatelo MOBA - prova

Abbiamo testato il nuovo free-to-play ispirato allo strategico di Creative Assembly.

Londra - Durante il nostro viaggio alla scoperta di tutte le novità che bollono nel calderone di SEGA e Creative Assembly, abbiamo potuto provare uno dei progetti più controversi nelle mani degli sviluppatori della serie, ossia Total War: Arena.

Le prime informazioni, infatti, facevano pensare ad una sorta di MOBA, il genere che vede League of Legends e DotA2 prosperare e arricchirsi. Le più fosche aspettative parlavano di un gioco con Cesare, Annibale e Napoleone a prendere il posto dei vari Teemo e Nature Prophet. Non una bella prospettiva.

Per fortuna CA è un team di grande esperienza e professionalità, basti pensare al recente Alien Isolation, e ha provato a creare un'esperienza sicuramente diversa dai suoi soliti impegnativi strategici in tempo reale, ma che tenesse bene in vista il cuore della serie Total War: la strategia.

Arena, infatti, è un gioco strategico competitivo in tempo reale nel quale due team composti da 10 persone l'uno si sfidano per il dominio del campo di battaglia. Ogni giocatore controlla tre unità capitanate da un generale, ovviamente ispirati alle più carismatiche figure storiche già incrociate nella serie principale

Al momento si puà scegliere scegliere solo Romani e Greci, ma altre civiltà arriveranno presto.

Ognuno di questi generali avrà capacità specifiche e potrà contare su truppe disegnate per valorizzare la loro inclinazione. Al momento sono previsti solo Romani e Greci, ma già all'interno dello stesso schieramento era possibile trovare una certa varietà. Per esempio Cesare, al primo livello di esperienza, poteva utilizzare solo uno sparuto numero di unità da mischia, mentre Scipione l'Africano poteva schierare anche giavellottisti. Questo modifica pesantemente l'approccio alla partita.

Nel primo caso, infatti, il nostro ruolo era quello di avanguardia specializzata nello scontro con la fanteria, nel secondo di supporto e fiancheggiamento. Quest'ultima opzione necessita di grande furbizia e di uno studio del campo di battaglia, dato che si potranno sfruttare boscaglia ed erba alta come nascondigli nell'attesa del momento propizio per attaccare.

Dovendo coordinarsi con altre nove persone non è pensabile poter incidere da soli sull'andamento della partita ma occorre coordinarsi coi compagni in modo, banalmente, da non trovarsi in prima linea con degli arcieri.

Al momento gli strumenti a disposizione della squadra sono il semplice ping sulla mappa e la possibilità di disegnarci sopra, ma il team di sviluppo ha promesso di essere al lavoro sulla chat vocale e su altri strumenti più raffinati. Un commander mode sarebbe, per esempio, molto azzeccato.

Impersonerete le più grandi personalità della storia, alla guida di tre diversi plotoni.

Anche perché la meccanica di gioco principale, oltre ad un sistema di carta/forbice/sasso che incastra alla perfezione le varie truppe, è quella del fiancheggiamento, che garantisce danni bonus alle truppe che attaccano di lato. Considerando che non è possibile "curare" i propri soldati, cercare di subire meno danni possibile è l'unico modo per raggiungere la vittoria.

A questo proposito giungono i poteri dei comandanti, che consentono di effettuare determinate azioni che, se utilizzate nella maniera corretta, potrebbero fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Per esempio Cesare può ordinare ai suoi legionari di sollevare lo scudo, cosa che consente loro di diventare invulnerabili o quasi alle frecce nemiche.

Questo comando, se utilizzato mentre si è bersagliati da arcieri e giavellottisti, consentirà di avvicinarsi ai nemici registrando dei danni minimi. Se l'ordine viene impartito durante uno scontro corpo a corpo, invece, esporrà i vostri soldati ai gladi nemici, con la drammatica conseguenza di vederli decimare in pochi attimi.

Dopo ogni battaglia guadagnerete esperienza e valuta virtuale da spendere sia nell'equipaggiamento delle truppe da schierare, sia nel miglioramento delle capacità del generale, che vi consentiranno di sbloccare progressivamente nuove unità e nuove abilità da utilizzare sul campo.

Nonostante le tante unità su schermo, CA promette un motore di gioco molto leggero.

Nonostante abbia già una struttura ben definita, Total War: Arena è ancora in una fase preliminare di sviluppo. Creative Assembly infatti ha varato la fase di alpha per definire e rifinire il gameplay assieme alla sua community, espandendo progressivamente il gioco in base alle richieste e alle idee che emergono in queste settimane. Il rilascio del gioco è fissato per il 2015 ma il team non vuole affrettare i tempi e preferisce essere sicuro che tutto funzioni a dovere.

Quindi cose come il modello economico, che dovrebbe prevedere l'utilizzo di valuta reale per l'acquisto di unità esteticamente più ricercate o per avere un bonus nell'acquisizione dell'esperienza, o il supporto ai clan, con modalità pensate per loro e opzioni per la personalizzazione, verranno aggiunti solo più avanti.

Il team sta pensando anche a nuove mappe, modalità e fazioni, come per esempio i Francesi, che verranno introdotte in futuro nonostante siano storicamente incompatibili, un fattore questo che richiederà un bilanciamento ancora più attento per non rovinare tutto il gameplay.

Le partite in questo modo manterranno il loro alto grado di strategicità, basata sia sulla velocità di esecuzione dei movimenti, un intelligente utilizzo degli ordini e una buona coordinazione coi compagni di squadra. Un mix che avvicina Total War: Arena più a uno StarCraft che a un MOBA e che rende l'esperienza di Creative Assembly piuttosto originale, profonda e interessante.

Il gioco ha una struttura free-to-play con la previsione di microtransazioni.

Gli amanti degli strategici in tempo reale e dei giochi di squadra tengano dunque il gioco sotto controllo, dato che potrebbe rivelarsi un'interessante proposta, anche grazie alla sua natura free-to-play.

Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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