Total War: Shogun 2
Uno sguardo al multiplayer.
Quante serie sono riuscite a mantenere un livello qualitativo pari a quello della serie Total War, introducendo ogni volta elementi che ne espandano il gameplay?
Nell'ormai lontano 2000, Shogun: Total War cambiò per sempre il mondo degli strategici in tempo reale. Ora, a distanza di ben due lustri, gli stessi creatori di quel capolavoro sono più che convinti di poter replicare la rivoluzione, ragalandoci un'altra pietra miliare da ricordare per sempre. Anzi, l'obiettivo è ancora più ambizioso... stavolta la rivoluzione sarà multiplayer!
"In Napoleon abbiamo introdotto una campagna multiplayer e battaglie drop-in/drop-out per la prima volta", spiega Ian Roxburgh, lead designer del multi di Total War: Shogun 2.
"Siamo partiti da quella base ma siamo andati ben oltre, introducendo in questo nuovo gioco una completa modalità co-op".
"Abbiamo anche inserito una nuova opzione chiamata Unit Sharing, che permetterà a un vostro amico di entrare nella vostra partita e di controllare direttamente alcune delle vostre truppe. Ciò significa che due giocatori potranno condividere le stesse battaglie contemporaneamente".
Lo Unit Sharing è indubbiamente una novità gradita ma non è la caratteristica più sorprendente del multiplayer di Shogun 2. Questo titolo spetta infatti alla rinnovata modalità Schermaglia, che rispetto alla versione precedente sarà estremamente più strutturata e curata.
"Fin dall'inizio volevamo che il multiplayer diventasse il cuore, la vera essenza di Total War", ha dichiarato Roxburgh. "L'obiettivo è far sì che ogni battaglia multiplayer significhi qualcosa di speciale per i giocatori. In passato le sfide online erano fini a loro stesse, mentre ora sono state inserite in un contesto più marcato".
"Per riuscire in questo abbiamo ideato il sistema Avatar, che permetterà ai giocatori di creare e potenziare i generali che li accompagneranno nel corso delle campagne multiplayer e guideranno le loro truppe".
Le opzioni di personalizzazione saranno molteplici e permetteranno di creare comandanti unici, con abilità che si svilupperanno tramite un sistema ad albero. Ogni battaglia farà guadagnare punti esperienza ai generali, che potranno essere utilizzati per indirizzarli verso determinate specializzazioni.
"Vogliamo dare ai giocatori un feeling unico, che li faccia sentire al centro dell'azione ma anche padroni del destino dei propri eserciti, che potranno essere personalizzati in molti modi differenti", ha proseguito Roxburgh.
I generali naturalmente non saranno gli unici personaggi a poter essere potenziati. Anche le vostre truppe potranno incrementare i loro valori di velocità, forza, resistenza e così via. L'opportunità di personalizzare in questo modo ogni aspetto del gioco fornirà a Shogun 2 una longevità incredibile, specialmente in multiplayer.
Anche in multi potrete scegliere quali battaglie affrontare, sfruttando il classico modello a turni delle campagne a cui i fan si sono abituati nel single player; quest'ultime si snoderanno poi attraverso 65 province e 12 regioni navali sparse in tutto il territorio del Giappone feudale.
Ogni provincia avrà i suoi vantaggi e svantaggi, sia dal punto di vista tattico che economico e militare. Alcune di essere saranno provviste di "dojo" dove le truppe potranno essere allenate e potenziate.
"Abbiamo sviluppato un sistema dinamico che crea nuovi livelli di gioco in base al numero di clan che parteciperanno alla partita. Fino a 30 clan potranno darsi battaglia e le stagioni di guerra dureranno due settimane. Alla fine di queste il clan al primo posto verrà promosso, mentre quello all'ultimo subirà una retrocessione".